Alcune indiscrezioni davano per certo un intervento restrittivo sull’erogazione dei buoni pasto ai dipendenti pubblici riducendo l’erogazione dei ticket che viene mantenuta, invece, per i dipendenti privati. Questa l’ipotetica misura che il Governo intendeva introdurre: i ticket solo per le giornate con orario di lavoro superiore alle 8 ore, misura che avrebbe penalizzato i lavoratori del pubblico impiego, in particolare della Ricerca, Università e in alcuni casi dell’AFAM.
L’intervento del Sindacato ha impedito l’ennesimo “accanimento del Governo sui pubblici dipendenti che invece dovrebbero essere valorizzati”, come ha sottolineato il segretario confederale UIL, Paolo Pirani.
Il Governo, con un comunicato stampa di oggi, annuncia che: “La norma relativa ad una presunta riduzione dei buoni pasto per i dipendenti pubblici non figura nella versione definitiva della legge di Stabilità approvata ieri dal Consiglio dei Ministri.”.
Quest’ultimo evento conferma la necessità di tenere sempre desta l’attenzione sui provvedimenti del Governo e ci rassicura sulla validità della decisione della Uil di aprire nel Paese una vertenza per il pubblico impiego con lo sciopero del 28 ottobre e la manifestazione a Roma.