giovedì 10 Luglio 2025

COMUNICATO AL PERSONALE 29/2025 PARTECIPAZIONE SINDACALE E DIRITTI DEI LAVORATORI: LA UIL RUA RILANCIA LE PROPRIE PROPOSTE SUL CONTRATTO.

Nella giornata di ieri, 26 giugno 2025, è proseguito – in modalità mista, in presenza e da remoto – il confronto presso il tavolo di trattativa dell’ARAN per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Istruzione e Ricerca, relativo al triennio 2022-2024.

Nel corso dell’incontro, la UIL RUA ha avanzato alcune proposte di modifica alla bozza attualmente in discussione, con l’obiettivo di rafforzare diritti e tutele per tutto il personale coinvolto. In particolare, è stata nuovamente ribadita all’ARAN la richiesta di recepire integralmente, nel nuovo CCNL, quanto stabilito dall’ordinanza della Corte d’Appello del 2 aprile 2025, che ha confermato la precedente sentenza del Tribunale di Roma del 22 gennaio 2025. Tale ordinanza riconosce alla Federazione UIL Scuola RUA il pieno diritto di partecipare a tutte le riunioni di informazione e confronto – a livello ministeriale, regionale e scolastico – anche in assenza della sottoscrizione del contratto del triennio 2019-2021.

Tale riconoscimento rappresenta un principio fondamentale che deve essere tradotto con chiarezza nel nuovo contratto, per garantire il diritto alla partecipazione anche alle organizzazioni sindacali non firmatarie.

Durante l’esame della bozza contrattuale, abbiamo espresso forte disappunto per la formulazione proposta nella sezione relativa alle prerogative sindacali dei comparti Università, Ricerca e AFAM. In particolare, nella parte dedicata all’informazione sindacale, si prevede che le OO.SS. possano ricevere informazioni “su richiesta”, su temi previsti dal CCNL. Si tratta di un’impostazione inaccettabile, che riduce il ruolo delle rappresentanze sindacali a meri soggetti passivi.

Abbiamo pertanto chiesto con fermezza che venga ribadito, senza ambiguità, che l’informazione debba sempre essere preventiva: è un diritto imprescindibile delle organizzazioni sindacali essere messe nella condizione di conoscere in anticipo scelte e decisioni che impattano sul personale, al fine di esercitare pienamente il proprio ruolo.

Allo stesso modo, abbiamo ribadito la richiesta che tra le materie oggetto di confronto siano inclusi anche i regolamenti che incidono, direttamente o indirettamente, sulle retribuzioni, affinché non siano relegati a semplici informative prive di reale partecipazione.  Inoltre, abbiamo sollecitato che, per la sezione Università, vengano reinseriti tra le materie di informazione il piano triennale del fabbisogno e l’organizzazione degli uffici, già previsti nella parte comune del contratto ma inspiegabilmente esclusi dalla sezione specifica.

Considerato che, in sede di prima applicazione del CCNL, le progressioni tra le aree – in particolare il passaggio da Funzionario a EP – sono state escluse, si propone di includere tra le materie oggetto di confronto sindacale anche la definizione dei criteri per l’attuazione delle procedure previste dall’art. 89 del contratto. L’obiettivo è rendere effettivamente esigibili i passaggi tra tutte le aree, attraverso l’adozione di regolamenti strutturali e a regime.

In merito alle ferie, è stato ribadito che il contratto debba garantire al personale la possibilità di fruire effettivamente di almeno due settimane continuative di ferie nel periodo compreso tra il 1° giugno e il 30 settembre. Questa richiesta nasce dal fatto che, ormai con frequenza, Atenei ed Enti di Ricerca programmano le chiusure nel mese di agosto e durante le due settimane tra Natale e Capodanno, riducendo fortemente la possibilità per il personale di scegliere liberamente quando usufruire delle ferie. In particolare, viene di fatto impedita la fruizione, per esempio nel mese di giugno, che per molti lavoratori risulterebbe economicamente più vantaggioso rispetto ai mesi centrali dell’estate. Se le Amministrazioni decidono in modo unilaterale i periodi di chiusura degli uffici, finiscono per determinare anche i tempi delle ferie del personale, limitando un diritto che dovrebbe invece essere tutelato. Per quanto ci riguarda, è fondamentale che il contratto garantisca in modo chiaro il diritto del personale a scegliere, nei limiti della programmazione e delle esigenze di servizio, il periodo in cui fruire delle proprie ferie.

La UIL RUA continuerà a lavorare con determinazione per un contratto che sia realmente equo, moderno e capace di riconoscere il valore e la centralità del lavoro svolto dal personale degli Enti di Ricerca, delle Università e delle istituzioni AFAM.

  Il Commissario Straordinario UILRUA
Emanuele Ronzoni


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