venerdì 19 Aprile 2024

ISTAT: Resoconto dell’incontro del 15 Aprile 2020 – Rientro non prima del 4 maggio !

Nella giornata di ieri si è svolto l’incontro tra amministrazione e OO.SS. rappresentative con all’o.d.g.:
– Applicazione in Istat del Protocollo Governo Sindacati del 3 aprile 2020 (stato dell’arte dello Smart Working e misure di prevenzione e contrasto al Covid 19).

La riunione si è svolta facendo anche riferimento a quanto concordato attraverso il protocollo firmato il 3 aprile 2020 a livello nazionale tra Ministro per la Pubblica Amministrazione e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, maggiormente rappresentative nelle pubbliche amministrazioni.

In apertura il DG, ha, da subito chiarito, che, anche se presumibilmente verranno diffusi ulteriori protocolli, l’intenzione è quella di procedere a partire dal 4 maggio 2020 all’apertura di tutte le sedi, attuando come principale forma di protezione quella del distanziamento, ad eccezione di quegli UU.TT. nei cui territori non venga disposta l’apertura degli uffici pubblici, per i quali bisognerà fare un passaggio su quelle che sono le situazioni specifiche.
Viene dunque previsto un piano di rientro a partire dal 4 maggio che però abbiamo chiesto rassicurazione – e sul quale lo stesso DG ha confermato: che nessuno sta dicendo di depotenziare il lavoro agile o sta ipotizzando che si vada ad interrompere una buona prassi. Il lavoro agile dunque rimane la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa cosi come lo stesso protocollo ribadisce: il Ministro per la Pubblica Amministrazione e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, maggiormente rappresentative nelle pubbliche amministrazioni: ritengono fondamentale promuovere orientamenti comuni e condivisi per agevolare tutte le amministrazioni pubbliche, nell’estesa adozione di modalità organizzative di lavoro agile e piani di sicurezza anti-contagio;

Per poter attivare le forme di distanziamento l’amministrazione:
– Numero di persone nelle stanze – immagina di prevedere un piano di affollamento aggiornato massimo, basato su un numero di unità pari ad uno per stanza con una logica basata sui criteri ancora da definire. E’ prevista una base di rotazione, magari su base settimanale e non giornaliera, in modo tale da consentire la riduzione dei contatti. A nostro avviso abbiamo evidenziato come non ci si possa limitare ad un criterio di rotazione meramente numerico, ma assicurare un rientro scaglionato nel quale ascoltare le varie esigenze, e per alcune tipologie di lavoratori, assicurarsi che vengano esonerati da questa prima fase di rotazione dal rientro. I lavoratori ad esempio portatori di patologie croniche o i lavoratori con figli minori in fase scolare e anche pre-scolare su loro richiesta devono poter essere esonerati in prima battuta dal rientrare in ufficio. Per questi ultimi la chiusura delle scuole e la contemporanea impossibilità di usufruire dei classici care giver “nonni” o di strutture come i centri estivi sono li a dimostrare la ragionevolezza di quanto segnaliamo.
– Riunioni – saranno vietate e continueranno a svolgersi in modalità remoto;
– Spazi comuni – immagina una regolamentazione ad hoc, es. ascensori, corridoi per ridurre il numero di persone (l’ascensore potrebbe essere preso da una persona per volta);
– Servizi accessori (mensa, bar, macchinette distributrici) – non ha ancora deciso. Per quanto riguarda la mensa l’Istat è in fase di avvicendamento del fornitore del servizio. Nel nuovo contratto sarà prevista una fase straordinaria in cui sarà possibile fruire del servizio di cestini. Si sta valutando il dove ed il come si potrà consumare il pasto. Abbiamo chiesto di proseguire nel sospendere questi servizi cosi come tutti quei servizi di “apertura al pubblico che l’Istat prevede (ricevimento del pubblico per gli UU.TT. o ad esempio l’ufficio Benefici Assistenziali);
– Dispositivi: sta approvvigionando e verificando se è il caso di farlo direttamente anche per le sedi territoriali. A queste sedi verrà chiesto di fare un piano di affollamenti massimi e sulla base di queste indicazioni l’amministrazione provvederà nel frattempo a garantire l’acquisto dei dispositivi. Abbiamo chiesto l’acquisto e la fornitura di mascherine ai lavoratori che si recano in ufficio. Questo anche per garantire la sicurezza effettiva dei prodotti utilizzati. Per gli UU.TT. è necessario un coinvolgimento pieno e costante delle RSU da parte del Dirigente.
– Scanner e la misurazione delle temperature: sta riflettendo se prevederli o meno visto che ad oggi non è un obbligo in senso stretto ma sta immaginando di prevederlo. Riteniamo siano un utile strumento da implementare;
– Guanti ed altri dispositivi: farà un’analisi con il medico competente su quelli che sono gli aspetti legati alle migliori modalità di gestione dei dispositivi individuali. C’è una idea negativa da parte dell’Istat di non fornire questi dispositivi perché è necessario capire quali sono quei dispositivi che più di altri si adattano meglio a ridurre il rischio. L’utilizzo dei guanti comporta secondo il Direttore DCAP altri rischi di corretto utilizzo. Per tutti questi dispositivi la preoccupazione della UIL è i tempi di fornitura. L’amministrazione deve impegnarsi a garantire affinché il 4 maggio sia tutto a disposizione e pronto.
– Pulizie Sedi: sta attivando anche le modalità per integrare i contratti di fornitura soprattutto per la pulizia, alla luce di quelle che sono le esigenze del Covid. I servizi di pulizia sono in corso, e viene dedicata massima attenzione ai protocolli con cui le ditte dovranno operare. Sanificazione: verrà calendarizzata una periodica attività di sanificazione; Abbiamo evidenziato come in queste settimane di assenza dei lavoratori le sedi sono state oggetto comunque di presenze occasionali come sopralluoghi, vigilanza, consegna posta o operai per interventi di manutenzione. Abbiamo chiesto quindi una pulizia e una sanificazione prima del rientro dei lavoratori il 4 maggio 2020 di tutte le sedi comprese quelle degli UU.TT. Del resto il protocollo al punto 8 richiama la necessità di assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni. Particolare attenzione chiediamo inoltre venga posta a quelle aree attigue alle aree cantiere dove vi è un via vai di operai di ditte esterne. Abbiamo anche chiesto una derattizzazione – L’ultima ci risulta essere stata fatta due mesi orsono.
– Acquisizione di dispenser e gel: sta prevedendone l’acquisto da mettere ai piani ma non nelle singole stanze;
– Abbiamo chiesto inoltre la sospensione delle fasce obbligatorie di compresenza per i lavoratori IV-VIII che renderebbe più facile la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro.

L’amministrazione poi ha comunicato che sta prevedendo di:
– Prorogare la scadenza per le domande di mobilità orizzontale Art. 65 e 52 ipotizzando come scadenza il 30 giugno 2020;
– Prorogare la sospensione del ricevimento per benefici assistenziali;
– Attendere circa il Riconoscimento anzianità a tempo determinato: l’amministrazione ha deciso di procrastinare la transazione ad un momento nel quale sarà possibile procedere in una situazione di normalità. Su questo argomento rimane l’ingiusta differenza di trattamento in presenza di un principio sancito dalla legislazione europea.

Facendo riferimento al punto 9 del Protocollo firmato tra Ministero FP e OO.SS. abbiamo esortato l’amministrazione a prevedere una procedura “pronta all’uso” circa l’esigenza di procedere, laddove si verifichi un caso di positività al COVID-19 di un dipendente o di eventuale cittadino/utente che ha avuto recente accesso agli spazi di un’amministrazione, alla chiusura della stessa amministrazione per almeno 24 ore ai fini dello svolgimento delle operazioni di pulizia e sanificazione dei locali interessati secondo quanto previsto dalla circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione e all’adozione di tutte le misure prescritte in caso di esposizione al contagio.

Telelavoro – Covid e telelavoratori ordinari: l’amministrazione prorogherà gli attuali lavoratori in telelavoro ordinario e posticiperà l’ingresso dei nuovi vincitori del bando ultimo. Abbiamo ribadito per l’ennesima volta – anche per poter alleggerire la pressione sulle sedi Istat (le sedi del polo centrale di Balbo ne gioverebbero non poco, vista la storica cronica penuria di postazioni) che è necessario procedere da subito all’ingresso dei nuovi telelavoratori ordinari e al contempo la proroga degli attuali telelavoratori ordinari, molti dei quali lo ricordiamo sono portatori di patologie croniche (del resto l’amministrazione a dicembre 2019 aveva in programma di portare al Consiglio un ampliamento del numero di postazioni totali in telelavoro oltre la soglia del 10% dei lavoratori Istat)

Indennità di Turno: l’amministrazione ha definito una procedura per poter riconoscere l’indennità di turno quando il turnista non lavora in sede: è necessario che il dirigente interessato specifichi che aveva necessità di presidiare quel servizio per 12 ore attraverso dei turni e questo servizio è stato coperto da quei turnisti attraverso il lavoro da remoto. All’appello mancano i RdS. Alcuni di loro stanno in questi giorni svolgendo diligentemente il loro ruolo anche nei giorni di lavoro agile da casa. Per questi lavoratori nonostante il loro impegno quotidiano si palesa il non riconoscimento della indennità di turno che non può essere di certo legata alla presenza in sede ma alla attribuzione di quell’incarico. C’è a nostro avviso un evidente punto discriminante tra medesime situazioni con la penalizzazione di alcuni lavoratori. Caricamento dell’indennità di turno su cedolino: l’amministrazione comunica che non è ancora visibile perché il caricamento avviene a mano a posteriori ma che è solo una questione tecnica.

Fasce ordinarie (passaggio di fascia): l’amministrazione comunica che il termine è scaduto il 10 Aprile ma non c’è motivo di prorogare perché ha di fatto ricevuto le relazioni da tutti gli interessati ad eccezione di qualche caso di comandati che non hanno fatto avere nonostante il sollecito. Se avete segnalazioni fatecele avere in tempi brevi.

Artt. 54 e 53 – Utilizzo pieno delle graduatorie: Abbiamo chiesto – come gocce cinesi – l’utilizzo pieno delle graduatorie 54 e 53. Per farlo è necessario prima di tutto procedere con la costituzione del fondo accessorio 2019. Da tempo chiediamo di utilizzare le risorse accessorie della produttività e quelle dello straordinario per un pieno utilizzo delle graduatorie e non solo per i residui da pensionamenti. Pensare di poter svolgere nei prossimi mesi due procedure concorsuali entro il 2020 è pura demagogia. Subito dunque un riconoscimento professionale per i colleghi che da oltre dieci anni sono impalati nel loro livello o gradone!

Elezione Rappresentante dei Lavoratori nel Consiglio: la nuova composizione dei membri del consiglio viene prevista dall’art. 100 – decreto legge n.18 Cura Italia che è in fase di conversione in Parlamento. In quel Decreto c’è l’esclusione dell’Istat rispetto ad altri enti, che invece sospendono le procedure di nomina o di rinnovo dei consigli o dei presidenti, e quindi è verosimile che appena il Parlamento avrà votato questa legge di conversione ci sarà la nomina dei componenti del consiglio a carico del Presidente del Consiglio dei Ministri e la contemporanea presa d’atto della designazione fatta dal Comstat. A questo proposito quindi sarà necessario partire nel breve tempo possibile con anche la designazione, e quindi con la procedura di elezione del componente ricercatore e tecnologo e quindi sulla base di quanto già predisposto da regolamento organizzativo l’amministrazione si è attivata per contrattualizzare una procedura ed una piattaforma di e-voting che consenta in ogni caso di svolgere l’elezione senza la necessità di seggi in presenza fisica…

A prescindere dalla posizione che vede la UIL chiedere la partecipazione dei lavoratori IV-VIII evidenziamo che non riteniamo plausibile la possibilità di un nuovo Consiglio che operi a maggioranza senza la presenza del rappresentante dei lavoratori. Nel nuovo Consiglio fin dalla prima riunione deve essere presente a nostro avviso il rappresentante di tutti i lavoratori.

Buoni Pasto: A nostro avviso la discussione non può avere altro epilogo se non quello di procedere celermente ad un accordo per la distribuzione dei buoni pasto di Marzo e Aprile ai lavoratori. Ormai molte amministrazioni del comparto ricerca e università si stanno orientando in tal senso. Abbiamo dunque chiesto di procedere ad un accordo. L’amministrazione si è dichiarata disponibile a discuterne nel corso del prossimo incontro. Il lavoro fatto dal Confederale UIL su questo argomento alla fine ha trovato una soluzione positiva da traslare ora a livello di Ente.

Rup e Dec: abbiamo nuovamente esortato l’amministrazione a procedere con le indennità per incarico DEC e RUP. Per gli interessati stiamo valutando la preparazione di un ricorso. Per chi vuole può scriverci

Ferie Pregresse Anni Precedenti facendo seguito a quanto denunciato nei giorni scorsi dalla UIL circa un tentativo di pressioni indebite sui lavoratori ad un utilizzo delle ferie in coincidenza con i cali di picco lavorativo da parte di alcuni Dirigenti, abbiamo chiesto di poter invece posticipare le ferie residue anno 2018 in scadenza a giugno 2020 oltre questa data. Questa opzione assume ancor più ragion d’essere in previsione della necessità di utilizzo da parte di categorie di lavoratori che nei prossimi mesi avranno ancor più difficolta a conciliare i tempi di vita e di lavoro Si pensi ad esempio ai nostri colleghi che vengono da lontano per raggiungere la loro sede di lavoro e che dovranno lottare con i “contingentamenti” nei mezzi pubblici. In questi casi come per i genitori di bimbi piccoli un solo giorno in più di ferie non sprecati di fronte all’altare di visoni vintage come quelle che a Pasqua hanno scambiato il lavoro agile per lavoro a cottimo diventano vitali!

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
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