giovedì 19 Settembre 2024

UIL: 2011 Taglio 600 mln a Università, Ricerca, Afam e nodo precari

LETTERA 1.000 RICERCATORI CNR ‘A RISCHIO’ A GELMINI E BRUNETTA

(ANSA) – ROMA, 24 FEB – Per effetto dei tagli, nel 2011 “mancheranno all’appello 600 milioni di euro per le Universita’” ed oggi “osserviamo un drammatico indebolimento della Ricerca pubblica, degli Atenei, delle Accademie e dei Conservatori, sistemi colpiti da riduzione di finanziamenti e blocco delle assunzioni, con effetti devastanti”.

E’ la denuncia del segretario della Uil Ricerca, Amerigo Maresci, che ha annunciato una lettera-appello firmata da oltre 1.000 ricercatori precari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Roma indirizzata ai ministri dell’Universita’ e della Funzione Pubblica. In Italia, ha affermato Maresci in occasione di un convegno su Ricerca e precariato presso il Cnr, la spesa per Ricerca e Sviluppo “in termini di PIL resta al di sotto della media dei Paesi dell’Unione Europea: questo secondo i dati OCSE aggiornati al 2010. Sia in termini di PIL, sia in valore assoluto – ha proseguito – gli investimenti appaiono del tutto inadeguati rispetto a grandi Paesi industrializzati come Germania, Francia, Stati Uniti e Giappone. Anche in questa differenza si misura la crisi che investe il nostro Paese”. Ed ancora: nel 2008 l’Italia contava poco meno di 4 ricercatori ogni 1000 abitanti, mentre Francia, Germania e Regno Unito hanno valori intorno a 8 ricercatori ogni 1000 abitanti e Stati Uniti e Giappone arrivano a 10. Quindi un invito: “Bisogna superare l’idea – ha detto Maresci – che la ricerca e la precarieta’ siano sinonimi, come invece continuano a sostenere alcuni. Basti pensare alle affermazione del Ministro Brunetta, quando asseriva nell’ottobre 2008: ‘Siamo chiari: la ricerca e’ questa. I ricercatori sono un po’ capitani di ventura, stabilizzarli e’ un farli morire'”. Al contrario, avverte il leader sindacale, “questa situazione alimenta il fenomeno della fuga dei cervelli”. In segno di protesta, il personale precario del Cnr ha sottoscritto una lettera-appello al presidente CNR ed ai ministri Gelmini e Brunetta per chiedere “l’applicazione, seppur nella sua inadeguatezza, dello strumento della riserva dei posti”. Oggi, ha annunciato Maresci, “consegneremo al vice presidente del CNR ed al consigliere del ministro Gelmini, Alberto Albertini, la lettera-appello con oltre 1000 firme raccolte”.(ANSA).

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