Nell’incontro del 3 luglio con le Parti Sociali, il Governo ha comunicato che i provvedimenti in materia di spending review saranno definiti secondo tre fasi: 1) tagli alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Ministero del Tesoro, già avviati nella scorsa settimana; 2) taglio del 20% dei dirigenti e del 10% degli organici della Pubblica Amministrazione con l’emanazione decreto legge entro questa settimana; 3) riorganizzazione delle amministrazioni periferiche con un altro decreto da mettere a punto nelle prossime settimane.
Il Vice Ministro del MEF Grilli ha dichiarato che il prossimo decreto prevede tagli per tutta la P.A. Il Governo intende procedere alla riduzione di acquisti in beni e servizi, intervento su affitti, riduzione del 20% dei dirigenti e del 10% dei dipendenti pubblici, accorpamento e soppressione di enti (citando espressamente il comparto della ricerca). A ciò si aggiunge il taglio delle società in house, dei C.d.A e delle consulenze nell’ordine del 20% della spesa del 2009.
In particolare su acquisti di beni e servizi il Commissario straordinario Bondi ha inoltre precisato che per tutta la P.A. sono state individuate 54 tipologie di spesa e analizzati i costi sostenuti rispetto al valore medio.
Secondo il Ministro Patroni Griffi, i tagli sulla dirigenza e sui dipendenti del pubblico impiego saranno effettuati in modo selettivo dopo la ricognizione delle piante organiche. Per gli esuberi il Governo prevede l’utilizzo di meccanismi di prepensionamenti secondo le regole esistenti prima della riforma delle pensioni Fornero, ovvero con i meccanismi sulla mobilità previsti dalla riforma Brunetta. Ha inoltre confermato la volontà di procedere ad una riduzione di enti ed agenzie, precisando in chiusura di incontro che gli interventi sulla ricerca saranno diretti a definire “accorpamenti e messa in rete degli EPR”.
Nei diversi interventi, le OO.SS. hanno sostenuto che le comunicazioni del Governo sono state insufficienti e poco chiare rispetto alla reale entità dei tagli ipotizzati. Al di là delle dichiarazioni di intenti, emerge il disegno di procedere con tagli lineari sul pubblico impiego e la volontà del Governo di disconoscere l’intesa sulla P.A. sottoscritta con OO.SS., Regioni e ANCI, determinando una rottura di estrema gravità.
Ad oggi il Governo si è dimostrato indisponibile ad un confronto ed alle stesse richieste di chiarimento sulle misure previste nella spending review, lasciando a più riprese trasparire un certo fastidio di fronte alle questioni poste dalle Organizzazioni Sindacali. In questo scenario, l’unico dato certo è il taglio del personale della P.A previsto, senza peraltro avere indicazioni oggettive sui criteri e portata dell’intervento.
Di fronte alla volontà di procedere con misure inaccettabili di macelleria sociale e ad interventi che non migliorano l’efficienza della P.A., le OO.SS. hanno manifestato il proprio netto dissenso e sostenuto la necessità di avviare la mobilitazione dell’intera Pubblica Amministrazione contro misure inique, inefficaci e dannose per la stessa tenuta sociale ed economica del Paese.
Ciò in attesa di avere notizie più puntuali su puntuali contenuti del decreto sulla spending review, la cui bozza comincia a circolare al momento della redazione del presente comunicato.
La Segreteria Nazionale UIL RUA