venerdì 29 Marzo 2024

Bombardieri: la digitalizzazione della PA deve diventare uno dei principali asset strategici per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund

UIL e Eures hanno presentato uno studio sulla Digitalizzazione della PA

La Uil e l’Eures, l’Istituto per le ricerche economiche e sociali, hanno presentato oggi uno studio sulla Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e sulla competitività del sistema Italia. Presenti, il Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, il Presidente dell’Eures, Fabio Piacenti e i Segretari generali di UilFpl, UilPa, UilScuola e UilRua, Michelangelo Librandi, Nicola Turco, Pino Turi e Attilio Bombardieri. Decisamente allarmanti i risultati emersi da un’analisi condotta sulla base di dati scientifici che rilevano ritardi enormi.

“In particolare – ha sottolineato il Segretario generale della Uil – l’Italia risulta ultima in Europa nell’utilizzo dei servizi di eGovernment. In sostanza, solo il 32,3% dei cittadini utilizza i sistemi telematici per interfacciarsi con la PA, a fronte del 67,3% della media UE. Inoltre, l’Italia si colloca al 25esimo posto, con un indice al 43,6% (la media UE è al 52,6%) per quel che riguarda la digitalizzazione dell’economia e della società nel suo insieme e, quindi, per diffusione delle nuove tecnologie. Leggermente migliore – ha proseguito Bombardieri – ma sempre al di sotto della media UE, il dato relativo alla digitalizzazione dei servizi pubblici: siamo al 19esimo posto, con un indice al 67,5% e una media UE al 72%. Davvero preoccupante, poi, è il fatto che neanche la metà delle Amministrazioni Locali sia in grado di gestire interamente da remoto almeno uno dei 24 servizi più frequentemente erogati. Non solo, ben il 44,9% di queste Amministrazioni protocolla ancora oltre la metà della documentazione prodotta attraverso procedure di tipo analogico. Alla luce di questi dati – ha precisato il leader della Uil – chiediamo al Governo e alla politica di decidere che la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione diventi uno dei principali asset strategici per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund. È necessario investire e formare perché su questo tema esiste, evidentemente, anche un problema di tipo culturale. Forse, tra le altre cose, sarebbe utile che il servizio pubblico radiotelevisivo – ha concluso Bombardieri – prevedesse l’inserimento nei propri palinsesti di programmi che educhino al digitale tutti i cittadini, sul modello di quel che accadeva alle origini della Rai con la famosa trasmissione del maestro Manzi, ‘Non è mai troppo tardi’ “.

Slides di presentazione dello studio

Studio completo

Le video interviste di Bombardieri e Piacenti

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Il Punto del Segretario Generale

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