martedì 3 Dicembre 2024

Dichiarazione del Segretario Confederale del Pubblico Impiego della UIL Antonio Foccillo e del Segretario Generale della UILPA Nicola Turco

Antonio Foccillo, Segretario Confederale del Pubblico Impiego della UIL e Nicola Turco, Segretario Generale della Uilpa, di fronte ai dati sempre gravi per l’ampliarsi giornalmente dei contagiati da coronavirus, dichiarano che “su tutto il territorio nazionale sono ancora tanti gli Uffici Pubblici rimasti aperti senza motivo, nonostante sia possibile svolgere da remoto compiti e funzioni cui sono preposti, ivi comprese le attività di carattere indifferibile che possono comunque essere assicurate attraverso lo Smart Working, come sostenuto da alcuni Governatori tra cui quello della Campania”.

“Siamo seriamente preoccupati – proseguono i due Segretari Generali – delle conseguenze di tali comportamenti omissivi da parte di numerosi datori di lavoro pubblici, in quanto richiedere la presenza in ufficio significa creare assembramenti, far circolare tante persone, mettere a repentaglio la salute e la vita stessa dei lavoratori, delle loro famiglie e dei cittadini tutti. Non serve vietare lo Jogging se poi gli uffici pubblici diventano ricettacolo di virus, se i mezzi pubblici sono ancora affollati da persone costrette ad a raggiungere il posto di lavoro ancorché ingiustificatamente”.

“Ricordiamo a tutti i dirigenti pubblici che per tutto il periodo dell’emergenza lo Smart Working costituisce la modalità ordinaria di lavoro, senza alcuna necessità di atti regolamentari e/o autorizzatori”, incalzano Foccillo e Turco, precisando che “l’articolo 87 del D.L. n. 18 dello scorso 17 marzo ha traslato in legge le previsioni già individuate con il D.P.C.M. dell’11 marzo e della Direttiva del Ministro della P.A. n. 2/2020, per cui al momento cui tutti i dipendenti pubblici sono da considerarsi in Smart Working ex lege, con conseguenti responsabilità penali e disciplinari sui datori di lavoro che li obblighino a presentarsi negli uffici”.

“Peraltro – precisano i due sindacalisti – in relazione alle norme in esame, gli stessi lavoratori, nel momento in cui si recano al lavoro – rischiano di essere accusati di un atto non legittimo e risultano, pertanto, passibili di denuncia penale”.

“Siamo in una situazione emergenziale estremamente grave e complicata, in cui tutti i cittadini sono stati chiamati a dare il proprio contributo per far sì che non si arrivi al tracollo delle strutture sanitarie. Dunque, è assolutamente inaccettabile che le misure legislative poste in campo dal Governo per arginare i contagi da Covid-19 possano essere disattese in alcun modo”, concludono i due Segretari, “sottolineando che la Uil continuerà a monitorare tutte le situazioni in cui si rilevino comportamenti omissivi per la conseguente segnalazione alle competenti autorità giudiziarie”.

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