venerdì 19 Aprile 2024

ENEA: Il teatrino del lunedì

enea sedeL’ennesima rappresentazione scenica di una riunione di trattativa sindacale si è svolta questa mattina presso la sede legale dell’ENEA con all’ordine del giorno:

1. Applicazione del piano di fabbisogno del personale e piano di reclutamento

2. Fondo per il salario accessorio 2016

Siamo stati ufficialmente informati che il decreto che riguarda l’ENEA con relativo piano di fabbisogno, è stato adottato dal MISE in data 26 giugno u.s., che l’ENEA ha già risposto ad una richiesta di chiarimenti in merito (sconosciute ai non addetti ai lavori…n.d.r.) e che il Vigilante sarebbe in procinto di rispondere ad alcune osservazioni del MEF a noi mai comunicate… (alla faccia della trasparenza… n.d.r.) , nel merito:

1. Non esiste un piano di reclutamento di respiro triennale ma solo un numero di assunzioni (532) che rappresenta una sorta di stella polare ma al momento si guarda esclusivamente al 2017 ed ai suoi 171 nuovi probabili assunti con procedura concorsuale. Inutile chiedere quindi se l’ENEA vuole accedere o no allo strumento della “stabilizzazione” dal 2018 perché il “progetto” o “la momentanea pezza” riguarda solo i prossimi mesi.

2. I bandi saranno uno per ogni profilo/livello ed uno “riservato” ai titolari dei requisiti di cui alla legge 125/13 (22) e saranno firmati dal presidente il 26 p.v. (Testa dixit a Frascati la scorsa settimana… n.d.r.).

3. Le 171 posizioni da mettere a concorso saranno ridotte di tre infermieri, due ex dipendenti Enit e tre “capati dal mazzo” tra le richieste di mobilità in entrata.

4. E’ allo studio (ancora?… n.d.r.) lo strumento per evitare a chi ha maturato esperienza interna di dover partecipare ad una procedura preselettiva che appare certa vista la definizione dei profili “molto ampia” evidentemente adottata nel tentativo di ridurre il rischio di “impugnative” da parte di chi aspetta da tempo lo scorrimento delle graduatorie attive deliberatamente ignorate .

5. Non è risolto al momento il problema del sottoinquadramento, è stato ricordato che gli attuali “funzionari d’amministrazione” in possesso di dottorato potranno partecipare al bando da ricercatore o tecnologo nelle posizioni che dovrebbero essere oggetto di attenzione da parte dei responsabili di dipartimento che domani si incontreranno nel board per chiudere l’intera procedura.

Non si può non gioire di fronte alla prospettiva di nuove assunzioni ma restiamo allibiti per i ripensamenti e per l’ottusità che hanno portato al rigetto delle nostre richieste legittime.

Gli effetti della cecità amministrativa nella gestione di questo delicato argomento sono così sintetizzati :

1. Non si procederà ad alcuno scorrimento di vecchie graduatorie, neanche in posizioni che vedono “precariato” interno alle prime posizioni nel rispetto della normativa vigente e dell’opportunità della scelta…(siamo preoccupati per la possibilità di impugnative dei bandi n.d.r.).

2. Al momento non si procederà all’applicazione dell’art. 52 del CCNL che prevede il cambio in orizzontale del profilo per consentire “progressioni interne” anche per il tramite della selezione pubblica.

3. Non sono previste riserve di posti finalizzati al riconoscimento del titolo di studio realmente posseduto. Non esiste un progetto triennale che consideri lo sviluppo professionale oltre che il reclutamento ma è tutto rinviato al prossimo piano di fabbisogno (ottobre 2017)… ed il ricorso allo strumento delle “stabilizzazioni” appare assai dubbio.

Su questo argomento è previsto un aggiornamento il prossimo 31 Luglio ma se la considerazione e l’ascolto che si ha delle OO.SS. continua ad essere questo… c’è poco da attendersi…

Con riferimento al secondo punto all’ordine del giorno invece, ci sono state consegnate varie tabelle nel tentativo di dimostrare come 65 colleghi turnisti assorbano “troppe” risorse.
Sarà anche vero ma il metodo da adottare non ci sembra quello attuale della “vessazione normativa”, se i turni servono si paghino nel rispetto delle norme, se non servono si cancellino…
Vi invitiamo comunque ad una lettura attenta delle tabelle (che alleghiamo) dalla quale si potrà evincere più di una situazione “strana e dispendiosa” , a noi sembra, ad esempio che vi sia una lievitazione (nel numero e nei costi) di alcune indennità di responsabilità in seguito alle varie “manutenzioni organizzative” ancora in corso.

Da segnalare infine, l’innovazione sul fondo conto terzi… l’Enea ha deciso (naturalmente in maniera unilaterale) di abolire il contributo di gruppo, diminuire quello individuale (dal 30% al 25%) di chi contribuisce ad alimentare il fondo per distribuire le risorse su una platea più ampia che comprende i “progetti” e “il supporto” (es. avvocati) al di fuori dell’Unità, secondo scelte che opereranno i capi dipartimento.
Sostanzialmente i soldi portati da pochi verranno distribuiti su una platea più ampia e arriveranno anche in sede (ma solo ai soliti noti …n.d.r.)…

Pensiamo che la finalità dello strumento in questione che dovrebbe essere fornire la motivazione per procacciare risorse sia in questo modo snaturata e che, per migliorarne l’applicazione basterebbe aumentare il fondo modificando profondamente la circ. 36/uca che determina le regole per la sua alimentazione …

Anche a questa nostra reiterata proposta ha fatto riscontro una delegazione dell’Ente sorda , distratta o semplicemente disinteressata all’adozione di criteri di equità e giustizia nella gestione del personale e delle risorse ad esso dedicate.

UIL RUA
Marcello Iacovelli

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