L’incontro del 23 giugno u.s., ha affrontato due questioni di interesse del personale:
1. La sottoscrizione dell’accordo per la riduzione dei tassi di interesse ai mutui erogati ai dipendenti, per il quale abbiamo già inviato copia dell’accordo firmato;
2. la revisione del modello organizzativo dell’Istituto, per il quale non abbiamo mai smesso di affermare che, almeno per il settore ricerca, non funziona.
Per questo secondo punto l’amministrazione, dopo aver elencato alcune criticità del sistema evidenziate dalle proprie strutture, ha chiesto alle OO.SS. di segnalare, anche per iscritto, eventuali criticità riscontrate.
Ovviamente la riunione è stata molto lunga.
Abbiamo subito rappresentato alcune delle questioni a nostro avviso necessarie per rilanciare la funzionalità delle strutture di ricerca, soffocate da pastoie burocratiche a tutti i livelli, dagli acquisti alle missioni. In particolare, oltre a ribadire la necessità di attuare lo sviluppo professionale di ricercatori e tecnologi come già richiesto per iscritto all’amministrazione, abbiamo chiesto la creazione degli organi elettivi di rappresentanza della comunità scientifica previsti dall’art. 12 c. 3 del CCNL 06/09.
Abbiamo chiesto anche di creare un servizio interno di fisica sanitaria e radioprotezione che, oltre a valorizzare il personale interno, permetterebbe anche un notevole taglio dei costi di attività attualmente pagate a privati.
Nella memoria per l’amministrazione, che stiamo preparando, inseriremo anche quella che, secondo noi, è una modifica strutturale necessaria per il rilancio delle attività di ricerca, ovvero il restyling dei Dipartimenti che dovrebbero essere 3: uno igienistico-ambientale, uno medico-epidemiologico ed un terzo ingegneristico-tecnologico, al fine di rendere omogenee le aree di attività. Queste strutture dovrebbero essere un centro di spesa con un proprio budget per le attività, sul modello delle altre Consulenze.
Fondamentale è anche la revisione del sistema di comunicazione interna, in quanto continua a risultare una difficoltà di trasmissione di richieste e fabbisogni da parte della comunità scientifica, come già evidenziato nella discussione sul piano di formazione.
Altre questioni da affrontare sul modello organizzativo, sono la mancanza del comitato etico per la sperimentazione sugli esseri umani svolta dalle nostre strutture ed il regolamento per l’attribuzione di incarichi, dalle responsabilità di laboratori e sezioni alla partecipazione a commissioni e comitati nazionali ed internazionali (dove, curiosamente, spesso troviamo gli stesi nomi in ambiti anche molto diversi).
Per quanto riguarda altre questioni non direttamente legate al modello organizzativo, secondo noi, è necessaria la revisione del tariffario ex ISPESL fermo al 2005 e l’utilizzo di una carta di credito aziendale per i dipendenti in missione.
UIL RUA
Marco Di Luigi