martedì 3 Dicembre 2024

ENEA: Comunicato al personale

enea sedeNella riunione del 12 aprile u.s. siamo stati informati del “progetto” ENEA di consentire l’accesso alla propria rete LAN esclusivamente attraverso l’utilizzo di credenziali individuali.
Lo scopo sarebbe quello di responsabilizzare il personale e salvaguardare l’ hardware ed il software da usi impropri e da eventuali danneggiamenti. La “sperimentazione” inizierà dal Centro di Brindisi, dove per la verità era prevista già qualche mese fa, senza che nessuno si fosse preoccupato di avvertirci e fu sospesa per la nostra denuncia.

Molte le perplessità da parte nostra, segnalate oltre che al direttore del personale anche al responsabile dell’Unità ing. Migliori, non potendo tuttavia impedirlo, abbiamo chiesto, almeno, una comunicazione ufficiale da parte dell’ENEA, nella quale venga “definito” lo scopo dell’iniziativa e soprattutto garantito che nessun controllo venga posto in essere sull’attività “on-line” dei singoli, abbiamo chiesto inoltre che venga consentito l’accesso alla rete LAN anche agli ospiti giornalieri accreditati oltre che alle OO.SS. rappresentative .

L’ENEA ha accettato, precisando che è prevista la sola registrazione dell’orario di accesso e di spegnimento delle postazioni mentre si è riservata di rispondere per ciò che riguarda i sindacati, specificando tuttavia che a tutti gli ospiti sarà consentito l’accesso alla rete wi fi di tutti i Centri.
(Restiamo perplessi e valutiamo iniziative da intraprendere ! n.d.r.).

Sorvolo sull’ informazione riguardante la “manutenzione organizzativa” con, questa volta, alcune proroghe ed alcuni bandi per posizioni dirigenziali in preparazione, ne troverete riscontro sulla rete interna.

Ci si è quindi, soffermati sulle linee guida per l’applicazione del telelavoro e lavoro agile, documento, a nostro avviso, tutt’altro che “agile” presentatoci dall’ENEA.
Quarantasei pagine per ribadire alcuni dei concetti espressi dal regolamento e richiamare la normativa, oltre che il richiamo a sistemi applicativi ancora in elaborazione. L’impressione che istintivamente se ne ricava è quella del solito “irrigidimento” della nostra amministrazione che, ha concordato l’applicazione dei moderni strumenti di lavoro, ha redatto un regolamento , ma ora appare quasi pentita ed allunga i tempi di applicazione anche attraverso l’elaborazione di “lunghi” documenti, a nostro avviso, non sempre necessari. . La nostra speranza è di essere smentiti e che presto si possa applicare lo “smart working” e le varie forme di telelavoro (compreso quello breve) , nelle more, a maggio saranno prorogati su base volontaria i progetti “telelavoro in essere”.

Si è passati quindi alla discussione “tecnica” di numerose questioni quali la mobilità : abbiamo ribadito la necessità di consentire ai dipendenti di “spostarsi” su base volontaria anche per garantire la propria crescita professionale. Il blocco imposto spesso dai responsabili non può essere eterno, stabilire un tempo massimo (18 mesi?) di gestione della pratica, anche prevedendo affiancamento. Si è chiesto, in attesa del superamento dell’attuale avviso di reperimento da sostituire con un “portale della mobilità”, di dare trasparenza a tutte le fasi della gestione “dell’avviso” .

Sull’orario di lavoro, l’Ente rifiuta un nuovo accordo sui c.d. R22 per il livelli IV-VIII proponendo di sostituirli mediante utilizzo del c.d. lavoro straordinario nel limite delle 200 ore annue, comunque da programmare… la discussione continua come quella sul tempo di viaggio da considerare orario di lavoro e l’anomala richiesta di firma preventiva del responsabile per la fruizione dei PML.

Anche sulla formazione e come questa viene attualmente gestita , ci sarà da approfondire, mentre per “produttività” e “progressioni”, ci sono state consegnate alcune tabelle ,un po’ striminzite, (allegate), che attestano sostanzialmente che nei livelli IV-VIII a fronte dei circa 300.000 euro , ad oggi disponibili , sarebbero possibili tra i 120 ed i 150 passaggi (1su 3 degli aventi diritto), mentre per i gradoni le risorse da destinare, ad oggi piuttosto esigue. saranno determinate dalla trattativa sul “fondo” .
Sui livelli I-III l’Enea continua a rifiutare l’ipotesi di applicazione dell’art.15 ex CCNL EPR.

Ci rivedremo giovedì prossimo (18 aprile) per parlare delle risorse disponibili nel fondo per il salario accessorio per questi strumenti e per il sistema delle indennità.

Marcello Iacovelli

All. 1

All.2

All. 3

 

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