giovedì 18 Aprile 2024

CREA: Comunicato al personale

CREACome convenuto nel corso degli incontri scaturiti a seguito del Presidio indetto da FLC CGIL, FIR CISL, UIL RUA, del 24 gennaio u.s., si è svolto il 7 marzo presso il Mipaaf, un incontro convocato dall’On. Ministro Maurizio Martina, sulle problematiche del CREA con lo scopo di avviare un tavolo di confronto per definire un percorso per il superamento del precariato CREA.

Nel suo intervento introduttivo il Ministro ha espresso soddisfazione per l’operato della gestione Commissariale, che in questi ultimi due anni ha avviato la nascita del nuovo Ente, precisando che il percorso di rilancio del CREA deve essere ulteriormente sviluppato. Uno degli elementi sarà rappresentato dal rilancio e consolidamento dell’Ente sul piano scientifico e quindi da un generale processo di stabilizzazione del precariato dell’Ente. Su questo aspetto, il Ministro ha dichiarato il suo impegno, anche sotto l’aspetto finanziario, ad individuare percorsi ma sottolineando “l’impegno misurato per non vendere fumo” ha pertanto designato il capo di gabinetto dott. Ferdinando Ferrara a tracciare, di intesa con l’Amministrazione Crea, l’impostazione di una prima fase di verifica del processo di stabilizzazione in base alle norme giuridiche e ai fondi ad oggi a disposizione.
Il Commissario straordinario ha ancora una volta confermato, anche alla luce dei concorsi da III livello appena espletati, piena soddisfazione nella qualità e professionalità del personale precario dell’Ente. Ha ribadito quindi che avviare un processo di stabilizzazione del personale precario rappresenta per l’Ente un momento di crescita e di investimento dal punto di vista scientifico. A questo proposito, il nuovo quadro regolatorio del decreto legislativo 218/2016 e, in prospettiva, del cosiddetto decreto Madia (di modifica del T.U. sulla Pubblica Amministrazione) in fase di approvazione, presenta tutti i presupposti e le opportunità per avviare un percorso condiviso di stabilizzazione del precariato.
Le Organizzazioni sindacali, nel ringraziare il Ministro per la convocazione del tavolo sul CREA hanno rappresentato la necessità di passare dalle dichiarazioni di intenti agli atti concreti, per costruire il percorso di rafforzamento di cui il CREA ha bisogno, dopo i numerosi riordini subiti con annessi gli oneri finanziari che ne sono scaturiti, e costruire un percorso di stabilizzazione per il personale precario, volto a confermare l’esperienza professionale che essi rappresentano. Per fare ciò occorre una verifica delle risorse finanziarie a disposizione del CREA ai fini dell’applicazione del D.lgs 218/2016, attraverso l’utilizzo della norma a budget che permette di utilizzare fino all’80% delle proprie entrate ai fini della determinazione del piano di fabbisogno propedeutico al reclutamento fermo restando il mantenimento dell’apposito capitolo di bilancio Mipaaf per il finanziamento delle spese obbligatorie del Crea (2084). Si tratterebbe di un primo atto dovuto nelle more del perfezionamento della norma finalizzata alla stabilizzazione dei precari in servizio al 2018 contenuta nel decreto Madia di riforma del TU sulla pubblica amministrazione e per la quale il MIPAAF è chiamato a dare il suo contributo, in termini di incremento della risorse ordinarie da destinare al CREA per reclutare i circa 600 precari in servizio.
Ovvio, per le OO.SS., che nelle more di questo processo, occorre garantire il mantenimento in servizio di tutti precari in forza, a partire alle prossime scadenze della fine del mese di marzo.
Si è chiesta quindi una tempistica stringente rispetto al piano di lavoro prospettato dal Capo di Gabinetto, circa la verifica delle risorse, la valutazione del fabbisogno e l’avvio del processo di stabilizzazione a valle della Riforma del TU..
La Organizzazioni sindacali hanno tuttavia rappresentato che il CREA ha una consistenza di precariato molto eterogenea, per tipologie contrattuali, storia professionale-curriculare, profili e sede di appartenenza. Pertanto il percorso di stabilizzazione del precariato che si va a costruire dovrà tenere conto di questa complessità.
Il Commissario Parlato ha rassicurato che, per i contratti in scadenza nel corso del mese di marzo, non sussistono impedimenti alla proroga.
È stata quindi rappresentata la necessità di mettere in atto fin da subito tutte le azioni necessarie a rendere efficace anche nell’Ente Crea, così come sta avvenendo anche in altri Enti di ricerca, ciò che il quadro normativo (attraverso il d.lgs 218/2016), già consente per procedere a nuove assunzioni. Ma che è necessario che l’impegno assunto dal Ministero, vada oltre l’applicazione del D.lgs 218/2016, che da solo non potrà risolvere il problema del precariato CREA, e che quindi l’impegno più forte che ci si aspetta è relativo allo stanziamento di nuovi fondi finanziari a favore dell’Ente.
In conclusione, si è convenuto di stabilire un “calendario lavori” del Tavolo tecnico sul precariato e di effettuare i prossimi incontri presso il CREA, con i vertici dell’Amministrazione nel corso del quale verranno fornite tutte le notizie relative al precariato in essere rispetto alle varie tipologie contrattuali e sulla base di ciò l’individuazione dei vari percorsi previsti dalla norma il tutto propedeutico alla definizione del piano triennale di fabbisogno . Il prossimo incontro per un confronto su quanto definito “primo step” di questo percorso avverrà entro la fine del mese di marzo c.a. con l’impegno da parte del Mipaaf di un successivo incontro aprile/maggio.

FLC CGIL                              FIR CISL                                   UIL RUA

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