Le scriventi Organizzazioni sindacali, pur prendendo atto delle prime iniziative dell’Amministrazione tese a fronteggiare la grave emergenza sanitaria, chiedono che l’ENEA attivi all’uopo, misure straordinarie, come sta avvenendo nel paese e anche negli altri enti di ricerca, anche in osservanza dei decreti del Governo e delle misure sia prescritte che raccomandate di massima cautela, in essi contenute.
Con il Comunicato del Presidente del 24 febbraio scorso sembrava che l’ENEA volesse affrontare la situazione in maniera coerente alla sua gravità oltre che in modo tempestivo. In particolare il comunicato evidenziava: ” è possibile attivare in via d’urgenza forme temporanee di Lavoro Agile fino al 6.3.2020 incluso”. A nostro avviso, era evidente il riferimento a modalità non ordinarie e il riferimento ad un periodo straordinario, che ora il Governo ha esteso almeno a tutto il 15 marzo. Nella pratica, si è tempestivamente intervenuti per riaprire il LAG a numerosi nuovi contratti ma esso continua ad essere considerato soltanto nelle sue procedure ordinarie ovvero nel limite massimo di 6 giorni mensili anche nel periodo di massima emergenza. Siamo al paradosso che l’ENEA all’avanguardia nell’utilizzo di moderni strumenti di lavoro, oggi sia ferma all’ordinaria applicazione e nella fase di emergenza venga superata dalla flessibilità e dalla sensibilità di altri enti che valorizzano (almeno fino al 15 marzo 2020) il lavoro agile, ritenendolo a ragione “nell’emergenza epidemiologica la modalità più idonea a prevenire e contenere la diffusione del contagio”, più di quanto non faccia l’ENEA.
Le scriventi organizzazioni chiedono pertanto:
1) Nei periodi di emergenza massima, quelli Indicati dal comunicato del Presidente ovvero dal 24 febbraio fino al 6.3 2020, limite spostato dal governo al 15 marzo, il lavoro agile non deve rientrare nel regime ordinario e quindi non può limitarsi ai 6 giorni mensili, ma tale limite va almeno raddoppiato, salvo ulteriori motivazioni già previste dai recenti DPCM emessi.
2) Supporto degli uffici nei centri ad incoraggiare e non a restringere l’utilizzo di misure straordinarie di tutela sanitaria, con disposizioni chiare ed univoche che evitino interpretazioni territorialmente difformi.
3) Deroga (a richiesta) al rientro presso la propria sede per uno o più giorni attualmente prevista per i telelavorasti
4) Abolizione della trattenuta “sulla malattia” per i casi di contagio da covid 19 e/o quarantena (come da DPCM 28 febbraio u.s.)
4) Si chiede un immediato incremento delle ore a disposizione per il personale delle ditte di pulizia con previsione di sanificazione straordinaria degli ingressi e dei locali comuni e/o uffici in tutte le sedi dell’Agenzia.
FLC CGIL – ENEA Carlo Buttarelli |
Federazione UIL Scuola RUA Marcello Iacovelli |