venerdì 11 Ottobre 2024

Ricerca Università AFAM: la Camera approva un Ordine del Giorno sul comparto unico

Nella seduta di ieri, 14 settembre, l’assemblea della Camera dei Deputati ha approvato un ordine del giorno che impegna il Governo: “…a prevedere la possibilità di poter costituire, in materia di personale, un comparto di contrattazione aggiuntivo a quelli previsti dal decreto legislativo n. 150 del 2009 riservato al personale delle Università, degli enti di ricerca e dell’AFAM con un Comitato di settore composto da rettori, presidenti degli enti di ricerca e direttori dell’AFAM in modo proporzionale al numero degli addetti al fine di gestire in maniera appropriata le specificità per il personale a tempo determinato che come noto ha norme specifiche e peculiari nel settore dell’Università e della ricerca.”

Siamo soddisfatti di questa determinazione, perché per la UIL RUA è assolutamente indispensabile che i Settori Università Ricerca AFAM mantengano la loro autonomia contrattuale.

Le finalità istituzionali, il collegamento con i settori produttivi, gli ambiti formativi e non ultima la possibilità di questi stessi settori di rappresentare in ambito politico e governativo le proprie specifiche esigenze, compreso il precariato, rafforzano questa nostra convinzione.

Un’ipotetica assimilazione contrattuale con i Ministeri o con la Scuola comporterebbe la perdita dei connotati specifici dei nostri Settori. Per questo la UIL RUA, con CISL Università e CISL FIR, si è adoperata per sostenere la costituzione di un Comparto di contrattazione UNICO riservato al Personale degli Enti di Ricerca, delle Università e del sistema AFAM.

I contatti con le forze politiche del Terzo Polo, UDC, FLI, con rappresentanti di PD, IDV e PDL hanno portato un primo risultato positivo: l’approvazione dell’O.d.G. che alleghiamo.

Riteniamo questo pronunciamento della Camera dei Deputati un’importante presupposto per la costituzione del Comparto Ricerca Università AFAM.

L’attenzione dimostrata nei confronti dei nostri Settori, strategici per il Paese, costituisce un importante passo avanti e la conferma dell’ampio consenso sulle tesi da noi sempre sostenute.

UIL RUA
Segreteria Nazionale

Allegato: Ordine del Giorno.

La Camera,
premesso che:

l’Italia è oggi il fanalino di coda in Europa e nel mondo per numero di ricercatori rispetto alla popolazione pur essendo i ricercatori italiani tra i primi per la loro produttività individuale;

il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (decreto legislativo Brunetta) stabilisce che i comparti di contrattazione sono solo 4: le università quindi, come peraltro gli Enti di ricerca e l’AFAM (conservatori musicali, accademie ecc.) dovranno essere accorpati con la scuola o con i ministeri, enti pubblici non economici, agenzie fiscali ecc. perdendo qualsiasi specificità ma soprattutto espropriando i rettori e i presidenti degli enti del Governo dei propri dipendenti visto che a decidere le linee contrattuali non sarà il Governo e nemmeno il ministro dell’istruzione e dell’università e della ricerca ma il ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione qualora questi comparti fossero messi insieme ai ministeri;

la perimetrazione per via contrattuale di un’area importante della cultura è fondamentale ai fini della identificazione di settori che, in prospettiva, dovranno essere salvaguardati da ulteriori tagli alla spesa per essere oggetto di provvedimenti specifici finalizzati allo sviluppo del Paese;

è opportuno salvaguardare la specificità dei ricercatori e tecnologi in primis ma anche di tutte le professionalità che operano in questi settori che altrimenti sarebbero confusi (vista la esiguità degli addetti) o nel calderone dei dipendenti della scuola (quasi 20 volte più numerosi della somma dei tre comparti) o delle altre amministrazioni (quasi 10 volte più numerosi),

impegna il Governo

a prevedere la possibilità di poter costituire, in materia di personale, un comparto di contrattazione aggiuntivo a quelli previsti dal decreto legislativo n. 150 del 2009 riservato al personale delle Università, degli enti di ricerca e dell’AFAM con un Comitato di settore composto da rettori, presidenti degli enti di ricerca e direttori dell’AFAM in modo proporzionale al numero degli addetti al fine di gestire in maniera appropriata le specificità per il personale a tempo determinato che come è noto ha norme specifiche e peculiari nel settore dell’Università e della ricerca.

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