Com’è noto, il giorno 1 ottobre 2015 nella riunione tra ENEA ed OO.SS., si è deciso di “formalizzare” in un testo prodotto da ENEA, il punto d’arrivo della trattativa sull’ipotesi di accordo integrativo e di sottoporre il testo finale alla firma delle OO.SS. rappresentative il giorno 20 ottobre p.v.
In data 8 ottobre 2015 il direttore del personale ci trasmetteva il testo comunicandoci però che : “Rispetto alle modifiche già comunicate nell’ultima riunione del 1° ottobre, il Commissario… ha deciso di apportare ulteriori modifiche al testo…”
In data 9 ottobre 2015 la UIL RUA specificava che nessuna delle modifiche apportate “fuori riunione” rispondeva a proprie richieste, anzi la sparizione delle tipologie di aventi diritto ad un’indennità di posizione di cui all’art. 18 (RUP, SPP ecc…) e l’ipotesi di conguaglio delle indennità per il personale gestionale ed amministrativo in caso di pagamento pro quota per risorse insufficienti , erano elementi mai presi in considerazione nella trattativa.
Con l’abituale senso di responsabilità, tuttavia la UIL RUA si diceva disponibile: “ad una “breve” riunione tecnica prima del 20 p.v. per ridefinire i termini della questione…”.
Per tutta risposta l’ENEA in data 15 ottobre : “In merito alla richiesta di convocazione di una riunione tecnica sull’ipotesi di accordo relativa ai Fondi relativi al Trattamento Accessorio 2012-2015, si comunica che, stante il carattere definitivo del testo già inoltrato, non si ritiene di programmare ulteriori incontri prima della riunione già convocata per la sottoscrizione del suddetto testo.
Sarà cura della scrivente Direzione convocare un tavolo tecnico per definire eventuali chiarimenti sull’interpretazione e sugli sviluppi procedurali conseguenti all’accordo suddetto”.
Non ci restava che prendere atto dell’indisponibilità della controparte che giudicava definitivo un testo modificato unilateralmente ed evidenziavamo in data 16 ottobre :” …il c.d. testo “a carattere definitivo” contiene elementi mai concordati al tavolo…
Un tavolo tecnico sugli “sviluppi procedurali” post accordo non ci sembra davvero utile, credevamo fosse utile invece dare prova della nostra disponibilità per migliorare il testo e renderne fruibili ,in maniera trasparente, i contenuti… evidentemente nessuno dei due aspetti è ritenuto importante dall’Agenzia”.
Tutto ciò premesso la UIL RUA si ritiene profondamente insoddisfatta del testo prodotto dall’amministrazione sull’ipotesi di accordo integrativo (il c.d. definitivo), peggiorato dalle ultime integrazioni e/o correzioni post riunione attribuite al commissario e deplora l’atteggiamento di chi deve aver immaginato che la nostra disponibilità ed il nostro impegno per arrivare alla firma corrispondesse alla nostra acquiescenza verso qualunque cosa ci si propinasse al tavolo e/o fuori di esso.
L’accettazione di un modello di produttività e di valutazione del merito dal 2016 basato sulla competizione “economica” tra dipartimenti che escluderebbe percentuali importanti di personale da “fette” di salario accessorio, non ci ha mai convinto ma abbiamo “sopportato” la pregiudiziale posta dall’ENEA pur di continuare una trattativa che consentisse di portare un beneficio economico a tutto il personale.
La “partita di giro” per cui si vorrebbe dimostrare un presunto risparmio di gestione dovuto al c.d. “efficientamento” facendo uscire le indennità per il personale gestionale-amministrativo dalla porta (il bilancio) e facendole rientrare dalla finestra (il fondo conto terzi), non ci ha mai persuaso ma abbiamo accettato la discussione perché ci mostravano lo “specchietto” dell’utilizzo dei residui degli anni precedenti per tutti…
Nei giorni successivi alla riunione abbiamo consultato il personale iscritto e non, anche attraverso una partecipata assemblea inter-centri tenutasi in sede il 13 u.s..
Tra i colleghi è forte l’incertezza se accettare o meno questo “modello”, i pochi soldi dell’una-tantum proposta (da sottoporre comunque all’approvazione ministeriale), fanno comodo a tutti dopo sei anni di blocco dei contratti e con la recente, vergognosa proposta del Governo di aumento per il 2016 di 8 euro/mese medi, in caso di rinnovo dei CCNL nel pubblico impiego, ma stavolta il “rospo” da ingoiare appare troppo grosso, si è troppo nutrito dalla “spocchia” di chi ci governa a tutti i livelli.
Ci ha scritto un ricercatore rispondendo alla questione se firmare o no l’accordo: “Sono molto indeciso…Mi sembra di stare sul Titanic dove, con la nave che affonda, ci si batte per portare a casa quanto si può. Sono indeciso se cercare di portare a casa anche io una forchetta e un cucchiaio; ma allora significa ammettere che la nave non si possa salvare…
Onestamente, credo che la nostra agenzia abbia superato il punto di non ritorno, ma, ciononostante, NON mi sento di avallare le strategie ultime (e penultime) che hanno portato irrimediabilmente in questa direzione. Credo che la mia dignità valga di più dei pochi spiccioli che ci propongono.
Per cui ti chiedo di NON firmare l’accordo”.
Abbiamo il dovere di ascoltare lui ed il 63% dei colleghi che si sono espressi e che hanno detto NO ! (23% si 14% astenuti n.d.r.)
Chiediamo al personale che ha votato si, talvolta in maniera neanche troppo convinta di provare a comprendere le ragioni degli altri , forse qualcuno di loro ha ascoltato in questa occasione “più i morsi della fame che quelli della coscienza” (Totò) ed è comprensibile, la maggioranza va comunque rispettata ma chiediamo all’ENEA la riapertura immediata del tavolo anche con una trattativa no-stop che porti ad un corretto utilizzo degli strumenti contrattuali, ad un giusto impiego dei residui, che paghi le indennità dal bilancio dell’Ente come deve essere , sappia valorizzare chi porta risorse attraverso l’utilizzo del fondo conto terzi ed immagini inoltre, un sistema di valutazione del merito per il futuro che non sia avulso dagli Enti di ricerca, perché ancora ci sentiamo di farne parte e siamo intenzionati a contrastare qualsiasi progetto immagini per l’ENEA un futuro diverso.
Chiediamo inoltre la piena ed immediata applicazione dei contenuti dell’accordo del 22 luglio 2015 (indennità turni, anticipo di fascia, conto terzi ecc…) e la modifica della circolare 36/UCA sulle modalità per “alimentare” il fondo conto terzi perché, in assenza di un intervento in tal senso, appare ridicolo persino parlarne, questo strumento è già sepolto.
Non è più tempo di comunicati populistici che tentino di scaricare sui sindacati proprie responsabilità, attendiamo dal commissario quella “proposta seria che è mancata”, che tratti con le OO.SS. in un clima di rispetto dei ruoli senza quell’ostilità che lo ha caratterizzato più di una volta in scambi dialettici con la nostra organizzazione e… non solo .
Se oggi la trattativa è abortita lo si deve all’esclusiva responsabilità dell’ENEA .
Noi abbiamo fatto di tutto per chiudere l’accordo con chi ha invece troppe volte chiuso le orecchie alle nostre proposte!
Prendiamo atto della volontà della maggioranza dei colleghi e delle risposte negative dell’ENEA palesate anche nell’ultimo scambio epistolare riportato in testa al presente comunicato.
Inviteremo tutte le organizzazioni sindacali e tutti i colleghi che la pensano allo stesso modo ad iniziative anche esterne all’Ente per un ENEA parte attiva e propositiva nell’ambito del riassetto generale degli Enti di ricerca e per la riapertura immediata di una trattativa per l’integrativo che si ponga come obiettivi principali l’equità ed il rispetto delle regole.
UIL RUA
Marcello Iacovelli