giovedì 18 Aprile 2024

ISPESL: Qualche ciambella riesce senza buco…

Proseguono gli incontri tecnici propedeutici alla sottoscrizione dell’accordo integrativo per il 2010. Il prossimo incontro tecnico è previsto per il 28 dicembre e per il 30 è previsto l’incontro di delegazione che potrebbe portare alla sottoscrizione del contratto integrativo per il 2010.

L’amministrazione, fatte le proprie verifiche, ha ritenuto di poter condividere l’interpretazione UIL delle norme vigenti in materia di progressioni di livello del personale dei livelli IV-VIII, basata sulla constatazione che esse non portano un cambio di mansioni ma solo ad un aumento stipendiale. Ha quindi lavorato ritenendo che detti passaggi di livello siano passaggi economici, e su questi presupposti ha prodotto la propria proposta.
Lo stesso percorso, però, è stato rigettato dal Collegio dei Sindaci dell’INAIL per i livelli I-III, ponendo sul tavolo l’indisponibilità dell’amministrazione a proseguire nell’avviato confronto in materia di sviluppo professionale per ricercatori e tecnologi; è stata quindi ritirata dal tavolo la prima proposta di 15 passaggi, e rinviata ad un approfondimento successivo in quanto non incidente su risorse accessorie (su cui gli accordi vanno chiusi entro l’anno).
Andando con ordine, la parte pubblica ha valutato positivamente la richiesta sindacale di aumentare il numero di progressioni di livello economico – ex art. 54 – per il personale dei livelli VIII-V, superando la prima impostazione di prendere in considerazione solo i posti liberi nel livello e tenendo invece conto anche dei posti liberi nell’intero profilo. La rimodulazione renderà possibile armonizzare meglio le disponibilità di posti all’effettiva consistenza dei “presenti con requisito” nel profilo.
La discussione non ha ancora prodotto un punto condiviso di arrivo, perché la parte pubblica tende a non discostarsi troppo dalle percentuali e dagli accordi già sottoscritti in INAIL, le cui progressioni avranno come destinatario l’80% complessivo del personale.
Non è stato superato neppure lo scoglio delle decorrenze, sulle quali è necessaria una condivisione totale, qualora si intendesse superare il disposto contrattuale – che prevede decorrenze al 1 gennaio – per allinearlo alle problematiche ISPESL.
La proposta di progressioni economiche (“gradoni”) ex art. 53 ha riguardato finora anch’essa la possibilità di passaggio per l’80% del personale che ha maturato i requisiti.
Ad avviso della UIL, in particolare sul gradone è incomprensibile l’indisponibilità a prevedere risorse economiche sufficienti per tutti, soprattutto in quanto il gradone viene finanziato dal fondo, quindi non comporta incrementi di spesa.
Sulla necessità quindi di non arrivare al 100% del risultato possibile, manifestata dall’Amministrazione quale misura “precauzionale” per una migliore e più rapida approvazione degli accordi da parte dei revisori interni e dei vigilanti, la UIL ha continuato a chiedere la corretta lettura del CCNL, che prevede passaggi tramite selezioni – quindi non per tutti -, destinate solo ad una parte del personale (solo quello con i requisiti maturati), e peraltro in un ente la cui storia non può essere invocata quale causa di rigidità nel presente! Auspichiamo che alla fine dei tavoli tecnici il nostro punto di vista possa essere condiviso da tutti, e portare alla sottoscrizione di un accordo più favorevole.
In merito ai ricercatori/tecnologi, e premesso che il ritiro dal tavolo della prima proposta di progressioni non significa che la questione è stata accantonata (se non per rinviarla a brevissimo), il tavolo ha affrontato l’anticipazione di fascia, per la quale una lettura estremamente favorevole del disposto contrattuale da parte dell’amministrazione ha reso disponibili risorse, ritenute cumulate negli anni di non applicazione, per 200.000 euro, risorse che qualora fossero “esuberanti” rispetto al fabbisogno torneranno al personale. Ovviamente, come procedere dipenderà dai criteri dell’accordo che sarà sottoscritto sulla base degli intenti della parte pubblica oltre che sindacale: noi non abbiamo nessuna preclusione, ovviamente immaginando di arrivare alla massima estensione possibile del beneficio. Solo a titolo di esemplificazione, è vero che le risorse sono state “accumulate” nell’arco di più anni, ma il CCNL prevede l’anticipazione per il 10% di personale all’anno; non sembrerebbe ipotizzabile, al momento, una lettura che consentisse il 50% nel 2010, e sappiamo già che le risorse non sarebbero sufficienti ad applicare il 10% con retroattività di 5 anni. Per questo affermiamo che è necessario sedersi al tavolo e solo lì valutare.
La discussione non si è conclusa nemmeno riguardo agli scorrimenti di graduatorie art. 64, né sulle 75 assunzioni autorizzate – posti che probabilmente saranno destinati agli idonei delle graduatorie attive in concorsi pubblici.
Siamo altresì in attesa di ricevere le informazioni richieste relativamente alla situazione del personale precario, in particolare per il personale che non rientra né nei contratti di ricerca per i quali i sono svolte già le selezioni, né nel piano di innovazione tecnologica (piano Mazzocchi), ovvero coloro che sono sui progetti finalizzati: per questi ultimi risulterebbe che le procedure di rinnovo dei progetti (o di emanazione dei bandi) sono ferme pur in presenza di stanziamenti e programmi approvati. Il rischio, inaccettabile, è di perdere stanziamenti e risorse umane.
Sulle progressioni ex art. 15 andrà trovato il modo per convincere la parte pubblica che anch’esse – come l’art. 54 dei livelli IV-VIII – non comportando mutamenti professionali ed essendo comprese all’interno di un unico profilo – sono progressioni a carattere economico più che normativo.
Qualora non si raggiunga l’accordo a breve, l’art. 15 sarà – ed è – un argomento prioritario da affrontare al tavolo del prossimo anno.
Siamo perfettamente consapevoli, come più volte evidenziato al tavolo, che sarà difficile recuperare in un pugno di settimane tutti i danni subiti ed i ritardi accumulati dal personale, conseguenti ad anni di inadempienze e di accordi da noi spesso definiti “al ribasso”; ma questo non significa che non cercheremo di ottenere il massimo, per tutti!
Infine, una notizia appresa al tavolo: alla nostra richiesta di avere copia della polizza assicurativa per la responsabilità professionale dei periti, pagata 25.000 € ogni anno dal fondo del personale, ci è stato detto che per l’anno 2010 non è stata pagata alcuna polizza! Fortunatamente siamo a fine anno e non ci risulta che ci sia stato bisogno di attivare la copertura assicurativa!
Abbiamo quindi recuperato a pieno titolo al fondo accessorio destinato a tutti i livelli IV-VIII anche i 25.000 euro destinati alla polizza, visto che dal 2011 la voce inciderà sul bilancio e non più sul fondo accessorio.

Formuliamo a tutti i migliori auguri di Buon Natale Felice Anno Nuovo.

UIL RUA
Marco Di Luigi
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