lunedì 2 Dicembre 2024

ENEA: Qualcosa di cui… sparlare

E’ evidente a tutti che maggiore è il tempo che intercorre tra la firma di un accordo tra ENEA ed OO.SS. e la relativa applicazione, maggiore è la fantasia interpretativa che si scatena ed alimenta il dibattito tra i dipendenti dell’Agenzia.

La firma sulla pre intesa relativa al contratto integrativo risale al 18 dicembre 2010, ma lo stesso è stato “validato” soltanto il 24 giugno  2011  per le note vicende legate all’approvazione di un testo da noi giudicato “monco”, sul quale neanche le risorse “liberate” dal Ministero dell’Economia (parte delle quali sono assegnate dall’accordo del 18 luglio 2011) possono fare miracoli.

Se si aggiungono gli oggettivi (e non tutti preventivati) problemi tecnici, ci ritroviamo a ridosso del mese di ottobre ancora in procinto di transitare.

Non più ENEA, ma neanche pienamente EPR, con un unico documento ufficiale che assegna provvisoriamente i nuovi profili professionali dai contenuti discutibili…e infatti se ne discute!

Come se ciò non bastasse, in questo limbo normativo ed economico, sta lavorando la Commissione prevista dal contratto integrativo per l’applicazione dell’art. 16 delle norme di omogeneizzazione, talvolta con procedure inopinatamente complesse decise unilateralmente che stanno allungando ancora un po’ il brodo.

Quando i lavori della Commissione saranno ultimati (prossima settimana), ci sarà, da parte dell’ENEA la convocazione delle OO.SS. con l’obiettivo di chiudere su tutti i problemi di transizione ancora aperti         (ripartizione fondo, valore definitivo dell’IOS e dell’indennità di ente mensile e del loro conguaglio, quota dei residui destinata all’incentivazione, progressioni economiche, elemento 27, ecc. ecc.). Sarà necessario fare presto e bene, ricordando che il CCNI colloca tutte le applicazioni alla fine del 2010, ovvero prima del “blocco delle retribuzioni”.

Definito sinteticamente il momento cerchiamo di chiarire alcune questioni oggetto di discussione tra il personale, che hanno determinato raccolte di firme, formazione di gruppi e coordinamenti avvenuti il più delle volte in buona fede ma che, purtroppo hanno generato i soliti tentativi di speculazione da parte di chi cerca di fare consenso solo sul dissenso e non ha mai avuto la capacità di formulare una sola proposta seria per risolvere i problemi.

PROFILI PROFESSIONALI

Ingegneri e chimici diventati “funzionari di amministrazione” e filosofi assurti al profilo di “tecnologo”, non ci sembrano rappresentare adeguatamente le professionalità presenti nell’Agenzia.

In effetti sono parecchie le “stranezze” che emergono dalla circolare 57/COM di prima assegnazione del profilo professionale, per questo preferiamo rimandare l’argomento ad un prossimo comunicato nel quale cercheremo di analizzare nel dettaglio il documento e di proporre soluzioni correttive a ciò che si presenta come grossolana “gaffe” o errore interpretativo degli accordi, nell’operato della commissione.

ANOMALE PERMANENZE

E’ una ferita che resta aperta perché la precedente operazione di “dinamica ENEA” aveva identificato, tra l’altro, una platea di partecipanti “anziani”, riscontrabili poi in minima parte tra l’elenco dei vincitori.

La situazione complessiva meritava di essere considerata in fase di trattativa, con inserimento di una norma di primo inquadramento che si ponesse l’obiettivo di sanare almeno le più clamorose delle situazioni, ma era necessario appostare delle risorse che scarseggiavano ed anche le nostre proposte sull’argomento, (vedi comunicati pubblicati durante la fase di trattativa), sono state banalizzate ed ignorate (non solo dall’Amministrazione).

Oggi le regole sono quelle del comparto EPR, e le uniche operazioni possibili (e già previste dagli accordi), sono l’applicazione degli articoli 53 e 54 CCNL 1998-01 così come modificati dall’art. 4 CCNL EPR 2006-09 (progressione nei gradini e nei livelli economici dei profili EPR per i livelli da IV a VIII) e, l’applicazione dell’articolo 15 del CCNL  2002-05 che riguarda lo sviluppo professionale dei ricercatori e tecnologi.

Il finanziamento delle due “progressioni” è previsto nell’accordo del 18 luglio per importi pari a 200.000 euro per i livelli da IV a VIII e 405.000 euro per i primi tre livelli e le procedure di tipo concorsuale “interno” sono, sostanzialmente, definite dal contratto nazionale.

Ricordiamo che, per destinare maggiori risorse a queste operazioni, non basta avere i soldi              (e questo è già un problema), ma bisogna pure farsi autorizzare la spesa (e questo è oggi impossibile).

Propedeutica alle operazioni di progressione è, dunque, l’assegnazione del livello economico e del profilo professionale e, ripetiamo, le regole sono quelle di comparto.

Per chiarirci se in ENEA un collaboratore di amministrazione e gestione di livello 7 ( V EPR ) poteva ambire a progredire nel livello 8 (IV EPR ) dello stesso profilo, oggi lo stesso dipendente collocato nel profilo di collaboratore di amministrazione livello V non ha alcuna possibilità di “progredire” al IV, perché questo livello economico non esiste per gli “amministrativi”, la sua ambizione massima dovrà necessariamente essere ridimensionata verso il gradino V.1.

Resta, invece, possibile la progressione dal V al IV (ex 7-8) per il collaboratore tecnico.

Per i ricercatori/tecnologi il discorso è analogo, Con la definizione dei criteri e dei pesi in sede di trattativa con le OO.SS. , cercheremo di perseguire gli obiettivi che avevamo già individuato (e trattato), pur sapendo che poco spazio è lasciato alla fantasia dal contratto nazionale.

Chiunque continui a parlare di “sanatorie” di “perequazione” di passaggio all’8° livello per il personale “amministrativo”, fa dunque riferimento ad un contratto che non c’è più.

RICONOSCIMENTO TITOLI DI STUDIO

Il 17 dicembre le nostre pressanti richieste avevano convinto l’Amministrazione a proporre uno stanziamento di 70.000 euro per il riconoscimento del titolo di studio, diverso da quello richiesto al momento dell’assunzione, per 40 colleghi, attraverso una norma di prima applicazione che prevedesse la possibilità di cambiare profilo e livello.

Altre organizzazioni hanno “cancellato” questa possibilità in nome di un’omogeneità di trattamento con gli altri enti, preferendo destinare il budget previsto per questa operazione all’incremento dell’indennità di ente mensile per tutti i livelli da IV a VIII per un importo di 5 euro (lordi) pro capite.

Oggi un’operazione “stile ENEA” non è più consentita.

Per lasciare almeno una speranza, ai colleghi interessati, chiederemo, comunque all’ENEA che i bandi relativi alle future assunzioni, prevedano una limitata riserva di posti, per i cambi di qualifica, unica possibilità offerta dalla normativa vigente.

ELEMENTO 27

Il contratto ENEA prevedeva che in caso di passaggio di livello, al dipendente venisse riconosciuto l’incremento del minimo stipendiale mentre la differenza tra il nuovo EAR e quello in godimento veniva riassorbita da altre voci.

Per i colleghi (per lo più giovani) che non avevano importi stipendiali sui quali operare il riassorbimento, l’ENEA ha inventato questa voce “occulta” (non risulta sul cedolino), che rappresenta il debito che il dipendente “promosso” ha nei confronti dell’Amministrazione (a sua insaputa) e, che veniva conguagliata al momento dello scatto di EAR quadriennale.

L’ENEA, inopinatamente vuole recuperare tutto il debito prima dell’inquadramento.

La questione riguarda centinaia di colleghi, che, non sanno neanche di avere un debito con l’ENEA e, che si troverebbero con un “taglio” in busta paga.

Questa decisione, rischia di aumentare il contenzioso tra ENEA e dipendenti perché è la causa di 36 retrocessioni , impedisce a molti ricercatori “giovani” di accedere alla seconda fascia stipendiale e diminuisce sensibilmente il beneficio economico di molti colleghi collocati nei livelli da IV a VIII.

Abbiamo già presentato due proposte di soluzione in sede di trattativa, contiamo sulla sensibilità di tutti gli attori al tavolo.

DIPLOMATI DI LIVELLO 9

Altro argomento “banalizzato” dal tavolo di trattativa, nonostante la nostra pressante insistenza:

“Chi ha vinto un concorso deve guadagnare almeno un euro in più di chi quel concorso lo ha perso”, è stato il nostro, ignorato ritornello.

Oggi, attraverso una raccolta di firme, talvolta promossa da chi ha ignorato il problema in trattativa, alcuni dipendenti interessati hanno chiesto di essere “retrocessi”.

L’ENEA ha già risposto di no, perché un provvedimento di questo tipo risulterebbe illegittimo trattandosi di demansionamento con attribuzione della qualifica inferiore e ciò non è consentito neanche a richiesta del dipendente.

Il problema, però esiste e meriterebbe maggiore attenzione.

Il dolore, allo stato attuale, si potrebbe “lenire”, ad esempio, con la previsione di una IOS differenziata (con risorse dai residui del fondo degli anni precedenti e trattabile annualmente) che consenta un recupero economico se pur parziale.

Naturalmente ben vengano altre proposte, a noi sembrerebbe giusto e opportuno, dare un segnale di attenzione, finalmente, anche a questi colleghi.

RICERCATORI GIOVANI

Se il personale amministrativo, subisce una penalizzazione dall’applicazione di questo “brutto integrativo”, i “ricercatori giovani” non stanno certo meglio.

In particolare pensiamo ai ricercatori con una decina di anni di anzianità, molti di loro sono già stati penalizzati da un passaggio a costo zero ed oggi, sono inquadrati come chi è stato assunto nel dicembre scorso, nel profilo di funzionario.

Rimedi, in prospettiva, con un contratto collettivo “bloccato” fino al 2014 appaiono difficili da individuare.

E’ necessario, allora, che la prossima applicazione dell’art. 15 (progressioni) con decorrenza giuridica ed economica al 31/12/2010 non dimentichi, ancora una volta, le professionalità che più delle altre possono garantirci il nostro futuro lavorativo e quello dell’Agenzia.

E’ necessario, inoltre, continuare nella politica di ricambio generazionale nei posti di “comando”, rivedendo, al più presto, i criteri e gli importi delle indennità di responsabilità, in coerenza con il contratto degli Enti di ricerca.

ORARIO DI LAVORO

Definito un buon accordo (vedi sito www.uilenea.it), che recepisce la riduzione a 36 ore, introduce ampia flessibilità e stabilisce anche le modalità di recupero delle ore lavorate in eccesso.

Aspettiamo il “parto” della circolare applicativa, sapendo che il nuovo orario entrerà in vigore insieme al nuovo sistema di classificazione del personale.

INCREMENTI CONTRATTUALI E CONGUAGLI

Sono circolate tabelle riassuntive di “presunti aumenti contrattuali” che rappresentano situazioni ideali, difficilmente riproducibili.

Nel computo complessivo andrebbe considerato l’elemento 27 già ricordato, ma soprattutto l’assegno ad personam, che la maggior parte dei dipendenti dei livelli da IV a VIII avrà in busta paga e che sarà riassorbito in occasione del rinnovo contrattuale.

Andrebbe ricordato che l’indennità di sede, oggi in godimento, viene conglobata nell’IOS o nell’indennità di ente mensile secondo gli importi erogati dall’ENEA e non secondo gli importi oggi percepiti individualmente.

Per i dipendenti di Saluggia e Brasimone, ad esempio, non sarà certo un grande guadagno.

Ricordiamo infine che, con il nuovo contratto l’ora di straordinario sarà pagata meno in quanto la maggiorazione si applica solo sul minimo tabellare e non più a tutto il fondamentale.

Un dipendente di ottavo livello ENEA che passerà al IV EPR con un minimo di RIA , sarà pagato quasi due euro in meno per ogni ora di straordinario.

Se si considera che saranno operati i conguagli per tutto il 2011 su tutte le voci accessorie, si comprende che parte degli arretrati dovuti per l’indennità di ente non percepita, per molti colleghi saranno “mangiati” da questo recupero.

Concludendo, crediamo sia necessaria tanta pazienza nell’affrontare questo cambiamento che, certamente avrà i suoi vantaggi soprattutto in prospettiva, per il momento, crediamo sia importante raccontare le cose come stanno, cercare di mettere una “pezza qui e là” su qualche danno prodotto dalla trattativa del dicembre scorso e dalla gestione di precedenti contratti e voltare pagina, cercando il massimo dell’intesa con chiunque abbia a cuore le sorti dell’ENEA e dei suoi ricercatori, tecnici e personale amministrativo.

UIL RICERCA UNIVERSITA’ AFAM
Marcello Iacovelli

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