giovedì 18 Aprile 2024

CRA – INEA: richiesto nuovo incontro al Ministro

cra firenzeCon la legge finanziaria l’INEA è stato incorporato nel CRA, al fine di dare vita ad un nuovo ente (CRA-EA?) che consentisse un rilancio delle attività di ricerca per il comparto agricolo.
Avevamo suggerito una riflessione preliminare più approfondita, che presupponesse un progetto strategico meglio definito, al fine di evitare ciò che purtroppo stiamo registrando.
La norma affidava ad un commissario e a due sub-commissari, da individuare tra personalità esperte e titolate, il compito – a nostro avviso ambizioso – di elaborare un nuovo assetto che riducesse le strutture del 50% ed producesse un risparmio del 10% sulle spese generali.

Ad oggi è stato nominato soltanto il commissario, individuato per le sue competenze gestionali e amministrative, il quale purtroppo non è stato sollevato dai precedenti ed impegnativi incarichi, e quindi può dedicare al progetto di creazione del nuovo ente solo una parte limitata del proprio tempo.
I due sub-commissari, la cui nomina era stata promessa con celerità e la cui competenza avrebbe dovuto riguardare l’ ambito tecnico-scientifico, non sono stati ancora individuati.
I circa 1.600 lavoratori a tempo indeterminato e le diverse centinaia a tempo determinato attendono atti di indirizzo e risposte operative concrete, soprattutto a garanzia della attuale e futura attività tecnica, scientifica ed amministrativa dell’ente.
Tali attività si trovano nuovamente rallentate, nel guado di un processo già vissuto che purtroppo riguarda in particolare l’attività scientifica, chiamata a risolvere problemi aggiuntivi a quelli già imponenti derivanti da un insufficiente supporto offerto ai ricercatori nei confronti di una europa molto agguerrita nell’accaparrarsi le sempre più ristrette risorse.
La normativa di riordino prevede che entro 120 giorni dal commissariamento sia compiuta la riorganizzazione, compresi il disegno della fisionomia del nuovo ente e la scrittura dei documenti istitutivi (Statuto, Regolamenti, Piano triennale ecc.).
Nei primi 30 la comunità scientifica nel suo complesso non è stata coinvolta; le organizzazioni sindacali dopo un primo incontro con il Commissario attendono di essere convocate dallo stesso a tavoli tecnici da lui ipotizzati con frequenza settimanale.
Viene chiesto dai vertici ai lavoratori di avere pazienza e fiducia, ma le esperienze pregresse fanno temere non solo per l’effettivo rilancio dell’istituzione ma anche per il futuro dei lavoratori, soprattutto precari, che rischiano di perdere ogni speranza non solo di stabilizzazione ma anche di prosecuzione delle attività, come già avvenuto in passato.
Chiediamo quindi un incontro da tenersi con la massima urgenza.

UIL RUA
Sonia Ostrica

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