venerdì 29 Marzo 2024

ISTAT: Lavoro Agile per Emergenza Corona Virus – Ferie

L’amministrazione scambia il lavoro agile per lavoro a cottimo tradendo la fiducia dei lavoratori!

Pervengono segnalazioni a questa O.S. circa richieste inoltrate ai lavoratori tramite mail, telefonicamente o per Wup da parte di alcuni Dirigenti di questo Istituto che stanno “consigliando” ai lavoratori di prendersi ferie o altri titoli di assenza in prossimità delle festività pasquali e compatibilmente con le esigenze lavorative.

Peccato però che il Decreto legge del 17 marzo 2020 n. 18. oltre che la circolare esplicativa del Ministero del Lavoro o anche la stessa direttiva 2/2020 del Ministero per la Pubblica Amministrazione non prevedano che il Dirigente abbia la facoltà di “consigliare” al lavoratore di prendersi ferie in coincidenza con cali dei picchi di lavoro!

E’ infatti, questa, una “trovata”, che evidenzia come questi Dirigenti abbiano scambiato il lavoro agile per lavoro a cottimo dove si va a casa quando i picchi di lavoro sono minori o inesistenti come nei giorni intorno a Pasqua.

Il Ministero del Lavoro nella sua circolare evidenzia come già la direttiva 2/2020 del Ministero per la Pubblica Amministrazione, (sull’articolo 87 del decreto legge n. 18/2020) abbia sancito che, fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 “il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni” in modo tale da limitare la presenza di personale negli uffici e a prescindere dagli accordi individuali già stilati.
Nel caso in cui il lavoro agile non possa essere adottato, “le amministrazioni utilizzano gli strumenti delle ferie pregresse, del congedo, della banca ore, della rotazione e di altri analoghi istituti, nel rispetto della contrattazione collettiva”.
Escluse anche queste possibilità, il personale potrà essere esentato dal servizio. In questo caso “il periodo di esenzione dal servizio costituisce servizio prestato a tutti gli effetti di legge”.
L’articolo 87 del D.L. 18/2020 condiziona, quindi, l’esenzione dal servizio all’esaurimento di tutte le altre possibilità alternative (lavoro agile, attività indifferibili, ferie ed istituti simili) ed impone di motivare tale scelta. Alla luce di ciò, i dipendenti la cui attività lavorativa non rientri tra quelle “smartizzabili” o che dichiarino, mediante autocertificazione, di non disporre degli strumenti informatici necessari alla creazione della “scrivania virtuale”, possono essere motivatamente esentati dal servizio dal responsabile del competente CDR, previa relazione del dirigente dell’ufficio da cui risultino le ragioni ostative al lavoro agile e l’impossibilità di ricorrere agli istituti contrattuali previsti per le assenze dal servizio.

E’ evidente quindi che la norma non dice da nessuna parte che è il lavoratore di sua sponte o “consigliato” dal Dirigente a mettersi in ferie. Interviene invece la normativa richiamata dal D.L. 18/2020 e dalle circolari del Ministero del Lavoro e della Funzione Pubblica sul diritto di utilizzo delle ferie che prevede che debba essere il Dirigente semmai a mettere di ufficio il lavoratore in ferie. Inoltre la circolare FP 2/2020 parla di ferie pregresse e non di ferie del 2020.

Questo tipo di richieste sotto l’innocente forma del “consigliare” invece spinge a consumare le ferie a disposizione del lavoratore come fossero una sua libera scelta.

C’è poi un altro aspetto che a nostro avviso appare discriminatorio, ci riferiamo a quei lavoratori che privi di PC per loro personali situazioni e a cui viene negato il pc portatile Istat dal loro dirigente, vengono ulteriormente penalizzati venendo invitati a prendere ferie perché “non hanno lavoro da fare”, motivando ciò con l’impossibilità di lavorare on-line.
Vi è poi la necessità di una tutela delle disabilità presenti in istituto le quali non possono essere ancor più penalizzate da queste scelte.
E inoltre è noto a tutti che al rientro in Ufficio le scuole con tutta probabilità non riapriranno, perché se è difficile tra adulti mantenere il distanziamento sociale è pressoché impossibile garantirlo tra i bambini nelle scuole e di questo il Governo ne è ben consapevole.
In una situazione di questo tipo dove ogni giorno di ferie è oro colato per queste famiglie che si ritroveranno a dover gestire dei bambini senza l’ausilio della risorsa scuola soprattutto in prossimità e poi a ridosso del periodo estivo queste scelte sembrano andare in controtendenza a quanto di positivo fin qui fatto dall’amministrazione in questo periodo di emergenza COVID 19!

Quello che non è accettabile è che alcuni Dirigenti di questo istituto facendo delle piroette interpretative trasformano il lavoro agile in lavoro a cottimo per cui in assenza di lavoro il lavoratore si mette in ferie “consigliato”, volontariamente!
In una situazione così grave, dove dovremmo essere tutti insieme uniti e nel quale il venirsi incontro dovrebbe essere un valore condiviso.
Un valore che i lavoratori stanno tenendo ben presente, visto che, nonostante non sia previsto, rispondono ai loro dirigenti: il sabato, la sera, la domenica, lavorando oltre le otto ore in un clima di collaborazione, stando collegati ore e ore in videoconferenze per non lasciare indietro le attività del loro ufficio.

Ci auguriamo che la vicenda si risolva al più presto e che si ristabilisca un clima sereno, di fiducia reciproca e di collaborazione tra i lavoratori e l’amministrazione

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
I S T A T

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