mercoledì 16 Ottobre 2024

ISTAT: Fondo salario accessorio – risultato significativo dal tavolo

ISTATNell’incontro di trattativa di venerdì 5 agosto 2016 il direttore generale Antonucci ha relazionato sul secondo e ultimo incontro tra MEF, FP, ARAN e ISTAT che si è svolto il giorno prima.

E’ stata finalmente accettata la proposta delle organizzazioni sindacali: la costituzione di un fondo specifico per i passaggi di livello (articolo 54), ottenuto recuperando le risorse storiche già stanziate a tale scopo dagli enti e liberate dalle cessazioni dal 2009 al 2015.

Per l’Istat ciò significa avere a disposizione, secondo le modalità comunicate dal direttore generale, 512mila euro oltre le risorse del fondo del salario accessorio, destinati ai passaggi di livello e incrementabili con le future cessazioni nei prossimi anni.

E’ un risultato importante e utile per tutto il comparto, anche se ad oggi vanno approfonditi alcuni aspetti delle modalità applicative. Solo a inizio settembre dovrebbe essere prodotto il verbale delle riunioni in cui sarà possibile leggere nero su bianco quanto concordato tra l’Istat e gli organi vigilanti.

Di fatto dagli incontri con gli organi vigilanti è emerso che le due strade proposte dalle organizzazioni sindacali da oltre un anno e mezzo sono percorribili, seppure con modalità non del tutto definite e in modo non pieno: le risorse aggiuntive in base alla riorganizzazione sarebbero “variabili” e le risorse “storiche” dell’articolo 54 sarebbero comunque parzialmente tagliate.

Nel corso della riunione l’amministrazione non ha prodotto una nuova bozza di accordo per il 2015 e il 2016. E’ in ogni caso necessario che l’Istat faccia certificare al più presto i fondi 2015 e 2016.

Utilizzeremo le prossime settimane di agosto per cercare di trovare una proposta che sia compatibile con le novità emerse in questi giorni e che garantisca almeno quanto già concordato in merito ai passaggi di livello, alle progressioni economiche e agli incrementi dell’indennità di ente mensile dei lavoratori di livello IV-VIII e agli incrementi dell’indennità per oneri specifici dei livelli I-III fino al raggiungimento di quella ex-Isae. E’ stato sollecitato un approfondimento sulla mobilità tra profili (articolo 52), su cui l’amministrazione non ha risposto. Sull’articolo 42 l’amministrazione ha sostenuto che la valutazione è ferma al livello comunicato a luglio, ma che la commissione avrebbe predisposto una “procedura informatizzata” che dovrebbe accelerare i tempi: la previsione è di altri due-tre mesi almeno per la conclusione. E’ stato chiesto di lavorare sul conto terzi per superare le obiezioni dei revisori e di presentare una proposta di accordo anche sui lavoratori di livello I-III e una proposta di accordo sulle anticipazioni di fascia (costituzione del fondo e sua attuazione).

Per quanto riguarda l’accordo relativo al 2014 per i lavoratori di livello IV-VIII il direttore generale si è detto fiducioso sulla certificazione a settembre da parte dei revisori dei Conti. Come accennato nei precedenti comunicati, il problema è il sistema di valutazione che i revisori vorrebbero più aderente al dettato della normativa “Brunetta” ma che nei fatti è impossibile da applicare agli anni già passati. Ribadiamo la netta contrarietà a qualsiasi tentativo di applicazione della “performance individuale” in questo Istituto.

Il direttore generale ha inoltre riferito che sta proseguendo il confronto con il MEF in merito alla norma per la stabilizzazione dei precari dell’Istat, ma che solo a settembre potrà riferire in merito.

Auspichiamo che l’amministrazione tenga conto, inoltre, delle diverse idoneità accertate nelle procedure concorsuali espletate e presenti una proposta concreta e di fattibilità nel piano di fabbisogno 2016-2018 già alla ripresa della contrattazione di settembre.

Lunedì 5 settembre si terrà un’assemblea di tutto il personale a via Balbo, in collegamento con le sedi territoriali, per aggiornare i lavoratori sullo sviluppo della trattativa sul salario accessorio e chiudere così il ciclo di assemblee che si sono svolte a luglio nelle sedi romane.

FLC CGIL – FIR CISL – UIL RUA – ANPRI

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