A seguito della richiesta di incontro urgente rivolta alla Direzione Generale in data 30 ottobre u.s. per avere informazioni in merito ai finanziamenti destinati al comparto AFAM per il funzionamento , i fondi contrattuali per il trattamento accessorio e la attribuzione dei fondi agli ISSM, il dottr Livon ci ha ricevuti in data odierna.
Nel merito ci ha comunicato quanto segue:
– le risorse destinate al funzionamento per l’E.F. 2015, € 12.700.000,00 complessivi, nonostante il decreto fosse pronto da qualche mese, il giro burocratico ha determinato ritardi e solo due giorni fa il MEF lo ha firmato. Ora dovrà essere inviato alla Corte dei Conti per la registrazione. Intanto il Ministero ha provveduto ad assegnare le risorse come acconto ad ogni istituzione, per una somma complessiva di circa 6,4 mln pari quasi al 50% del totale, secondo i criteri definiti e premessa della ripartizione. Si tratta quindi di attendere la registrazione del decreto prima che lo stesso possa esplicitare piena efficacia.
I Sindacati presenti hanno vivacemente contestato il fatto che, nonostante l’incremento dei finanziamenti destinati all’AFAM dai più recenti provvedimenti legislativi dopo anni di taglio indiscriminato, l’effetto positivo viene di fatto fortemente indebolito dalla lungaggine dell’iter burocratico con inevitabili conseguenze gestionali e organizzative.
E ciò non è cosa di poco conto visto che le Istituzioni dell’AFAM già da anni patiscono disattenzione e penalizzazioni su più fronti quale conseguenza anche della mancata attuazione della riforma: un esempio per tutti che riguarda la competenza incerta in materia di edilizia e manutenzione degli immobili.
– nell’ultimo mese sono state assegnate le risorse destinate al miglioramento dell’offerta formativa sia saldo 2015 che la rassegnazione delle economie maturate nel 2014.
Anche in questo caso si è rappresentato un certo disagio che ha portato all’impedimento di chiudere molte contrattazioni a livello di istituto perché fino a pochissimi giorni fa le istituzioni non conoscevano l’effettiva disponibilità delle risorse.
Per tali ragioni, il Sindacato in più occasioni a livello locale si è scontrato con la resistenza e l’indecisione della Parte Pubblica e di alcuni Revisori dei conti che hanno frapposto impedimenti alla sigla dei contratti di istituto. Pertanto, al fine evitare il riprodursi di eventuali ulteriori episodi dannosi per il personale, hanno richiesto al Ministero in primis di adoperarsi affinchè i tempi di assegnazione siano congrui e comunque una nota di chiarimenti che favorisca comportamenti omogenei anche da parte dei Revisori dei Conti, nel rispetto delle competenze, ruoli e responsabilità di tutti i soggetti coinvolti.
– nel merito dei fondi per gli Istituti Superiori di Studi Musicali, il decreto con i criteri di ripartizione dei 7,9 mln disponibili, è stato restituito da ANCI e UPI con pareri che comportano una ulteriore valutazione da parte del Ministro e per questa ragione non è ancora firmato. Il dottor Livon ritiene che la procedura interna si concluderà a breve e potrà così inviare il decreto di riparto alla Corte dei Conti per la registrazione e nelle more dare acconti di cassa alle Istituzioni. Anche per questa situazione i Sindacati hanno rilevato che il ritardo nelle assegnazioni dei contributi sta mettendo a rischio gli Istituti e vanificando la buona scelta operata dal Legislatore.
In chiusura dell’incontro, pur non essendo all’ordine del giorno, sono state poste due questioni di estrema importanza oggetto di vivaci discussioni e portatrici di innumerevoli disagi nelle Accademie e nei Conservatori: docenti di seconda fascia-loro diritti nel governo delle istituzioni (elettorato passivo per la carica di Direttore) e blocco dei contratti a tempo determinato del personale amministrativo e tecnico-mobilità personale delle province. Sugli argomenti il Ministero non ha dato risposte definitive; in particolare per la questione delle modifiche statutarie che consentano alla docenza di seconda fascia di accedere alla Direzione, si è riservato un approfondimento tenuto conto che i sindacati hanno invece sostenuto che tale problema, in concomitanza dei rinnovi contrattuali, era stato affrontato e si ritenenva risolto visto che dall’adozione degli Statuti in avanti sono stati eletti e nominati Direttori dal Ministro alcuni docenti di seconda fascia. I sindacati, peraltro, hanno ricordato al dott. Livon che l’attuazione della riforma (a costo zero!), in particolare per quanto riguarda la nuova offerta formativa, è stata resa possibile in questi anni attraverso il determinante apporto delle competenze e della professionalità di tutta la docenza di prima e seconda fascia senza distinzione.
Per quanto riguarda, invece, la mobilità del personale dalle Province e la loro collocazione negli istituti AFAM per i ruoli dei tecnici Amministrativi dopo aver confermato le proteste avanzate in questi giorni per il mancato dovuto confronto con il sindacato, l’Amministrazione ha informato i presenti che ha preso contatto con il Dipartimento della Funzione Pubblica e assunto le prime informazioni sullo stato dell’arte. A breve sarà data una informazione puntuale alle istituzioni che saranno obbligatoriamente coinvolte nel censimento dei posti disponibili per la predetta mobilità ma l’Amministrazione si sta impegnando per far sì che l’AFAM sia coinvolta solamente in forma residuale tenuto conto delle tantissime questioni aperte in materia di organici, personale precario e stabilizzazione. Il sindacati, da ultimo, ma, ovvio, non per importanza, hanno ribadito la propria contrarietà alla mancata stabilizzazione tanto dei docenti quanto dei tecnici-amministrativi aventi titolo, fatto che sembrerebbe essere dovuto anche alla mancanza dell’emanazione del Regolamento per il reclutamento ma che si conferma, invece, sempre di più una precisa volontà politica di non dare futuro e stabilità all’intero sistema.
Le Segreterie Nazionali