martedì 19 Marzo 2024

ISPESL: Incontro del 10 luglio 2013

Il primo argomento affrontato è stato la definizione degli obiettivi di struttura per il personale del Settore ricerca ai fini del pagamento della quota del 60% della Fioroni 2013. Per questo motivo è stata proposta la bozza di un verbale d’intesa che definiva gli obiettivi sia per le strutture territoriali che per quelle centrali.

Per le prime l’obiettivo era dato da un numero annuo di verifiche da eseguire, sia procapite, che per singola struttura ed infine in ambito regionale da parte del personale tecnico-scientifico.

A seguito delle segnalazioni pervenute dagli iscritti UIL che hanno esaminato il documento, abbiamo esposto delle perplessità riguardo i numeri prospettati, ma ci è stato risposto che si tratta di risultati già raggiunti nell’anno precedente (ad esclusione di Sardegna e Sicilia) e comunque concordati con i capi dipartimento.

Abbiamo sottolineato che anche in questo caso il personale era rimasto tagliato fuori dalla discussione e che risulta comunque confermata la difficoltà di trasferimento delle informazioni a tutto il personale, come già verificatosi nella raccolta dei bisogni formativi del personale della Ricerca.

Per quanto riguarda le strutture centrali, invece, il raggiungimento dei risultati è autocertificato dal responsabile della struttura.

L’incontro ha poi affrontato la questione dell’utilizzo dei fondi provenienti dal turn over degli anni 2009 e 2010 che ricordiamo, sono utilizzabili esclusivamente per assunzioni o passaggi verticali per il personale del II e III livello.

L’amministrazione ha comunicato di aver dovuto ridistribuire passaggi ed assunzioni a causa della saturazione di alcuni profili e livelli dopo la riduzione dei posti in pianta organica dovuta al trasferimento in INAIL dei soli posti occupati al 31 maggio 2010.

In totale, per quanto riguarda l’utilizzo del turn over 2008, 2009 e 2010 avremo:

per i passaggi da II a I livello, 16 posti da dirigente di ricerca e 2 da dirigente tecnologo;
per i passaggi da III a II livello, 57 posti da I ricercatore e 27 da I tecnologo;

per quanto riguarda le assunzioni:

per il III livello, 58 posti da ricercatore e 30 da tecnologo;
per il V livello, 3 posti da funzionario di amministrazione;
per il VI livello, 12 posti da CTER.

L’amministrazione non ritiene possibile, al momento, fare selezioni per altri profili quale quello di collaboratore di amministrazione in quanto per questi profili la pianta organica risulta satura.

A nostro avviso andranno valutati anche i posti che si libereranno nel frattempo per i nuovi pensionamenti, e facendo una seria previsione del ricambio di personale, riteniamo che potrebbero essere banditi concorsi anche per gli altri profili.

Crediamo che comunque l’amministrazione debba fare forti pressioni sul governo per incrementare la pianta organica, sia per evitare che vengano bloccate le attività che l’ex ISPESL faceva per prevenire incidenti, infortuni e malattie professionali che per dare a tutto il personale precario la possibilità di vedere un futuro nel nostro Istituto.

Restando sul futuro siamo molto perplessi invece da quanto emerso dall’incontro tecnico sul modello organizzativo per due motivi: il primo è per la volontà di formare una serie di scatole (laboratori e sezioni) il cui contenuto (personale ed attività) verrà deciso con atto d’imperio (ordine di servizio) dal responsabile di struttura; il secondo riguarda la necessità di avere due strutture di ricerca, una ingegneristica ed una igienistico-sanitaria, giustificata dall’affermazione che “un ingegnere non può coordinare un medico e viceversa un medico non può coordinare un ingegnere”.

Cercando di comprendere meglio il senso di questa affermazione abbiamo chiesto cosa dovrebbero fare eventuali ingegneri coordinati da medici e viceversa, e la risposta è stata che ognuno dovrà essere coordinato dai suoi simili, tanto l’eventuale spostamento di struttura riguarderà 3 o 4 casi.

Certo ci chiediamo come mai la Contarp possa essere coordinata indifferentemente da un geologo, da un ingegnere, da un chimico o da un biologo, e siamo curiosi di sapere chi, nella ricerca, potrà coordinare fisici, chimici, statistici, geologi, biologi, matematici, ecc..

Infine, sempre rispetto al modello, rendiamo noto che si sta predisponendo una lettera al Ministro per evidenziare le incongruenze di natura anche legislativa in esso riproposte.

UIL RUA
Marco Di Luigi

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