giovedì 10 Ottobre 2024

ENEA: Grida nel vento

Si è tenuta, nella giornata di ieri la prevista riunione con ENEA per esaminare i contenuti delle lettere pervenute da Ministero dell’Economia e da Funzione Pubblica riguardanti gli accordi per l’applicazione di strumenti contrattualmente previsti.

In apertura di riunione, anche in considerazione della presenza di una delegazione di colleghi “precari” , sono stai chiesti all’Amministrazione chiarimenti circa il proprio operato e la pressione che intende esercitare per ottenere le agognate autorizzazioni ad assumere.

In effetti l’ENEA ha confermato quanto noi avevamo già riportato nel comunicato “una giornata nera”, affermando che Funzione Pubblica dopo mesi di rassicurazioni ha ravvisato una discordanza di 18.000 euro tra i calcoli dell’Agenzia ed i costi per le 118 assunzioni attese.

Il problema è risolto ma al momento l’ENEA non è nel decreto per le prossime autorizzazioni ad assumere, i decreti potrebbero essere due , uno per quattro enti ed uno per tre e a detta dell’ENEA l’ipotesi di un rinvio a dopo il 31 luglio dell’emissione del/i decreto/i non trova riscontri ufficiali.

Abbiamo chiesto il massimo impegno del vertice dell’Agenzia, anche in sinergia con il CNR (anch’esso in attesa) perché la situazione possa essere , finalmente sbloccata ma è necessario restare vigili e cominciare ad ipotizzare azioni di una certa incisività nei confronti dei “mummificati” politici travestiti da tecnici, oggi al MEF.

Quanto all’argomento all’ordine del giorno, ci sono state consegnate le lettere con le quali lo stesso MEF e la Funzione Pubblica chiamate ad approvare l’accordo di aprile (quello dell’indennità di responsabilità e dell’una tantum di 2000 euro ai primi tre livelli), bocciano, ovvero dichiarano non valido…quello del luglio precedente (quello delle progressioni e della ripartizione del 1.580.000 euro da loro autorizzato), “cazziando” amministrazione e revisori .

Inutile dire che il primo effetto è stata la mancata erogazione dell’una tantum in busta paga di giugno, sulla quale il “vessati” colleghi dei primi tre livelli ormai contavano , ma anche la mancata applicazione dell’indennità di responsabilità secondo le regole del comparto.

Per il momento vorrei limitarmi alla cronaca, precisando che sono in corso interlocuzioni con i due dicasteri per capire se e come recuperare la situazione sapendo che la nullità degli accordi, dovrebbe addirittura prevedere il recupero in busta paga di importi già erogati…incredibile!

Ricordiamo che la spesa delle risorse destinate era già state autorizzata dagli stessi interlocutori che oggi dichiarano la nullità degli accordi e che tutto sembra tristemente strumentale al momento ed al “massacro” in atto sul pubblico impiego, Enti di ricerca compresi.

Il più grande rammarico, per noi resta , comunque, di aver gridato “al vento” per oltre un anno , che bisognava fare presto, spendere le risorse disponibili e prevedere rapide applicazioni, purtroppo le riunioni sindacali che ci sforzavamo di rendere propositive e produttive, troppo spesso sono state trasformate in confusionari, affollati e inconcludenti salotti per sterili dissertazioni politico-filosofiche dove l’importante per qualche mediocre partecipante era scaricare ipotetiche colpe su altre sindacati.

La prossima settimana è previsto un incontro con CASPIE sui problemi di inadempienza contrattuale da noi denunciati ed a valle delle interlocuzioni ministeriali sarà previsto un nuovo incontro per “salvare il salvabile” …speriamo in un nuovo approccio da parte di tutti alle questioni “concrete” .

Marcello Iacovelli

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