Stupisce noi, ma soprattutto dovrebbe preoccupare i lavoratori, che vi siano in INFN organizzazioni sindacali cui ancora sfugge che nell’Ente non esistono vere relazioni sindacali, con le conseguenze negative di tutta evidenza almeno per la parte più debole del personale (a cominciare dal personale precario, ma non solo…).
E meraviglia ancor di più che si continui a non interrogarsi (o forse faccia comodo non interrogarsi) sul perché di questa situazione.
Questo è, secondo noi, il significato vero delle “chiose” che “altre” sigle sindacali hanno inteso fare, pur legittimamente, alla iniziativa assunta dalla UIL-RUA sulla condizione complessiva dell’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Noi invece ci siamo interrogati su questo ed abbiamo dato una risposta: è il modello di “governance” dell’INFN, costoso e tutt’ altro che efficiente, a consentire, nell’acquiescenza pressoché generale, a favorire l’ indebolimento e la sostanziale emarginazione del sindacato!
Questa “governance” e questo assetto dell’INFN non costituiscono, come qualcuno insiste a dire, un modello per il sistema degli EPR bensì rappresentano, a nostro avviso, una vera e propria anomalia, costosa, inefficiente, solo apparentemente partecipativa (almeno per il significato e la funzione “correttiva” ed “equilibratrice” che noi attribuiamo alla partecipazione).
Siamo stati sempre per favorire la partecipazione del personale e della comunità scientifica interna. I fatti sono lì a dimostrare che da anni ci siamo battuti, in taluni casi più di altri, anche contro i governi cosiddetti “amici”, quando questi hanno iniziato ad indebolire, con assurde “riforme” autonomia e livelli di partecipazione della comunità scientifica interna.
Un conto è però una partecipazione di 2 su un Comitato Direttivo di 34. Un altro conto è la partecipazione di un rappresentante del personale su 5 componenti così come proposto ad es. nel nuovo Statuto per il C.d.A. di un ente come il CNR!
Nella nostra posizione, proprio per questo, non c’è alcun attacco personale ai Rappresentanti del personale, come strumentalmente riportato in alcuni malevoli commenti, ai quali esprimere piena solidarietà.
SI CONTINUA A FAR FINTA DI NON CAPIRE, CHE IL PROBLEMA È DI RIDURRE LA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO, I COSTI E L’ARROGANZA DELL’INFN E DARE APPLICAZIONE AGLI STRUMENTI CONTRATTUALI SUPERANDO LE MOLTEPLICI INADEMPIENZE ACCUMULATE!
A quanti, poi, intenderebbero far credere alla generalità dei lavoratori del comparto e mettere in dubbio che nel CNR la UIL-RUA sia oggi, ed oramai da alcuni mesi, il sindacato con il numero maggiore di iscritti, ricordiamo solo una cosa:
cari amici mettetela e giratela come vi pare, aggrappatevi pure ad ipotetiche ed “algebriche” argomentazioni sulla rappresentatività, la verità è che in questo momento il nostro sindacato registra in CNR un numero di iscritti superiore al vostro di oltre il 34%.
E questo fatto qualche significato dovrà pur averlo!
COSÌ È SE VI PARE!
Buon lavoro a tutti!
UIL-RUA
Americo Maresci