Ad oggi circa 100 “pseudo-consulenti” lavorano quotidianamente presso le sedi Istat. Siedono alle scrivanie nelle stanze delle sedi Istat e a nostro avviso questa scelta sembra essere la nuova frontiera del precariato in Istat.
Da sempre la UIL (sindacato con più di 100 anni di storia) è totalmente e risolutamente contraria all’utilizzo di consulenti in misura così massiccia e non trasparente in Istat.
Ci auguriamo che presto anche le altre OO.SS. rappresentative si aggiungano al grido di dolore che lanciamo circa il nuovo precariato che in Istat sta andando delineandosi a tutto svantaggio delle politiche assunzionali che questo istituto deve fare urgentemente per risolvere l’endemico problema del sottoinquadramento e del diritto alla carriera dei lavoratori Istat.
Non accetteremo una nuova forma di precariato ancor più instabile di quelle fin qui conosciute senza chiedere conto ad una amministrazione che non risponde alle richieste di informazione su un tema così delicato e importante.
A proposito di concorsi, quelli del 2018, per intenderci i “concorsi balneari Alleva”, nei prossimi giorni saranno riaperti i termini di presentazione delle domande.
Una incerta politica assunzionale infatti vede l’amministrazione scorrere una graduatoria di VI livello del 2004 e al contempo rifiutare di scorrere una graduatoria di I livello del 2010 e contemporaneamente decide di riaprire i termini dei bandi di concorso del 2018 permettendo di proporre domanda di partecipazione a nuovi concorrenti. Un caos decisionale nel quale l’unica determinante sembra essere quella di aver scambiato le procedure concorsuali per uno strumento di selezione della Dirigenza Istat.
Questa scelta comporta:
Per i bandi da terzo livello – dato l’inevitabile aumento delle domande – la pressoché sicura prospettiva per i lavoratori dei livelli IV-VIII Istat di dover partecipare alle prove preselettive.
Abbiamo da tempo chiesto almeno di evitare agli interni di dover partecipare alle prove preselettive attraverso le quali dover dimostrare per l’ennesima volta di saper fare e conoscere quello che ogni giorno sono chiamati a svolgere anche da sottoinquadrati!
Per i bandi da I e II con la decisione di aprire a nuovi concorrenti il danno è di impedire – a seguito della normativa buongiorno – la creazione di liste di idonei dai quali attingere negli anni a seguire. Sarà dunque un bando chiuso dove i soli vincitori – cioè pochissime persone – potranno avere un passaggio di livello.
Chiediamo inoltre di attivare immediatamente le selezioni Art. 15. Altri EPR – vedi Ispra dove Uil si è fatta parte attiva – stanno procedendo a bandire selezioni Art. 15! Chiediamo inoltre di prevedere immediatamente nuovi bandi di concorso da far partire non appena conclusi quelli “balneari” per I-II-III-IV livello con criteri attenti alle professionalità interne ad Istat con risorse adeguate tali da garantire un congruo numero di posti da mettere a concorso.
Quota 100 sta svuotando gli uffici ed è necessario sostituire i colleghi pensionandi con personale qualificato e già formato.
La scelta invece di sostituire i pensionandi con nuovo precariato è da rigettare al mittente in maniera forte e determinata per evitare scelte devastanti che non solo danneggiano in termini di reddito e di carriera i lavoratori precari ma anche i lavoratori Istat che di nuovo dovranno passivamente subire la condizione di precariato dei loro colleghi.
FEDERAZIONE UIL SCUOLA RUA ISTAT