Dopo l’incontro di Agosto per determinare il nuovo piano assunzionale il CREA, in attesa delle autorizzazioni da parte degli Organi vigilanti, non ha avviato alcun confronto con le OOSS per mettere in pratica le numerose istanze che nel frattempo abbiamo segnalato ai vertici (v.nota UIL RUA del 21/9) e che per il momento restano ancora in attesa di risposta.
E’ stato invece affrontato, solo al tavolo tecnico, su convocazioni all’ultimo momento e non concordate, creando non poche difficoltà alle OOSS, il tema dei lavoratori precari in servizio presso l’ex-INEA in scadenza di contratto al 31 dicembre.
Il tentativo di arrivare ad un accordo condiviso, per tutti i precari dell’Ente, che prorogasse tutti i contratti in eventuale presenza di risorse è stato respinto dall’Ente, al contrario di quanto fatto in tanti EPR.
La UIL ha chiesto se il motivo ostativo all’accordo era da ricercare in questioni di opportunità, oppure se l’Ente ritenesse che sussistessero problemi di legittimità.
Il Commissario ha precisato che sul piano della legittimità l’accordo non era precluso, ma la strada scelta è quella di mantenere l’accordo precedentemente stipulato presso l’ex-INEA confermando tutti i lavoratori a t.det. che rientrassero nei limiti dei 5 anni.
Con questa soluzione sono rimasti esclusi circa 15 lavoratori che solo un nuovo accordo avrebbe potuto confermare, e che saranno invece chiamati ad affrontare il nuovo concorso per t.det.
A parere del CREA l’accordo in deroga è possibile solo per i lavoratori oggetto delle future stabilizzazioni.
Con queste premesse sarà quindi difficile ottenere nuove proroghe, a meno che non si riveda il Piano assunzionale con la previsione di nuove stabilizzazioni.
Al tempo stesso è stato annunciato e comunicato alle strutture il divieto assoluto di avviare nuovi contratti di collaborazione, questa indicazione, nel caso ex-INEA, comporta il passaggio del personale cococo, attualmente utilizzato per l’attuazione dei progetti, a t.det tramite il concorso di prossima pubblicazione. Tale percorso potrebbe non portare alla copertura per tutti gli attuali collaboratori presenti.
Intanto nei Centri dell’ex-CRA, che non hanno fonti di finanziamento tali da coprire i contratti a t.det, si sta determinando un sostanziale blocco di attività per l’impossibilità di avviare in modo rapido concorsi a t.d.. Anche la possibilità di avviare contratti t.det. part time è ancora per molti una strada poco percorribile. Inoltre, seppur il CREA aveva invitato le strutture già a Luglio a ridurre il numero di collaborazioni, non è stato possibile in un tempo così breve stornare le risorse per destinarle a capitoli diversi di Bilancio. Auspichiamo quindi che le risorse riferite alle collaborazioni, già stanziate e pronte all’utilizzo, non vadano perse, ma vengano autorizzate almeno le collaborazioni in corso, ricorrendo al divieto assoluto per i nuovi progetti.
In attesa che si completi l’iter autorizzativo per la riorganizzazione, dopo l’incontro avuto al Mipaf il 23 Sett. alla presenza dei rappresentanti del MEF ove è stato presentato il Decreto che trasferisce al CREA le risorse finanziarie, patrimoniali e umane dell’ex INEA, ci aspettiamo una veloce ripresa della contrattazione.
Intanto registriamo le dichiarazioni del Commissario agli organi di informazione a margine dell’audizione in Commissione Agricoltura del Senato: (ANSA) “Entro ottobre presenteremo al Ministero delle Politiche agricole il Piano volto al rilancio e alla razionalizzazione del Crea, in modo da renderlo operativo con il nuovo anno”.
Le OOSS non hanno ancora avuto modo di verificare se alcune modifiche al Piano di riorganizzazione concordate in sede di contrattazione siano state recepite. Sono previsti entro l’anno i trasferimenti della Sede Centrale e dell’ex INEA in tempi peraltro molto stretti. Sarebbe pertanto opportuno programmare incontri frequenti per risolvere i numerosi problemi che si presenteranno in questa delicata fase.
UIL RUA CREA
Mario Finoia