domenica 28 Aprile 2024

Afam: Il NO della UIL all’ipotesi di rinnovo del CCNL 2019-2021

È stato firmato nei giorni scorsi il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il triennio 2019-2021 del comparto Istruzione e Ricerca, che riguarda più di un milione di lavoratori, un contratto che non è stato siglato dalla Federazione UIL Scuola RUA.

Abbiamo fatto una scelta difficile, una scelta che nessun Sindacato Confederale ha mai fatto.

Abbiamo deciso di NON FIRMARE!!!

Il confronto durato più di 18 mesi era iniziato con l’emanazione dell’atto di indirizzo da parte dei ministeri competenti, molto articolato e ambizioso.

Il contratto doveva porre le basi per affrontare efficacemente il processo di riforma in corso, andando a toccare sia gli aspetti didattici che la gestione dei processi amministrativi.

Non ci siamo mai sottratti al confronto, anzi abbiamo contribuito a sviluppare tutti i temi con l’unico obbiettivo di migliorare ogni singolo aspetto con una visione complessiva in una chiave futura del sistema.

L’Aran infondo non ha mai manifestato la volontà di andare verso una visione coraggiosa e di sviluppo complessivo, si è limitata al compitino tradendo addirittura l’atto d’indirizzo.

Abbiamo cercato in tutti i modi di sviluppare temi che dovevano essere oggetto della trattativa, ma la volontà improvvisa di chiudere ha fermato ogni prospettiva.

Sono stati tralasciati aspetti fondamentali per migliorare ed accompagnare la fase transitoria dal vecchio al nuovo ordinamento e al decentramento delle competenze. In particolare, il nuovo ordinamento del Personale Tecnico Amministrativo rischia di indebolire le istituzioni se non ci sarà l’istituzione della dirigenza amministrativa insieme alla riforma della governance.

Inaccettabile non aver voluto affrontare le materie che riguarda la docenza e sviluppare meglio il profilo dei ricercatori.

Non potevamo essere complici di questa superficialità, abbiamo rivendicato il diritto alla trattativa e rifiutato l’imposizione del prendere o lasciare, esiste una responsabilità etica e morale che è rappresentata dal rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresentiamo.

Riportiamo gli aspetti principali dell’Ipotesi del contratto:

Personale tecnico amministrativo

Operatore ex Coadiutore

Con la trasformazione della qualifica si è innalzato il titolo di accesso, ora le istituzioni potranno reclutare con propri bandi di concorso e con la divisione in settori professionali si ha la possibilità di richiedere competenze specifiche.

La riqualificazione è stata fatta a costo zero, lo stipendio non ha subito nessun incremento oltre la percentuale prevista per tutti, risultato più competenze, più obblighi, ma nessun corrispettivo economico. Con il finanziamento aggiuntivo di 8 milioni e mezzo si poteva dare un segnale diverso.

Personale Assistente

L’unica nota positiva è la previsione di poter accedere alle progressioni verticali, per il ruolo di Funzionari, in deroga al titolo di studio con almeno 10 anni nel ruolo di assistente, entro il 30 giugno 2026.

All’interno dell’Area è stato introdotto il profilo dei Modelli viventi, prima area ex coadiutori.

Funzionari, ex collaboratori

Con grande difficolta in parte è stata accolta la nostra proposta di innalzare la retribuzione e adeguarla alle competenze specifiche che vengono richieste per l’accesso. Il ruolo dei funzionari soprattutto in settori professionali specifici non è attrattivo, questo priva le istituzioni di avvalersi di competenze necessarie allo svolgimento di attività lavorative complesse.

Tecnici di laboratorio, Pianisti accompagnatori e al cembalo

Il contratto ha recepito l’istituzione delle nuove figure professionali, inserendole nell’Area dei Funzionari. L’impegno orario di 36 ore settimanali per il ruolo degli accompagnatori, sarà diviso in 24 ore di supporto alla didattica e 12 ore riservate alla preparazione individuale.

Non è stata disciplinata la flessibilità dell’orario, in modo da conciliare le esigenze della programmazione didattica, con un orario medio trimestrale e non con cadenza settimanale.

Il non aver sviluppato questa tematica, più volte argomentata in maniera esplicita, renderà complessa la funzionalità dell’attività didattiche.

Elevate Qualificazioni ex Direttori amministrativi e di ragioneria

Il nuovo ordinamento ha unificato la qualifica in una sola Area, quella delle Elevate Qualificazioni, che prevede il conferimento degli incarichi, tra qui quello della direzione amministrativa.

Nelle istituzioni dove non è in servizio un Direttore Amministrativo, l’ufficio della direzione amministrativa andrà ad incarico al personale dell’Area delle Elevate Qualificazioni.

Gli attuali Direttori Amministrativi, sia a tempo determinato che indeterminato, conserveranno la qualifica precedente e il trattamento economico di Direttore Ammnistrativo fino alla cessazione del rapporto di lavoro.

Gli attuali Direttori di ragioneria, transiteranno nella nuova qualifica con un nuovo trattamento economico più vantaggioso, lo sviluppo nelle varie fasce ha subito un incremento. Lo stipendio di partenza sarà quello in godimento dell’ex direttore di ragioneria, fino ad arrivare all’ultima fascia (35 anni) a quello dell’ex direttore ammnistrativo.

L’indennità di amministrazione continuerà ad essere a carico del fondo d’istituto con importi da un minimo di 5000 euro ad un massimo di 15000 euro, che comprende anche l’attuale indennità di amministrazione fissa e ricorrente.

Il passaggio dal concetto persona uguale ufficio, al sistema degli incarichi sugli uffici, andava visto in chiave complessiva del sistema che include la riforma della governance, con la modifica del DPR n.132 2003, e l’introduzione del ruolo della Dirigenza amministrativa. Inoltre andava creata l’indennità di posizione a carico del CCNL e non del fondo d’istituto come tra l’altro si stava facendo.

Sul nuovo ordinamento è mancata una visione complessiva di sistema, nel definire i nuovi profili si doveva arrivare ad una riscrittura del capo “Personale Tecnico Amministrativo”, rivedendo tutta la disciplina dell’organizzazione del lavoro che risulta desueto e superato dai processi lavorativi attuali. Andavano inserite risorse in quanto le declaratorie sono state riscritte definendo meglio compiti e funzioni, di fatto riqualificando il personale.

Ricercatori

Nel recepire la legge è stato inserito il profilo del Ricercatore, con il futuro regolamento sul reclutamento sarà richiesto quale titolo di accesso un Dottorato di Ricerca. Abbiano spiegato continuamente che non si possono affidare compiti di ricerca e creare nello stesso contratto ricercatori di serie B. Il ricercatore che sia Universitario, di un Ente di Ricerca o delle istituzioni Afam, deve avere pari dignità. Quello che cambia sono gli ambiti della ricerca ma non le competenze richieste. Risultato, il trattamento economico sarà inferiore a quello degli accompagnatori, in un contratto che vede contrattualizzati anche i ricercatori degli enti di ricerca. Questo è il risultato di una trattativa condotta con superficialità.

Docenti

Definire l’impegno del docente nei progetti di ricerca

Nonostante l’atto d’indirizzo prevedeva la disciplina di questa tematica, fondamentale per consentire alle istituzioni di partecipare ai bandi di ricerca. I bandi obbligano le istituzioni a cofinanziare i progetti che comprende anche l’impegno orario del docente. Mentre il docente universitario può utilizzare le 1500 ore annue previste, il non aver disciplinato le ore da dedicare ai progetti di ricerca non aiuterà le istituzioni a sviluppare questo aspetto.

Tempo definito

La facoltà del docente di accedere ad un orario inferiore da quello pieno, per conciliare le attività di ricerca e produzione artistica, che possono manifestarsi in alcuni momenti della carriera senza per forza rinunciare all’insegnamento, come tra l’altro è previsto per i docenti universitari.

Parte economica

In aggiunta alla parte economica già assegnata con l’accordo del 6 dicembre 2022, sono state distribuite ulteriori risorse grazie al finanziamento aggiuntivo di 8,5 milioni, che hanno incrementato le voci accessorie fisse e ricorrenti con decorrenza 1° gennaio 2022

Operatori CIA 32,56 mensile
Assistenti CIA 32,56 mensile
Funzionari CIA 32,56 mensile
Elevate Qualificazioni I.A. 62,34 mensile
Docenti RPD 0 – 15 49,64 mensile
RPD 15 – 27 61,08 mensile
RPD 27 – 35 75,61 mensile

La Segreteria Nazionale

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