Si è svolto oggi, mercoledì 28 maggio, alle ore 15.00, il question time trasmesso in diretta televisiva dalla Rai, a cura di Rai Parlamento, dall’Aula di Montecitorio.
La Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha risposto ad alcune interrogazioni parlamentari riguardanti la situazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), in particolare in merito alla mancata nomina del nuovo Presidente e all’ipotesi di un commissariamento dell’ente.
Durante il dibattito parlamentare è emerso un forte grido d’allarme da parte di numerosi deputati, che hanno raccolto e rilanciato la crescente preoccupazione diffusa tra le circa 12.000 lavoratrici e lavoratori del Consiglio Nazionale delle Ricerche – ricercatori, tecnologi, tecnici, amministrativi e assegnisti di ricerca. Al centro delle denunce, il vuoto di governance venutosi a creare con la conclusione del mandato della presidente uscente Maria Chiara Carrozza, avvenuta il 27 maggio, e l’assenza, ormai protratta da settimane, di un rinnovo o di una nuova nomina. Una situazione che sta alimentando ipotesi di commissariamento e aumentando l’incertezza sull’operatività dell’Ente.
Dal 19 marzo, il Consiglio Nazionale delle Ricerche è privo di un Consiglio di Amministrazione. Questa situazione impedisce l’adozione di provvedimenti fondamentali per la gestione ordinaria e straordinaria dell’Ente, tra cui atti di spesa, proroghe contrattuali e decisioni strategiche necessarie per il completamento di progetti a livello nazionale e internazionale.
Come UILRUA, esprimiamo profonda preoccupazione per il perdurare di questo vuoto gestionale e per l’eventualità di un commissariamento, che comprometterebbe seriamente l’autonomia scientifica, organizzativa e finanziaria del CNR. Una simile prospettiva rischia di avere pesanti ripercussioni sull’efficacia dell’azione scientifica dell’Ente.
Va ricordato che il CNR è uno dei principali beneficiari dei fondi del PNRR destinati alla ricerca pubblica: eventuali ritardi o incertezze nella governance mettono a rischio non solo la credibilità dell’Ente, ma anche la sua capacità di spesa su progetti strategici per l’innovazione e lo sviluppo del Paese.
La Ministra Bernini ha assicurato che la nomina arriverà a breve e ha ribadito l’importanza strategica dell’ente e della scelta della nuova governance. Ha inoltre richiamato l’attenzione sull’autonomia gestionale dei dipartimenti e sulla presenza di un Direttore Generale che garantisce, secondo il Ministero, la continuità operativa.
Tuttavia, le repliche parlamentari hanno espresso forte insoddisfazione per una risposta ritenuta evasiva, sottolineando che i “tempi congrui” evocati dalla Ministra sono ormai abbondantemente superati. Sono state citate le gravi difficoltà operative che si stanno già verificando nei singoli istituti, come riportato anche in una lettera firmata dai direttori dei quasi 90 istituti del CNR, in cui si denuncia l’impossibilità di svolgere attività essenziali per la prosecuzione di progetti e programmi in assenza di un CdA attivo.
La Federazione UIL Scuola RUA, da sempre impegnata nella tutela della ricerca pubblica e del personale tutto, segue con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda.
Riteniamo che il CNR debba essere messo nelle condizioni di operare al meglio delle sue possibilità e che sia urgente restituire piena funzionalità e legittimità agli organi di governo dell’ente. È doveroso, a tutela della qualità della ricerca e dei diritti di chi ogni giorno la rende possibile, che si proceda con una nomina autorevole, condivisa e tempestiva della Presidenza del CNR.
Restiamo in attesa di aggiornamenti concreti, pronti a intraprendere ogni iniziativa utile a tutela del personale e della dignità della ricerca pubblica italiana.