giovedì 10 Luglio 2025

Personale attualmente inquadrato nel livello professionale II – con profilo Primo Ricercatore o Primo Tecnologo –tutt’ora presente all’interno delle residue posizioni in graduatoria per lo sviluppo di carriera al I livello di cui alle selezioni ex art. 15 ultimate nel 2022.

CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria
Via della Navicella 2/4 – 00184 Roma
Al Presidente
Prof. Andrea Rocchi
segreteria.presidente@crea.gov.it
andrea.rocchi@crea.gov.it;
Al Direttore Generale
Dott.ssa Maria Chiara Zaganelli
segreteria.direttoregenerale@crea.gov.it
mariachiara.zaganelli@crea.gov.it;
e p.c.: Al Direttore dei Servizi Amministrativi
Dott.ssa Laura Proietti
direzione.sa@crea.gov.it;
laura.proietti@crea.gov.it
Al Dirigente USC1 – Ufficio Reclutamento, formazione e relazioni sindacali
Dott.ssa Silvia Incoronato
silvia.incoronato@crea.gov.it
relazionisindacali@crea.gov.it
Al Dirigente USC3 – Ufficio Gestione del personale
Dott.ssa Mara Peronti
mara.peronti@crea.gov.it
personale@crea.gov.it

Rif.: a) Piano di Fabbisogno del Personale 2024 – 2026 accluso al P.T.A. 2024 – 2026 approvato il 15/11/2023 con Decreto del Commissario straordinario prot. 0104241;
b) Piano di Fabbisogno del Personale 2025 – 2027 accluso al P.T.A. 2025 – 2027 approvato il 19/12/2024 con Delibera del Consiglio di amministrazione n. 112/2024;
c) Delibera C.d.A. n. 19/2023 del 3/3/2023;

La scrivente Organizzazione Sindacale segnala la problematica inerente le 53 unità di personale (salvo mero errore materiale nel calcolo) attualmente inquadrato nel livello professionale II – con profilo Primo Ricercatore o Primo Tecnologo – che ha partecipato all’ultima selezione art. 15 per il conseguimento dell’inquadramento al I livello risultando:
– non vincitore (cfr. graduatorie pubblicate nell’anno 2022);
– non destinatario dell’ampliamento delle posizioni di cui alla succitata Delibera n. 19/2023;
dunque, tutt’ora presente all’interno delle residue posizioni in graduatoria.
Questa segnalazione si inscrive nella complessiva e generale problematica costituita dall’utilizzo, da effettuarsi in modo sinergico, coordinato ed equo delle:
– risorse aggiuntive recate dalla Legge di bilancio 2024, a cui il personale oggi di II livello è estraneo, per decisione del legislatore;
– risorse di ente, che vedono marginale o irrisoria l’attenzione per il personale oggi di II livello, e ciò per decisione del CREA;
a disegnare, dunque, un quadro di apparente noncuranza per le aspirazioni e legittime attese di questo personale.
Andiamo con ordine e vediamo cosa si evince dai documenti.
Nei confronti di tale personale – che rammentiamo essere di più che significativa seniority, erede di una storica carenza di opportunità di valorizzazione, dunque, con situazioni di anomala permanenza nel livello posseduto, in alcuni casi abbastanza prossimo al collocamento in quiescenza – i due succitati Piani di fabbisogno hanno rappresentato quanto segue:
– nella pianificazione per il triennio 2024 – 2026 l’Amministrazione affermava “…nel 2024 ha previsto di realizzare ulteriori progressioni di livello per il personale con profilo di ricercatore e tecnologo ai sensi dell’Art 15 CCNL 7.4.2006, destinando per tale procedura risorse pari a 1,065 milioni di euro … Tenuto conto che …. disegno di legge di bilancio 2024 …. ha previsto specifiche risorse per le progressioni di carriera di ricercatori e tecnologi dal III al II livello degli Enti Pubblici di Ricerca non vigilati dal MUR, tra cui appunto il CREA, ma che tali risorse saranno ripartite tra gli enti a seguito di uno specifico DPCM, la ripartizione della somma stanziata di 1,065 milioni di euro tra i Centri e tra i profili verrà operata, previa informazione sindacale, a seguito dell’emanazione del predetto DPCM.”;
– successivamente, nella pianificazione per il triennio 2025 – 2027:
o si ripete l’informazione relativa allo stanziamento deciso con il Piano precedente di € 1,065 milioni;
o si annuncia che nel corso del 2025 “… si potrà procedere anche all’ulteriore valorizzazione di unità di personale con profilo di ricercatore e tecnologo III livello …”, con riferimento alle risorse, ulteriori ed aggiuntive, stanziate dalla Legge di bilancio 2024 (dunque gli € 1.876.302 euro per lo sviluppo professionale di ricercatori e tecnologi di ruolo di III livello e € 4.191.715 euro per la valorizzazione del personale di livello IV-VIII).
Si osserva, a margine e preliminarmente, che la ripartizione della somma stanziata di 1,065 milioni di euro non ha visto la previa informazione sindacale (oppure la stessa non ha raggiunto la scrivente Federazione, che è lo stesso) e la conseguente fase di confronto (a norma di CCNL): quindi, ove una siffatta decisione esistesse (e sappiamo che esiste), sarebbe presumibilmente prudente che l’Amministrazione consideri che essa ha “i piedi d’argilla”, stante il preliminare vizio summenzionato che mina la sua adozione.
Sia il caso trattato in questa sede sia l’auspicata policy di utilizzo sinergico, coordinato ed equo del complesso delle risorse, a nostra convinta opinione, necessiteranno di una revisione ed aggiornamento gli atti di programmazione dell’entità delle risorse di ente e della modalità del loro utilizzo:
– necessaria perché non è possibile che lo stanziamento di un PTA precedente sia confermato nel PTA successivo senza alcuna integrazione (esistendo ictu oculi la possibilità di procedere in tal senso);
– possibile aggiornare, in corso d’anno, le previsioni sul fabbisogno di personale e la dotazione organica, tanto quanto è possibile procedere a variazioni sul bilancio di previsione.
Pertanto, con la presente nota, vi chiediamo di:
1) non procedere, mettendo le parti sociali di fronte al fatto compiuto, ad operazioni di utilizzo delle risorse di ente (pari a € 1,065 milioni, valore che, come anzi detto, necessita di incemento) senza previo confronto;
2) considerare, fin d’ora, l’opportunità di effettuare l’integrale utilizzazione delle graduatorie ex art. 15 del 2022, già parzialmente utilizzate nel 2023, con inquadramento al I livello delle residue 53 unità di personale, anche (per utilizzare una terminologia “antica”) come sanatoria di un risalente periodo di comportamenti datoriali non lusinghieri.
Aggiungiamo in via conclusiva – ove ve ne fosse ulteriore bisogno – come per:
– l’avvenuto inquadramento al II livello di nuove 94 unità di personale proveniente dal III livello (cfr. Decreto del Direttore Generale n. 0024436 del 31/3/2025);
– l’avvenendo successivo ed ulteriore inquadramento al II livello di altro personale, ad effetto di selezioni effettuande per completare l’uso delle risorse della Legge di bilancio 2024;
diviene opportuno ed urgente provvedere alle più che legittime attese del personale in oggetto, la cui situazione vede:
– acuita, dal tempo ulteriormente trascorso, la propria condizione di anomala permanenza;
– convalidata dalle selezioni in parola l’idoneità per l’inquadramento al I livello professionale;
– aggravata, in misura rilevante, la condizione di disagio nell’attuale inquadramento, sia perché la fisiologica piramide professionale si è modificata rendendo la loro presenza al livello II ancor più anomala sia per l’assenza perdurante di opportunità di valorizzazione che invece si sono realizzate (o stanno per realizzarsi) per ogni altro livello professionale esistente nell’ordinamento vigente.
Si resta in attesa di cortese riscontro.

Con i migliori saluti,
Il Dirigente sindacale nazionale
Francesco Dominici

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