martedì 10 Dicembre 2024

ENEA: Assunzioni e progressioni

E’ sempre più difficile in Enea approcciare con serenità ed equilibrio uno qualunque dei molteplici problemi che attanagliano quotidianamente il dipendente, c’è sempre chi interpreta il tuo pensiero o ti accredita di retro pensiero o chi trasforma un’ ipotesi di lavoro in un accordo in attuazione e c’è chi in maniera del tutto autoreferenziale si è da qualche tempo appropriato della “mission” di alimentare il palpabile disagio dei lavoratori, magari assegnando tutte le colpe di una situazione difficile al sindacato (noi siamo il bersaglio preferito) per fare “ammuina” e ritagliarsi un ruolo.

Accade così che mentre dovremmo tutti insieme preoccuparci del nostro futuro professionale e del destino dell’ENEA (vedi lettera unitaria sugli Enti non vigilati dal MIUR), risulta impossibile all’interno, persino definire un accordo sui servizi aziendali, con due tavoli che si spiano e non concludono nulla, e con alcune RSU che, invece di guardare ai contenuti, rivendicano con i sindacati il loro ruolo, peraltro mai messo in discussione.

L’inconcludenza dei tavoli, arma di fatto le mani dell’Amministrazione che, in alcuni centri sta già provvedendo a “tagliare” quanto si era prefissata e in altri ha rimandato ad una trattativa locale che potrà avere come punto d’arrivo, al massimo ciò che era possibile sottoscrivere già da una quindicina di giorni senza troppi mal di pancia.

Accade persino che chi non ha firmato l’accordo del luglio scorso con uil ed anpri sulle progressioni, oggi ne chieda l’applicazione mentre chi l’ha firmato tenta di far quadrare il cerchio contenente tutte le legittime aspettative prima fra tutte un posto di lavoro stabile, ma non ignori le istanze di chi si è vista preclusa ogni progressione di carriera da discutibili provvedimenti legislativi, ne di chi aspetta un intervento finalmente positivo, seppur non iperbolico nella propria busta paga.

A questo soggetto è bene fare chiarezza perché passando dalla propria bocca all’orecchio del collega, alcune cose dette, abbiamo appurato che spesso si trasformano e diventano leggende metropolitane .

L’accordo sottoscritto da uil ed anpri l’anno scorso consente l’effettuazione di 39 passaggi per ricercatori e tecnologi, decorrenza giuridica 31/12/2010 ma congela le risorse per 405.000 euro/anno fino allo sblocco dei contratti (data di decorrenza economica).

L’accordo con le medesime decorrenze consente l’effettuazione di 57 passaggi (livelli IV – VIII) ed una cinquantina di “gradoni” ai livelli apicali dei profili (IV CTER o V CAMM), per queste tipologie professionali risultano “congelate” ulteriori risorse per 205.000 euro/anno.

L’accordo è esigibile subito!

E’ stata avanzata da altra O.S., una proposta di utilizzo delle risorse “congelate” ad incremento dell’IOS e dell’indennità di Ente che a nostro avviso merita attenzione.

La “rimodulazione” dell’accordo comporterebbe lo spostamento della decorrenza giuridica delle progressioni al 31/12/2013 e la necessità di finanziare l’art.15 (progressioni ricercatori e tecnologi) con risorse derivanti dal turn over , in osservanza della circolare n. 12/2012 della funzione pubblica.

Ovviamente, ci ricordano da funzione pubblica ed all’economia, che non è possibile utilizzare le risorse “congelate” per altri scopi (magari per tre anni) e poi ritrasformarle in finanziamento delle progressioni successivamente.

E’ notizia certa invece, che è ormai in emissione una circolare, ancora di funzione pubblica che legherebbe imprescindibilmente ogni progressione interna per i ricercatori/tecnologi, al concorso pubblico ed alle assunzioni prevedendo soltanto la riserva di posti, insomma sarà possibile promuovere tre primi ricercatori a dirigenti di ricerca solo se si potranno assumere altri tre dirigenti di ricerca e…con la stessa procedura pubblica.

Ora, mentre per i livelli IV –VIII non vi sono soverchie difficoltà, per i primi tre livelli se non si applica l’accordo bisogna recuperare parte delle risorse dal decreto che prevede 52 autorizzazioni concesse “a bandire” all’ENEA, di cui però (paradossale!!!) è stato annunciato il ritiro e la riformulazione.

Sintetizziamo le due possibilità più concrete:

2013 07 02 ENEA assunzioni progressioni tab 1

2013 07 02 ENEA assunzioni progressioni tab 2

In caso di applicazione della proposta di modifica (ipotesi 2), sarebbero “liberate” risorse per gli anni 2011 , 2012 e 2013 per un incremento dell’IOS per i tutti i dipendenti collocati nei primi tre livelli di 19 euro/mese ed arretrati per circa 700 euro, per i livelli IV –VIII l’incremento sarebbe di euro 16/mese nell’indennità di ente con relativi arretrati di circa 600 euro.

Naturalmente i ricercatori e tecnologi interni potranno partecipare e vincere sia rispondendo al bando per la “progressione” sia a quello per l’assunzione ai livelli più elevati, in questo caso ogni “vincitore” costerà circa 1/5 di un’assunzione, potrà cioè determinare uno scorrimento della graduatoria.

Anche il personale attualmente “precario” potrà concorrere per i pochi posti messi a bando nei primi due livelli e, di fatto essere assunto e promosso al tempo stesso .

Non vi è dubbio che in caso di applicazione del bistrattato accordo del luglio scorso (ipotesi 1), i numeri di passaggi ed assunzioni sono più allettanti, ma le risorse non utilizzate sarebbero perse, nulla andrebbe in busta paga, fino a sblocco dei contratti, quando saranno “pagati” solo i promossi.

In realtà c’è chi suggerisce una terza ipotesi: non fare le progressioni per i primi tre livelli ed utilizzare i soldi degli anni precedenti solo per incremento IOS, lasciando immutato il numero delle assunzioni e non toccando nulla per i livelli IV-VIII.

Se ne può parlare senza posizioni preconcette? Senza dover scatenare, per forza una guerra generazionale, ma semplicemente rispettando le legittime aspettative di tutti?

Raccogliamo volentieri i vostri pareri e le vostre proposte di cui terremo certamente conto, entro questa settimana via e-mail agli indirizzi riportati sul sito www.uilenea.it.

Marcello Iacovelli

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