mercoledì 24 Aprile 2024

ISFOL: A chi giova ?

Abbiamo appreso che il Direttore Generale del Ministero del Lavoro Dott.ssa Grazia Strano con lettera dell’8 agosto 2012 al Commissario Straordinario e Segretario Generale del Ministero del Lavoro Matilde Mancini ha “invitato” l’ISFOL a elaborare un nuovo documento per la programmazione 2012 – 2013 (OB. CONV ed OB. CRO) entro il prossimo 15 settembre.

I contenuti ed i toni dei rilievi sollevati da parte della Dott.ssa Strano lasciano pensare che sia in atto una guerra di potere dentro il Ministero del Lavoro, o a voler essere teneri una forte incomprensione. Non appare infatti plausibile che il Ministero del Lavoro, i vertici dell’Istituto e le strutture preposte all’elaborazione dei piani non abbiano trovato tempo e modo per condividere preventivamente i contenuti della programmazione 2012 – 2013. L’invio di lettere formali da parte della Direzione Generale per le politiche dei servizi del lavoro evidenzia non solo l’assenza di collaborazione e di gestione dei processi in fase di redazione dei piani (all’interno del Ministero, tra Ministero ed ISFOL, all’interno dell’ISFOL) ma anche la volontà di esporre l’Istituto tutto a una fase critica e dare risalto a conflitti e problemi risolvibili in altro modo per le vie brevi, come sempre avvenuto nel passato.

E’ peraltro singolare che dall’alto della loro esperienza il Commissario Straordinario ed il Direttore Generale dell’ISFOL non abbiano recepito per tempo le raccomandazioni formali del Ministero, fatto che nel caso della Mancini assume un profilo di paradossalità assoluta, in cui l’assenza di comunicazione si realizzerebbe nella stessa persona: come a dire che la Mancini in qualità di Commissario Straordinario non considera le indicazioni della Mancini in qualità di Segretario Generale e fa presentare dall’ISFOL un programma inadeguato secondo il suo Ministero. Insomma la Mancini boccia sé stessa. Il tutto appare molto strano e solleva qualche lecito dubbio.

Una situazione di questo tipo chiama in causa in primo luogo le responsabilità dei vertici del Ministero del Lavoro e dell’ISFOL che hanno dato prova di non voler o di non saper coordinare la fase definizione dei piani. Essa può certamente giovare per giochi di potere, o forse a chi continua a non voler governare l’ISFOL facendo di tutto per renderne impossibili le attività, ridurre il volume di finanziamenti del FSE attuali e della prossima programmazione, creare le condizioni di fatto per il suo ridimensionamento. Non giova certamente all’ISFOL ed al personale precario e di ruolo, che deve ogni volta porre rimedio ad errori ed inefficienze non sue ed ad operare in condizioni difficili con la continua minaccia di un futuro incerto sul piano professionale ed occupazionale.

Da parte nostra ribadiamo che i ripetuti conflitti tra i vertici, emersi anche in questo episodio, continuano ad avere pesanti ripercussioni nella gestione delle attività amministrative, di programmazione e di ricerca. Soprattutto, non è accettabile che un intero Istituto sia reso ostaggio dalla mancata assunzione di responsabilità da parte di vertici intenti solo ad aggravare i problemi piuttosto che risolverli.

UIL RUA ISFOL

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