venerdì 11 Ottobre 2024

Incontro ARAN – 07 agosto 2024 – Contratto Collettivo Nazionale dirigenza – Sottoscrizione

Battuta finale oggi all’ARAN che ha condotto con soddisfazione alla sottoscrizione del CCNL 2019-2021 di Comparto per il personale dirigenziale. Seimilacinquecento unità di personale circa, tra dirigenti della Scuola, dell’Università, dell’AFAM e degli Enti di Ricerca vedono rinnovato il proprio contratto collettivo.

Abbiamo registrato un sostanziale accoglimento da parte dell’Agenzia delle proposte migliorative presentate dalle OO.SS. in sede di trattativa che hanno condotto all’introduzione nel testo contrattuale di novelle normative e miglioramenti di trattamento normo-economico, a nostro avviso, di non poco conto.

Tra le tante, pensiamo innanzitutto alla definizione anche per il personale dirigenziale della disciplina dell’istituto del lavoro agile, di cui alla l. 81/2017, con conseguente adeguamento del sistema delle relazioni sindacali.

Ancora, questo contratto ha dato vita a una nuova figura, il Mentor, ossia un dirigente/professionista esperto preposto, su chiamata volontaria, all’affiancamento del personale neoassunto per i primi mesi di servizio.

Di non minor rilevanza poi, l’avvenuta rivisitazione in senso migliorativo di alcuni istituti normo-economici previsti dal precedente CCNL come quello della tutela nei confronti del personale affetto da gravi patologie che richiedono terapie salvavita.

Anche sotto il profilo delle relazioni sindacali, il nuovo accordo introduce rispetto al previgente testo, più ampi ambiti di informazione, confronto e contrattazione integrativa e istituisce ex novo, presso il MUR per le Università e le Istituzioni AFAM e presso i singoli Enti per il settore Ricerca, l’Organismo paritetico per l’Innovazione con intento di valorizzarne i relativi scopi.

Infine, sembra opportuno rilevare che questo rinnovo condurrà al riconoscimento di aumenti medi lordi del 3,78% circa, parte dei quali sono destinati alla retribuzione di risultato. Le singole amministrazioni potranno poi riconoscere ulteriori incrementi sempre nei limiti dello 0,22% del monte salari del 2018. Prosegue, inoltre, il già intrapreso percorso di valorizzazione dei risultati raggiunti dai dirigenti con il mantenimento della graduazione della retribuzione accessoria in funzione appunto degli obiettivi conseguiti e si differenzia la retribuzione di risultato riconoscendo, in modo selettivo, retribuzioni significativamente più elevate.

Esprimiamo soddisfazione per il risultato raggiunto e guardiamo avanti per il rinnovo del prossimo contratto con l’unico obiettivo di tutelare e sostenere sempre il Personale dipendente.

La Segreteria Nazionale

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