domenica 6 Ottobre 2024

CRA: Osservazioni UIL RUA in merito alla riorganizzazione dell’Amministrazione della sede centrale – richiesta di rinvio

In riferimento all’oggetto e facendo seguito alla documentazione inviata alle OO.SS., si rappresenta quanto segue.

In premessa si rappresenta che le osservazioni vengono effettuate sulla base della documentazione inoltrata alle OO.SS. in data 24 maggio u.s.; ove il testo – come sembrerebbe – sia già stato sottoposto a modifiche conseguenti ad osservazioni già effettuate ed accolte, si potrebbero rilevare incongruenze, ma si ritiene questo l’unico metodo perseguibile in assenza di ulteriori invii documentali.

Prioritariamente la scrivente O.S. rileva che la riorganizzazione viene proposta in un momento in cui sarebbe forse opportuna una ulteriore riflessione prima di procedere ad una ennesima revisione dell’organizzazione delle attività.

Pur consapevole infatti che l’acquisizione dell’ex INRAN necessita di una revisione dell’organizzazione sia per quanto riguarda l’assetto della Dirigenza sia per quanto riguarda i compiti svolti dal personale amministrativo dei livelli IV-VIII da inserire nelle attività CRA, la scrivente ritiene che sarebbe possibile procedere ad attribuire gli incarichi che ad es. sono alla data odierna oggetto dei quattro “interim” attualmente in carico a dirigenti CRA (negoziali, previdenziali, trasferimento innovazione, ecc). Solo successivamente, acquisito tutto il personale e focalizzate le competenze, si dovrebbe procedere ad una riorganizzazione/redistribuzione di attività che coinvolgesse anche gli uffici.

A nostro avviso, sarebbero necessari non meno di sei mesi.

In ogni caso si ritiene necessario che anche ove il CRA decidesse per le rotazioni dei Dirigenti (per le quali si ritiene comunque che sarebbe opportuno attendere almeno la definizione delle procedure aperte) , gli uffici mantengano le competenze, per consentire certezza di procedure senza frammentazioni nel periodo dell’accorpamento effettivo, al fine di valorizzare l’esperienza e di minimizzare le criticità derivanti anche dall’accorpamento.

Ci si augura che tutti i Dirigenti siano stati interpellati per la predisposizione del documento; in caso contrario, le richieste di modifica potrebbero essere così numerose da modificare radicalmente il testo, per cui anche le presenti note potrebbero non essere più pertinenti.

Tutto ciò premesso, abbiamo preso atto di un documento proposto dal Dirigente D.ssa Albano, che condividiamo in buona parte, soprattutto per quanto riguarda le considerazioni contenute nell’Appunto di accompagno.

In aggiunta, come UIL intendiamo sottoporre le seguenti osservazioni.

  • L’amministrazione deve essere intesa come sistema al servizio della ricerca, con lo scopo di garantire supporto, trasparenza, efficienza a tutto il CRA. Il testo proposto risente a nostro avviso di una impostazione che evidenzia una “separazione” tra la gestione delle attività scientifiche e quelle amministrative, che dovrebbero essere ricondotte ad una maggiore integrazione per così dire “procedurale”, garantendo però il rispetto delle specificità e delle responsabilità di ognuno.
  • E’ posto sotto la Presidenza un “Ufficio del portavoce”, con compiti e funzioni di cui non comprendiamo le ragioni. Premesso che il D. Lg.vo 165 ha abrogato gli uffici di diretta collaborazione con gli organi di vertice non consentendo più che essi esistano come assetto organizzativo di persone/strumenti/attività, si ritiene che possa essere previsto, ai sensi del D. Lg. 150, solo un “Portavoce”, che rappresenti il solo Presidente. Tale funzione non è e non deve quindi essere intesa, a nostro avviso, come una funzione di “portavoce dell’ente”: per tale attività, come per l’organizzazione di eventi ecc., devono essere attivate ove l’ente ritenesse, altre soluzioni (es. un Ufficio Stampa, ovvero una struttura competente anche scientificamente per la diffusione non solo delle dichiarazione politiche dei vertici ma anche di quelle scientifiche inerenti scoperte/innovazioni ecc.): ciò ovviamente richiede altri tempi ed una adeguato percorso di preparazione. Di conseguenza il “Portavoce” non può essere il referente – nè tantomeno il responsabile – per attività diverse dalla rappresentazione delle dichiarazioni del solo Presidente.
  • Per quanto riguarda l’area della Direzione Generale, si rappresenta l’esigenza che prioritariamente le Relazioni Sindacali abbiano un referente ad hoc direttamente posto sotto il DG, che assicuri di relazionarsi e fornire riscontri alle OO.SS. con la priorità che tale attività richiede. L’esperienza ci insegna che ove le relazioni sindacali siano assegnate ad un dirigente assieme ad altre onerose attività, esse non vengono mai svolte con la necessaria attenzione. Il servizio relazioni sindacali deve essere, a nostro avviso, in grado di chiedere ed ottenere da tutti gli altri servizi gli atti e le informazioni necessarie per riscontrare le richieste sindacali; e deve essere supportato da personale competente ed adeguatamente formato, per evitare che si ripetano – per sottovalutazione o per fretta – errori o mancati riscontri a nostro avviso anche gravi, come verificatosi anche nel recente passato.
  • All’area della DG dovrebbe a nostro avviso riferire il “Servizio per il Trasferimento della Conoscenza”, oltre che l’Ufficio Affari legali di cui diremo subito dopo.
  • Non si comprende perchè nel CRA esista un ufficio denominato solo “Contenzioso” e non “Affari legali e Contenzioso”, come quasi ovunque. La denominazione scelta dal CRA dà l’idea di un forte conflitto nell’ente, mentre tra gli scopi – anche delle relazioni sindacali … – di una istituzione pubblica deve esserci la prevenzione del conflitto! Tra l’altro sembra che tutta l’attività – ad es. in termini di predisposizione di pareri ad altri uffici – non sia adeguatamente prevista. Come già esposto in altra sede, riteniamo che il CRA debba dotarsi di una propria Avvocatura, responsabile anche del contenzioso, che abbia in staff avvocati iscritti all’albo speciale, ed eventualmente coordinati sia dal punto di vista delle competenze puramente giuridiche in termini di contenzioso, sia da quelle scientifiche. L’ufficio dovrebbe fornire anche Pareri per così dire “propedeutici” a tutto campo, ovvero finalizzati ad impedire o ridurre il ricorso al contenzioso; per tali attività non sono necessari tutti avvocati ovviamente, bensì personale collaboratore o funzionario con esperienza che sia in grado di relazionarsi con gli altri servizi/uffici. L’ufficio Affari Legali dovrebbe altresì essere messo in grado di fornire ai ricercatori dell’ente il necessario supporto in merito alle procedure richieste dai committenti (nazionali e soprattutto europei) per l’acquisizione dei progetti (es autocertificazione). Ciò presuppone, come dicevamo, un rapporto in cui l’amministrazione sia di supporto alla ricerca, e non si verifichi invece, come purtroppo succede, che ai Ricercatori, che spesso non hanno punti certi di riferimento per la soluzione di problemi reali, vengano imposte procedure da una amministrazione vissuta come “corpo estraneo” all’attività di ricerca, di cui – badando alle sole procedure – non comprende i tempi e le priorità.
  • Sia in merito all’Avvocatura, sia in merito al Protocollo, si chiede di valutare se essi non possano trovare collocazione più adeguata ponendosi direttamente sotto la Direzione Generale.
  • Si ritiene che il responsabile dell’anticorruzione debba essere un dirigente diverso dal DG.
  • Nell’Area Affari Giuridici non risulta chiara la competenza del Servizio Bilancio relativamente alle rendicontazione dei Progetti di ricerca, finora competenza del Servizio Supporto alla ricerca.
  • Nell’assegnazione dei compiti va valutata la loro incidenza su ogni servizio: ad es, il servizio pensioni rischia di avere pochi compiti, ma ciò non deve tradursi in uno svantaggio – in termini di carriera – per il personale ivi chiamato ad operare. In relazione alla Direzione centrale Attività Scientifiche, si rileva prioritariamente che la Programmazione non è compito di tale Direzione, ma che essa spetta al Consiglio dei Dipartimenti: nella formulazione proposta, ciò non si evince.
  • E’ posta sotto la direzione anche la Formazione, che a nostro avviso essendo trasversale dovrebbe essere posta direttamente sotto la Direzione Generale, oppure sotto l’altra direzione Affari Giuridici in quanto le procedure sono tutte di natura amministrativa. Sarà compito del responsabile alla Formazione rapportarsi per la definizione dei contenuti di natura tecnico-scientifica.
  • Manca l’individuazione della competenza riguardante l’attribuzione degli “obiettivi funzione”, attualmente in carico al servizio supporto alla ricerca. Riguardano una consistente attività in termini sia di quantità che di qualità.
  • Si ritiene che manchi la previsione nel testo di una sorta di “task force” finalizzata ad occuparsi dell’ “alert service”, oltre che ad implementare la capacità/le competenze del CRA di acquisire progetti su bandi nazionali, ed internazionali, in particolare Europei. Si rappresenta al riguardo che il MIUR, che pure predispone il PNR, si relaziona prevalentemente (ed in un certo qual modo “privilegia”) i soli enti da esso vigilati. Non risulta ad oggi che uguale attività sia fornita ad esempio dal MIPAAF, che non solo non supporta ma sembra addirittura preferisca finanziare altri enti invece che il CRA, oggi massimo ente di ricerca in agricoltura.
  • Ad una lettura”esterna” l’articolazione tra servizi sembra abbastanza disomogenea, in quanto sembrano esserci servizi con molti compiti elencati ma con bassa incidenza in termini di effettivo impegno; altri invece con pochi compiti indicati, che però comportano una notevole mole di lavoro. Ciò come detto deve essere attentamente valutato in fase di progressioni di carriera.

Riteniamo di aver sufficientemente motivato le ragioni che spingono a ritenere necessario soprassedere, almeno in questa fase, alla riorganizzazione; in ogni caso, restiamo in attesa di essere informati su cosa il CRA delibererà al riguardo, auspicando nel caso si proceda che le nostre richieste e osservazioni possano trovare adeguato accoglimento.

UIL RUA
Sonia Ostrica

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