Nel suddetto incontro, Il CUN ha, preliminarmente, manifestato apprezzamento per l’inserimento di disposizioni concernenti il sistema universitario all’interno del disegno di legge di stabilità 2016, poiché, la citata legge, rivolge attenzione alla “valutazione del merito”.
Inoltre, il CUN, osserva che il reclutamento di professori di prima e seconda fascia, debba farsi mediante procedure comparative, senza l’introduzione di altre modalità di selezione e valutazione, il tutto nel rispetto dei principi posti dalla legge 30 dicembre 2010, n. 240. Ciò nonostante però, Il CUN, fa anche notare che la misura del “merito”, non è sufficiente a evitare l’emergenza (già più volte segnalata dallo stesso CUN) di un sistema universitario che “invecchia” in maniera preoccupante e che ha perduto più di 1200 docenti negli ultimi sette anni a causa della riduzione del turn-over e della riduzione del Fondo di Finanziamento Ordinario. Tale circostanza, infatti, ha causato l’aumento del carico didattico gravando sui docenti, con conseguente contrazione dell’offerta formativa che, a sua volta, ha causato la diminuzione degli immatricolati e dei laureati, portando il nostro sistema universitario a valori al di sotto alla media Europea.
Il CUN dichiara che, a oggi, non vi è un’adeguata politica di reclutamento. Infatti, a fronte di un fabbisogno stimabile a regime di 4000 Ricercatori “di tipo b) “, ne sono in servizio meno di 500. A gravare poi sulla questione, si associa anche la riduzione progressiva dei finanziamenti alla ricerca.
Per ultimo, ma non per importanza, va evidenziata un’altra complicazione aggiunta, e cioè la ripetuta negazione di risorse al sistema universitario, comprese quelle necessarie al ripristino degli scatti stipendiali e l’aggiornamento dei contratti di lavoro.
Per tutto quanto esposto, il Consiglio Universitario Nazionale, nella nota di parere inviato al Ministro, auspica che sia disposto un progetto di rilancio del sistema universitario, che preveda: l’assunzione di un numero adeguato di Ricercatori di cui all’art.24, comma 3, lett.b) della legge 240/2010 (Tenure Track); il finanziamento della seconda tranche del piano straordinario per il reclutamento dei Professori di prima fascia; la previsione di finanziamenti che garantisca agli studenti meritevoli il diritto allo studio attraverso l’incremento delle borse di studio adeguate al costo della vita; la rimozione del blocco degli scatti stipendiali ed il rinnovo dei Contratti del Personale Tecnico-amministrativo.