Com’è noto con il cedolino di novembre si è data applicazione ai contenuti economici dell’accordo integrativo sottoscritto tra ENEA ed OO.SS. in data 23 settembre 2016 , dopo l’approvazione da parte degli Organi di controllo.
Una “coda” che riguarda il Dipartimento della Fusione sarà sanata nel mese corrente mentre gli arretrati ove dovuti saranno conguagliati entro febbraio 2017.
Esprimiamo il nostro apprezzamento per il lavoro svolto bene ed in tempi “insoliti” per l’ENEA da parte di tutte le colleghe e colleghi dei servizi amministrativi di cui spesso si banalizzano attività svolte e singole professionalità immaginando che “basti spingere un bottone” per avere il risultato.
Proprio l’applicazione dell’accordo lascia però, a nostro avviso, aperte alcune questioni sulle quali poniamo l’attenzione e riteniamo si debba intervenire con sollecitudine:
La ripartizione del fondo conto terzi
Siamo consapevoli che era importante partire con l’applicazione dello strumento (pur in presenza delle “stranezze” contemplate nella circolare 36/UCA da noi pesantemente criticata con lettera del giugno 2015), ma le modalità di ripartizione adottate, che talvolta appaiono persino in deroga all’accordo sottoscritto rischiano per il futuro di snaturare la finalità stessa dello strumento.
Risulta difficile immaginare ricercatori che si sentano più motivati a procacciare risorse su progetti o su attività programmatica dopo aver constatato che i colleghi dell’Unità di agenzia hanno percepito (a ragione) migliaia di euro di “bonus” mentre loro si ritrovano con qualche decina di centesimi in busta paga sulla voce solo perché i loro progetti (magari milionari) “non contribuiscono ad alimentare il fondo” e, altrettanto arduo appare far comprendere ai colleghi “amministrativi” afferenti alle direzioni centrali (gli stessi di cui abbiamo apprezzato il recente operato) o a quelle dei dipartimenti, perché chi fa il loro stesso mestiere in altri settori abbia percepito cifre a due o tre zeri contro il loro zero assoluto (al netto dei centesimi).
La distribuzione lineare operata nelle unità “ricche” relativamente alle cifre dedicate all’apporto di gruppo ha comportato inoltre, erogazioni di importi uguali a personale oggettivamente impegnato in maniera diversa sull’attività o addirittura assente.
Data la natura “sperimentale” dell’istituto si richiede una riunione specifica per “correggere” anomalie riscontrate e restituire al “fondo conto terzi” la finalità di incentivo reale in un contesto di maggiore equità.
Produttività e Responsabilità
Non essendoci abituati in ENEA, siamo restati piacevolmente sorpresi dalla trasparenza messa in atto attraverso la tempestiva pubblicazione sul sito dei nominativi dei beneficiari del fondo conto terzi .
Riteniamo opportuno che analogo comportamento diventi consuetudine e venga adottato dall’ENEA nell’immediato, anche per la i beneficiari dei “premi”, dell’una tantum sull’IOS e dei titolari dell’IOS maggiorata specificando gli importi in analogia a quanto già fatto per il fondo conto terzi.
Sarebbe logico attendere altresì la pubblicazione dei nominativi dei dipendenti responsabili di progetto, titolari dell’indennità di cui all’ art. 8 dell’accordo integrativo e di quelli titolari dell’indennità di responsabilità professionale di cui all’art. 5 del medesimo accordo con le relative motivazioni ed importi.
Fiduciosi in un cortese riscontro inviamo i migliori saluti.
Marcello Iacovelli