sabato 27 Luglio 2024

Fisco ed Europa: contro l’evasione e per lo sviluppo

Nella Sala delle Bandiere della rappresentanza italiana del Parlamento UE, in Via IV Novembre a Roma, ha avuto luogo il 13 u.s. il convegno della UIL sul tema: “Un fisco europeo, contro l’evasione e per la crescita”.

L’importanza e la grande attualità di questa tematica è dimostrata dal significato altamente positivo che una armonizzazione su scala comunitaria dei meccanismi fiscali potrebbe avere ai fini della realizzazione progressiva dell’Europa politica e più ancora della lotta all’evasione fiscale, stimata in Europa nell’ordine di 1000 miliardi di euro all’anno (180 miliardi per la sola Italia).

Il confronto tra sindacalisti e rappresentanti istituzionali, tra cui Anna Rea e Domenico Proietti della Segreteria Confederale UIL, l’europarlamentare Lara Comi europarlamentare, il Presidente TUAC/OSE John Evans, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha avuto come oggetto principale la connessione stretta esistente tra nuova fiscalità e politiche di sviluppo. I lavori del Convegno sono stati conclusi dal Segretario Generale della UIL, Luigi Angeletti.

Oltre a presentare specifiche proposte per dare vita da subito ad una politica fiscale europea, nel merito la UIL ha formalmente proposto che almeno 7 dei miliardi internamente recuperabili dalla lotta all’evasione siano utilizzati per fronteggiare i danni del cuneo fiscale, che taglia gli emolumenti netti dei lavoratori dipendenti e ne deprime il potere di acquisto, contribuendo al preoccupante indebolimento della domanda interna, dei consumi e dell’intera economia.

Particolarmente condivisibile è stato l’intervento del Vice Presidente del Parlamento Europeo On. le Gianni Pittella che ha sostenuto che la strategia europea fondata sui rigidi vincoli di bilancio ha bloccato di fatto lo sviluppo ed indotto la gravissima crisi occupazionale attuale, impedendo di far riverberare sull’intero sistema i possibili investimenti, soprattutto in innovazione, conoscenza e ricerca.

In queste quadro, va ricordato che negli USA il programma di grandi investimenti pubblici per nuovi servizi sociali e nuove tecnologie promosso dal Presidente Barack Obama sta producendo (nonostante l’ostruzionismo di una parte del Congresso) ora i suoi effetti positivi ed ha indotto un nuovo slancio all’economia americana, con immediati e positivi miglioramenti sui saldi occupazionali. Per uscire dalla crisi, a nostro parere anche l’Europa e l’Italia in particolare dovrebbero finalmente dar vita a simile strategia.

La Segreteria Nazionale UIL RUA

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Il Punto del Segretario Generale

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