giovedì 10 Ottobre 2024

CREA: Resoconto riunione

CREAE’ iniziata l’11 Novembre la discussione sul nuovo modello organizzativo del CREA in seguito alle disposizioni legislative.
Per quanto riguarda lo Statuto, già portato in discussione al tavolo con le OOSS nei mesi scorsi, l’iter va verso la conclusione, con la prossima pubblicazione mediante Decreto del MIPAF. Il testo originario circolato nei giorni scorsi sarà modificato in alcuni punti, accogliendo in parte i suggerimenti del Consiglio di Stato.
Ai rilievi e proposte effettuate invece in Commissione Agricoltura (vedi allegato) la struttura commissariale ha prodotto al Ministro alcune controdeduzioni per la definizione di alcuni punti non compatibili con la normativa e con le norme rivendicate dalla carta europea dei ricercatori cui l’ente dichiara di ispirarsi. Escluso ad esempio la possibilità di un ulteriore Centro oltre i 12 previsti dal Piano. Da definire il Consiglio Scientifico a 6 o 12 membri come consigliato, con adeguata rappresentanza della comunità scientifica interna. Sarà l’ufficio legislativo del Ministero a stilare il documento finale che andrà poi alla registrazione della Corte dei Conti ed in pubblicazione nei prossimi 15 giorni.

La pubblicazione dello Statuto permetterà al Ministro la nomina dei vertici in sostituzione della struttura commissariale che terminerà il suo mandato inderogabilmente il 31/12.
La UIL ha ribadito che, sulla base delle indicazioni già fornite a suo tempo, servirà attenzione nella fase regolamentare a sviluppare quegli aspetti che lo Statuto affronta in modo poco esplicito: ad esempio il Comitato scientifico all’interno di ogni Centro deve poter essere rappresentativo non solo per aree geografiche, ma deve tener conto dell’organizzazione del Centro comprendendo le diverse aree scientifiche presenti nel Centro.

Il Piano triennale e il Piano di Riorganizzazione saranno invece oggetto di decreti successivi. Sul piano triennale della ricerca l’elenco non contiene tutte le ricerche in atto. Eventuali ricerche non presenti possono essere segnalate per l’inserimento ed in ogni caso non vuol dire che quello che non è presente non possa essere svolto. Il Piano è un documento che verrà aggiornato periodicamente con le attività dell’Ente. Come UIL RUA abbiamo nuovamente rappresentato l’opportunità che il piano triennale riporti non solo le ricerche attive ma anche quelle su cui l’ente intende attivarsi. Il Piano di riorganizzazione delle strutture ricalca anche questo quanto già annunciato nei precedenti incontri. Alcune perplessità riguardano la definizione delle strutture “chiuse” “trasferite” e “accorpate” : in alcuni casi la chiusura è da intendersi come trasformazione della sede in Laboratorio o Azienda o gruppo di lavoro dove i lavoratori continueranno a prestare servizio, pur afferendo ad un Centro diverso dalla sede di servizio. Ci è stato confermato che la chiusura di una struttura non deve quindi intendersi necessariamente come spostamento fisico delle persone.
Con i documenti programmatici in via di definizione la discussione ruota tutta intorno al Disciplinare transitorio di prima organizzazione: in questa fase il nuovo modello organizzativo dovrà avere una accelerazione andando ad impattare enormemente sull’attuale sistema organizzativo.
Intanto l’Amministrazione ha già predisposto il bilancio preventivo sulla base della nuova organizzazione, ovvero per i 12 centri che sono configurati come “centri di costo”. In questa fase, lì dove si aggregano nuove strutture sarà necessario coinvolgere tutto il personale interessato per evitare esclusioni. Ogni Centro avrà una sede amministrativa unica articolata sulle diverse sedi afferenti, suddivisa in AREE E SETTORI. Ovviamente, a nostro avviso tale nuova organizzazione, basata su incarichi e referenti avrà impatto diretto sul fondo della produttività del personale, come previsto dall’art. 43 ccnl.
Nel decreto di assegnazione delle risorse umane e strumentali ai differenti Centri anche i Tecnici saranno sentiti per la sede di afferenza nei casi di scelta tra una delle strutture presenti nella stessa sede. E’ previsto per i ricercatori l’accesso ai dati di bilancio dei progetti di loro competenza al fine di permettere a tutti di avere un collegamento diretto specie per coloro che non operano nelle sedi amministrative del Centro.
La UIL ha chiesto un monitoraggio in ciascun Centro nei primi 3 mesi per verificare la rispondenza tra le azioni richieste e l’effettiva applicazione nei singoli Centri della nuova organizzazione.
Sul Disciplinare sarà prodotto un documento dettagliato di osservazioni che saranno poi oggetto di discussione il 25 Nov. p.v.
La UIL ha esortato ancora una volta il Commissario a trovare una soluzione per i precari del CREA in questa fase, che rischiano per effetto delle norme di legge di non vedere rinnovati i propri contratti. La richiesta è intanto finalizzata alla trasformazione di tutte le forme di precariato presenti nell’ente in tempo determinato, in attesa di un provvedimento legislativo che permetta di stabilizzare gli attuali precari.

UIL RUA
Mario Finoia

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