venerdì 26 Aprile 2024

ARAN e comparti: collocazione dell’AFAM

Il 4 agosto 2010 con la firma del CCNL 2006-09 il settore AFAM si è allineato contrattualmente con gli altri comparti della Pubblica Amministrazione.

Gli istituti e il personale dell’AFAM, in questi ultimi 10 anni, sono stati regolati da un autonomo comparto di contrattazione, istituito dal CCNQ del 06/03/2001 e l’acquisizione dell’autonomia contrattuale dal settore scuola è stata un’occasione importante e decisiva che ha inciso fortemente sulla buona riuscita della riforma del settore, riforma che si è andata via configurando sempre più in analogia con il modello di tipo universitario: la Legge 508/99 che definisce le istituzioni di alta cultura artistico-musicale “sedi primarie di alta formazione, di specializzazione e di ricerca nel settore artistico e musicale”; l’autonomia statutaria nel 2003 e quella didattica nel 2005 e soprattutto i provvedimenti del Ministro Gelmini che ha istituito gli ordinamenti didattici dei corsi di studio per il conseguimento dei diplomi accademici, (D.M. 30 settembre 2009, n.123 – Accademie di Belle Arti, D.M. 30 settembre 2009, n.124 – Conservatori di Musica), segnando così l’atto conclusivo alla definizione, dopo una fase di sperimentazione iniziata nel 2001, dei percorsi di studio di grado universitario.

Le modifiche al D.Lgs. 165/01 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche.), introdotte con il D.Lgs. 150/09 (Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.), mutano notevolmente il quadro contrattuale definendo solo quattro comparti di contrattazione.

Sulla base di questo nuovo scenario, la collocazione del settore AFAM nei comparti assume una rilevanza fondamentale perché la trasformazione degli istituti AFAM e il nuovo inquadramento del personale docente nei settori disciplinari – in linea con l’ordinamento didattico universitario – e dei tecnici-amministrativi nei profili professionali dell’università con l’ultimo CCNL 2006-09 è ormai divenuta una realtà.

È assolutamente indispensabile che l’AFAM mantenga una normativa e un’organizzazione coerente con le esigenze definite dalla Legge di riforma. Le finalità istituzionali, il collegamento con i settori produttivi, gli ambiti formativi di grado universitario collocano in modo irreversibile gli Istituti AFAM nel terzo settore, come le Università, mentre l’assimilazione contrattuale con il comparto Scuola rischia di compromettere un processo di riforma atteso da oltre 90 anni.

Riteniamo quindi necessario avvicinare l’AFAM il più possibile all’università e che questa sia un’ottima occasione per orientare il cambiamento, ormai non più rinviabile.

UIL RUA
(Segreteria Nazionale)
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Il Punto del Segretario Generale

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