Incontro con il CRA del 13 marzo 2014
Odg:
1) Criteri generali per la predisposizione di software per l’utilizzo del sistema automatico di rilevazione delle presenze;
2) Criteri erogazione indennità di posizione ex art. 43 p1.mto 2. lettera d) CCNL 7.10·.1996 e art. 46 CCNL 7.10.1996- anno 2014;
3) Criteri erogazione risorse fondo per la remunerazione di particolari condizioni di disagio, pericolo, danno e responsabilità ex art.43 punto 2. lettera h) CCNL 7.10.1996– anno 2014;
4) Criteri erogazione indennità ex art. 22- DPR 171/91- anno 2014;
5) Criteri generali per la ripartizione delle risorse destinate alla corresponsione del compenso per lavoro straordinario- anno 2014.
In apertura il CRA ha chiesto informazioni in merito all’audizione che le OO.SS. hanno avuto al Senato con la VII commissione (istruzione) per il sistema enti pubblici di ricerca e Università.
Si rimanda all’apposito resoconto UIL RUA ( http://tinyurl.com/qdl2wge ).
Tra i problemi segnalati in quella sede, la riforma degli enti vigilati dal Mipaf: in sede CRA si è discusso del percorso della legge delega, che ha un iter lungo prima di arrivare a compimento. Nel frattempo però altri disegni di legge e collegati alla finanziaria tentano per altre strade di riformare il settore dell’agricoltura. Tra gli ultimi progetti, uno prevedeva la soppressione dell’Inea e l’incorporazione nel CRA, un altro parla solo di fusione INEA/CRA, un altro ancora prevede l’accorpamento di CRA e AGEA. Su tante ipotesi è al momento difficile capire l’intento del governo e dei vigilanti.
Il Presidente ha comunicato che alcuni direttori e ricercatori CRA hanno ottenuto l’abilitazione scientifica dal Sistema universitario nazionale. Tale abilitazione permette loro di poter insegnare nelle università. La UIL ha dichiarato che questo non significa che i ricercatori interessati “transiteranno” nei ruoli dell’università, ma solo che gli Atenei possono utilizzare i ricercatori per la docenza e la didattica, lasciandoli però nei ruoli – ed a carico – del CRA. Se quindi possiamo essere soddisfatti per la conferma del buon livello di qualità raggiunto dalla comunità scientifica, è necessario vigilare affinché il percorso non si traduca in un mero appesantimento economico per il CRA senza nessun ritorno per i ricercatori.
Sono stati indetti i concorsi per i direttori di 2 dipartimenti, 7 centri e 2 unità; le ulteriori 8 unità saranno bandite nel corso del 2014, al fine di gestire con più respiro le
procedure.
Per quanto attiene al piano di fabbisogno varato ultimamente dal CdA, la Funzione Pubblica ha verbalmente comunicato al CRA tempi brevi per la sua definizione.
Considerando che non sarà necessaria una ulteriore autorizzazione, il CRA potrà nel corso dell’anno dar corso al piano di fabbisogno, fermo restando che nel triennio si possono rendere disponibili ulteriori spazi. Come già esposto, è possibile che saranno banditi nuovi concorsi per i profili senza graduatorie vigenti. In merito alle stabilizzazioni il CRA ha reso noto che sarà necessario attivare una procedura ad hoc, rivolta esclusivamente a coloro che avevano i requisiti previsti dalla L.296 al 31/12/2007. E’ necessario che gli interessati si tengano ben informati e facciano domanda in tempo.
Punto n° 1 odg: criteri generali per la predisposizione di software per l’utilizzo del sistema automatico delle presenze. L’amministrazione ha comunicato che intende avviare una fase di sperimentazione di utilizzo di “Ora Elettrica”, che vedrà coinvolta la sede centrale ed alcune strutture di Roma. Il software, necessario per snellire tutte le procedure legate alla retribuzione, sarà utilizzato a regime entro il 2014 da tutte le strutture CRA e permetterà una rendicontazione univoca per tutti i dipendenti.
Ciascun dipendente potrà accedere, in tempo reale, alla propria situazione.
Nella definizione dei criteri generali dovranno essere coinvolte le OO.SS.; al riguardo la UIL ha già evidenziato che il software dovrà essere molto flessibile per introdurre le specifiche derivanti dalle contrattazioni locali, assicurando autonomia alle sedi nell’ambito di un accordo nazionale. La UIL ha chiesto garanzie a che la lavorazione dei dati sia consentita ai soli dipendenti strutturati; ha fatto presente la necessità di prevedere autorizzazioni di vario livello per consentire la tutela di dati sensibili, nonché l’individuazione di referenti locali per una adeguata interfaccia con l’amministrazione centrale.
Prima del prossimo incontro il CRA si è impegnato a predisporre un accordo quadro che disciplina e definisca le disposizioni di carattere generale (es. periodo di fruizione delle ferie), sul quale saremo chiamati a produrre eventuali osservazioni.
Il CRA ha voluto anticipare il progetto di rendersi autonomi dalle SPT (servizi provinciali del Tesoro), per superare una serie di problematiche; citato quale esempio
l’elaborazione dei 730, che la STP esclude per i dipendenti a tempo determinato.
Durante la discussione di questo punto abbiamo appreso il progetto del CRA di lasciare la sede in affitto del CED di Pomezia e riportarlo a Roma (presso il CRA NUT), per produrre risparmi come da previsione della nuova spending review.
Punto n° 2: Criteri per l’indennità di posizione (art.46 ccnl del 7/10/1996).
Il CCNL prevede che tale indennità possa riguardare l’8% dell’ organico dei Funzionari Amministrativi. Le posizioni attualmente previste nel CRA sono 8, superiori a tale
percentuale in quanto derivano dalla preesistente situazione degli ex Irsa. In osservanza del disposto contrattuale sia OO.SS. che CRA hanno concordato sulla necessità di recepire ulteriori posizioni in seguito all’accorpamento dei tre enti soppressi, nel rispetto della previsione del CCNL che prevedeva “almeno una posizione per ente”: si è convenuto quindi di portare a 11 le posizioni organizzative collegate agli uffici (che saranno assegnate con specifico atto del D.G.), cui sarà legata l’erogazione delle indennità. Le risorse gravano sul Fondo del personale T/A, e pertanto l’indennità sarà compresa nell’accordo sul trattamento accessorio. Tali indennità, legate all’ufficio, sono cosa diversa dall’esercizio di funzioni di responsabilità nelle singole sedi (trattate in altra voce del fondo). Come UIL abbiamo chiesto che questa come altre voci del trattamento accessorio siano non solo adeguatamente motivate, ma anche trattate con omogeneità e trasparenza, specie se indennità finora attribuite dovessero essere revocate conseguentemente alla revoca dell’incarico o a modifica dell’ufficio di riferimento.
Prendendo spunto dall’argomento, la UIL ha chiesto che anche per quanto attiene alle attività di Responsabile d’azienda si rispetti il principio dell’incarico attribuito in modo formale, verificando che sia rispettato il possesso dei requisiti: il CRA ha condiviso, e pertanto si è impegnato a fare le opportune verifiche, concordando che le figure di riferimento possano essere ricercatori, tecnologi o cter ed escludendo personale amministrativo o operatori tecnici – ove esistano nella struttura i profili di riferimento.
Punto 3 odg: Criteri e risorse – remunerazione di particolari condizioni di disagio, pericolo, danno e responsabilità.
Il personale CRA proviene da differenti enti soppressi ed unificati: è necessario procedere ad una omogeneizzazione tra le indennità pagate in ciascun ente, ma ci sono alcune difficoltà da superare. Infatti nel CRA si era fatto – tramite accordi integrativi – un percorso tale per cui l’indennità di Ente era stata portata a livelli molto più alti rispetto agli altri enti, destinando alle altre indennità una parte residuale delle risorse. Negli Enti soppressi invece le indennità varie avevano valori alti, mentre l’indennità mensile era più bassa. Unificato il valore dell’indennità di ente ai limiti alti, resta da fare i conti con un budget complessivo che non può essere integrato, e con la necessità di un unico accordo integrativo a partire dall’anno corrente, al fine di unificare in tutte le sedi prerogative e procedure.
Il CRA ha presentato una proposta, inerente l’individuazione dei criteri delle indennità, su cui la UIL ha espresso difficoltà: come è possibile infatti concordare criteri senza avere preventivamente quantificato le risorse? Sarebbe infatti assurdo prevedere molti incarichi retribuiti per scoprire dopo che essi fruttano poche decine di euro!
Tra gli incarichi remunerabili proposti dal CRA ci sono le Funzioni delegate dal Dirigente. Ad avviso della UIL i possibili incarichi da remunerare con specifiche indennità potrebbero essere riconducibili a 3 tipologie: responsabile amministrativo, responsabile di azienda, responsabile informatico. Criteri e risorse devono però essere trattati nell’ambito della stessa discussione, e i criteri devono essere correlati alla cifra disponibile. In ogni caso i principio espresso dalla UIL è che ogni incarico attribuito formalmente e riconosciuto tra le tipologie remunerabili, sia remunerato con uguale coefficiente, da rapportare alle risorse. Resta fermo che ulteriori tipologie di incarico possono essere previste e utili per il curriculum personale, ma non è automatico ipotizzare che ogni incarico sia remunerato ai sensi dell’art.43.
Il CRA si è impegnato ad emanare a valle dell’accordo una apposita circolare per omogeneizzare le procedure e le tipologie nelle varie sedi, dalle quali si evince che non è chiaro il concetto – ad es. – di incarico “aggiuntivo”.
Punto 4: criteri erogazioni art. 22 DPR 171/91
Destinato ai ricercatori con incarico di Direzione, su richiesta delle OOSS si è convenuto di inserire tra le strutture definite precedentemente anche alcune altre complesse, come Pescara (la cui direzione deve essere affidata ad un responsabile che conosca il territorio), Treviglio e le unità dell’ex-Ense. Tale indennità, che può arrivare fino al 15% dello stipendio tabellare iniziale, grava direttamente sul bilancio del CRA ed ammonta a circa 300mila €. La UIL ritiene che la percentuale debba essere prevista al massimo (15% del proprio stipendio tabellare), indipendentemente dalla struttura diretta.
Punto 5: straordinario. Per l’anno 2014 il CRA ha proposto di rinnovare i criteri previsti nell’accordo 2013, mentre le OO.SS. ne hanno chiesto la revisione. Resta infatti
sempre critica la distribuzione di straordinario alle strutture: sulla base delle richieste dei responsabili, le ore vengono rapportate al personale in servizio e non soddisfano mai del tutto le richieste. Peraltro, le strutture con maggior personale possono gestire somme maggiori rispetto a chi ha poche unità e necessiterebbe di un maggior numero di ore.
Tra le varie il CRA ha proposto di ricostituire la vecchia formulazione dell’Organismo Scientifico chiamato a fare la verifica della regolarità della prestazione per il passaggio di fascia del personale I-III: l’accentramento in sede centrale rende il processo lento e più complicato. Ci auguriamo che la procedura, demandata ai Direttori, non porti a contenziosi.
L’incontro è stato interlocutorio; come UIL abbiamo rappresentato la difficoltà di ragionare su singole voci del fondo accessorio anziché su un impianto complessivo, e abbiamo dovuto ancora una volta fare i conti con una documentazione fornita in cartaceo al momento. E’ conseguenza naturale la difficoltà di produrre osservazioni condivise preventivamente con i lavoratori. Vi terremo informati sul prosieguo della discussione.
UIL RUA CRA
Sonia Ostrica Mario Finoia