martedì 16 Aprile 2024

ISFOL: Comunicato al personale

ISFOL sedeQuanto avviene in ISFOL desta semplicemente sconcerto. I Vertici dell’Ente stanno dimostrando nei fatti una chiusura al dialogo, uno svilimento delle elementari regole delle relazioni sindacali, una completa assenza di considerazione delle professionalità del Personale di ruolo e precario.

Come se non bastasse, nella comunicazione del Commissario Straordinario dell’8 giugno scorso al Personale, inviata peraltro prima dell’incontro con le OO.SS., (per cui le decisioni prese erano praticamente irreversibili) è facile prevedere una deriva autoritaria, in cui si accavallano accuse pretestuose e generalizzate, distorsione delle posizioni sindacali, fino a rasentare l’insulto. Una caduta di stile incomprensibile e certamente non consona a chi ricopre cariche istituzionali. Crediamo non sia così che si governa un Ente, e che non si possa gestire in questo modo la delicata fase di trasformazione imposta dal DLGS 150/15. Peraltro le informazioni fornite circa i concorsi pubblici in via di definizione, non tranquillizzano sicuramente il Personale che, nella sostanza, vede vanificata la possibilità di perseguire anche la sola idoneità, eventualmente utilizzabile in seguito come previsto dalla norma.

Simili interpretazioni di ruolo e funzioni creano preoccupazioni soprattutto per il futuro. Nella sua missiva al personale il Commissario prospetta alcuni contenuti del processo di trasformazione dell’ISFOL in INAPP: l’idea sembra quella di costituire una sorta di think tank governativo, cosa ben diversa di un Ente Pubblico di Ricerca terzo e più simile ad un’altra Agenzia, oltre l’ANPAL. In attesa di un prossimo confronto con il Ministero del Lavoro su questi delicati temi, è evidente che le ultime esternazioni sollevano un problema di metodo. Può essere credibile che la proposta di un nuovo ente sia trattata in una comunicazione al personale piena di contumelie ed aspre polemiche? Sono queste le autorevoli fondamenta su cui si pensa di rilanciare l’ISFOL? E’ questo il clima organizzativo ideale per intraprendere una strada, già di per sé difficile, di collaborazione inter istituzionale tra ISFOL, INAPP, ANPAL e Ministero del Lavoro?

E’ lecito avere più di qualche dubbio.

Alla luce di ciò diviene indispensabile aprire una interlocuzione con il Ministero vigilante per avere quel necessario confronto che, allo stato, risulta negato all’interno dell’Isfol.

FLC CGIL
Domenico Pantaleo
FIR CISL
Alessandro Castellana
UIL RUA
Sonia Ostrica

 

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