venerdì 19 Aprile 2024

ENEA: Comunicato al personale

enea sedeLa riunione del 13 u.s. con l’ENEA è risultata ancora una volta destinata all’informazione su vari argomenti, la discussione , a tratti animata, ha posto in evidenza la differenza di vedute che permane tra OO.SS. e ENEA su alcune questioni piuttosto rilevanti.

Ci sono stati comunicati “gli aggiustamenti” alla struttura che riguardano i laboratori Uta Ria (Antartide) e Irp-Fsa (Radiprotezione) per i quali sono state avviate le procedure per capo laboratorio e ci è stato comunicato che la procedura per il Capo Dipartimento DUEE è ormai alla fase conclusiva.
Per questa posizione, c’è una sola candidata , e non è certo la prima volta che accade, tanto da farci chiedere se l’assenza, ormai cronica, di candidature non sia dovuta alla scarsa credibilità che ormai sembrano avere queste “operazioni” almeno all’interno.

Ci sono state presentate le modifiche allo Statuto portate in C.d.A. ed intervenute per effetto di una sentenza TAR Lazio che ha visto l’ENEA soccombere.
In particolare viene citata la carta dei ricercatori, prima ignorata, e soprattutto si afferma che uno dei due consiglieri d’amministrazione deve essere eletto dalla comunità scientifica interna tra i ricercatori e tecnologi dell’Ente.
Sembrerebbe normale quindi procedere ad elezioni e nominare in Consiglio il primo o la prima eletto/a, …. Errore! Per l’Enea, così cita la modifica, si sottopone al parere del Ministero vigilante una rosa composta dai primi quattro eletti per la verifica del possesso dei requisiti di cui all’art. 37 c.6 lg.99/09, come dire che se il primo eletto prende 700 voti ed il quarto 3 , può essere nominato il quarto…. Abbiamo dichiarato (unitariamente) il nostro dissenso affermando che tutti i ricercatori e tecnologi dell’Ente vantano la “elevata e documentata qualificazione tecnica scientifica o gestionale… ” richiesta dalla legge . Qualora la modifica venisse adottata in questi termini, siamo certi, ci sarà ancora lavoro per la giustizia amministrativa.

In merito al nuovo regolamento su telelavoro e lavoro agile sembra ormai destinata a slittare ulteriormente la data prevista del 31 maggio per la piena applicazione degli istituti oltre agli eventuali rinnovi anche alle nuove domande. I nove mesi passati dall’adozione del regolamento non sono, evidentemente stati sufficienti a definire tutte le questioni e , ci è stato comunicato, che un gruppo di lavoro sarebbe operativo per definire le “linee guida e applicative dei nuovi istituti” (??? N.d.r.). Naturalmente abbiamo sollecitato…

La UIL RUA ha espressamente chiesto conto delle ferie e dei permessi di cui i dipendenti ex T.D., oggi assunti in seguito a concorso, non hanno potuto fruire in virtù dell’improvvisa accelerazione dell’amministrazione sulle procedure concorsuali dopo mesi di “surplace” ma nella risposta , anche un po’ “irritata” , non è stata dichiarata alcuna disponibilità all’indennizzo o al recupero (“non previste dalla normativa vigente”) , l’amministrazione ha invece rivendicato i risultati ottenuti con le assunzioni , sul precariato interno, pur riconoscendo il ruolo che il sindacato ha avuto in tutta la vicenda (dalle proroghe in poi…)… torneremo sulla vicenda…

In merito alle assunzioni ci è stato comunicato che saranno presto attivati ulteriori scorrimenti a copertura delle 45 rinunce intervenute (di cui 4 CTER) e che gli assegnisti di ricerca interessati all’applicazione del c. 2 Dlg. 75/2017 ,dopo ricognizione con i responsabili di struttura, risultano essere 12 .

“Dulcis i fundo” è stata discussa la non completamente condivisa (tra Enea ed OO.SS.) costituzione del fondo per i trattamenti accessori del personale, che com’è noto non è oggetto di trattativa, finalmente approvata dal Collegio dei revisori e, sulla cui ripartizione si aprirà la fase concertativa su “premialità” “progressioni” “anticipo di fascia”, “indennità” “situazione albo RUP e politiche assicurative”, ” servizi” “orario di lavoro” ecc….

In merito alle progressioni di carriera livelli IV-VIII ex art. 54 CCNL EPR, al momento risultano stanziati circa 308.000 euro mentre assai più modeste (34.000) appaiono le risorse destinate all’ex art. 53 CCNL EPR (gradoni).

Per i primi tre livelli il destino delle “carriere” è affidato al ripristino dell’ex art. 15 CCNL EPR, scelta caldeggiata dalle OO.SS. sulla quale l’ENEA “tituba”, ma già adottata da altri Enti di ricerca, se ciò non avvenisse, l’unico movimento possibile (naturalmente oltre alle fasce), sarebbe quello determinato dall’applicazione dell’art. 22 c.15 dlg. 75/2017 ovvero una trentina di passaggi l’anno per il triennio 2018-20 con procedura “riservata” ovvero interna.

Sono stati “calendarizzati” tre incontri tecnici su fondo, mobilità orario di lavoro ecc.. per i giorni 20, 26 marzo e 12 aprile p.v. con la dichiarata volontà di aprire la fase concertativa e risolutiva (da chiudere entro 60 gg) entro il mese di aprile.

Marcello Iacovelli

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