lunedì 2 Dicembre 2024

Assegno unico, 2024 più alto per le famiglie numerose. Tutte le novità

Con la prossima manovra di bilancio sembra che l’assegno unico verrà incrementato anche per le famiglie con tre figli a carico. Ricordiamo infatti che oggi l’incremento è previsto solo per i nuclei familiari con quattro o più figli a carico.

L’altra novità riguarderebbe, poi, l’età dei figli a carico. Pare, infatti, che verrà abolito il limite dei 21 anni permettendo, così, alle famiglie di poter fronteggiare le spese universitarie anche oltre i 21 anni di età. Tra le altre cose, inoltre, si parla del ritorno alle detrazioni per i figli a carico di qualunque età, dal 1° marzo 2023, infatti, la detrazione è riconosciuta solo per i figli con 21 o più anni di età.

Ricordiamo che l’assegno unico aumenta al diminuire dell’ISEE e varia da un minimo di € 50/mese a un massimo di € 175/mese per ogni figlio minorenne a carico. Per i figli a carico di età tra i 18 e i 21 anni, gli importi variano, invece, da un minimo di € 25/mese a un massimo di € 85/mese. Per ogni figlio successivo al secondo, è prevista una maggiorazione dell’importo base dell’assegno che può variare da € 15/mese a € 85/mese in base all’ISEE.

Per le seguenti fattispecie è prevista, per l’anno 2023, una maggiorazione, così come riportato sul sito dell’INPS:

  • per i figli a carico di età inferiore a un anno aumentano del 50% gli importi dell’Assegno unico e universale;
  • per i nuclei familiari con almeno tre figli, per ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, aumentano del 50% gli importi dell’Assegno unico   a condizione che abbiano un ISEE non superiore alla soglia di 40.000 euro;
  • per i nuclei con almeno quattro figli a carico, aumenta del 50% la maggiorazione forfettaria;
  • per i figli disabili, sono stati resi strutturali, a prescindere dall’età del figlio, gli importi aumentati più una maggiorazione extra che varia a seconda della gravità della disabilità. L’incremento delle maggiorazioni è confermato per l’anno 2023 e l’anno 2024;
  • Per le madri di età inferiore ai 21 anni, è prevista una maggiorazione pari a € 20/mese per ogni figlio;
  • Per entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro, è prevista una maggiorazione per ciascun figlio con età inferiore a 18 anni pari a € 30/mese, nel caso di Isee pari o inferiore a € 15 mila. Per gli Isee fra € 15 mila e € 40 mila, l’importo si riduce progressivamente;
  • Per i nuclei vedovili, viene erogata d’ufficio al genitore vivente occupato la maggiorazione per il secondo percettore di reddito in caso di decesso dell’altro genitore lavoratore. A partire dal 1° giugno 2023, tale maggiorazione è riconosciuta d’ufficio fino ad un periodo massimo di 5 anni successivi all’evento luttuoso;
  • Per i nuclei familiari con Isee inferiore a € 25 mila è prevista una maggiorazione mensile di natura transitoria.

Non ci resta, quindi, che aspettare la nuova manovra di bilancio per conoscere i nuovi importi.

La Segreteria Nazionale

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