L’Amministrazione ci ha comunicato di aver preso debita nota delle nostre richieste presentate con lettera del 23 gennaio u.s. e di accettare di aprire una discussione nel merito delle singole questioni già dalle prossime settimane ma di voler dare priorità alla risoluzione del problema dell’approvazione della dotazione organica all’ordine del giorno della riunione odierna e che ha un impatto su molte applicazioni contrattuali.
Nella riunione è stata data lettura della lettera pervenuta dalla Funzione Pubblica in materia di dotazione organica.
La lettera in perfetto “politichese” (ma non era il Governo dei tecnici?) boccia i dati trasmessi di recente dall’Enea ma sembra aprire qualche spiraglio per “mettere una toppa” o almeno per non riportare l’Agenzia indietro di cinque anni.
La “toppa” sarebbe rappresentata dalla possibilità di utilizzare parte delle risorse calcolate come costo della pianta organica della dirigenza (che nel 2005 contemplava 80 unità) per rimodularle sui costi dei dipendenti non dirigenti.
Una volta operato il “maquillage” la Funzione Pubblica, salvo stupirci nuovamente con gli effetti speciali, dovrebbe autorizzare sulla base del turn over 2009 e 2010, l’assunzione di tutti i vincitori del c.d. concorsone, che stanno invecchiando in attesa che si materializzi il loro diritto al posto di lavoro in ENEA.
La rimodulazione delle risorse, calcolate sul costo della dirigenza Enea, consentirebbe di conservare sostanzialmente invariato il piano di reclutamento ipotizzato nel dicembre scorso (circa 50 scorrimenti di graduatorie + una ventina di posizioni a concorso sul turn over 2011).
Qualora dal Ministero arrivasse l’ennesimo “niet” , i 118 vincitori riuscirebbero comunque ad essere assunti, tirando il collo ancora un po’ e sempre in attesa del decreto di autorizzazione ma, si dovrebbe rinunciare a parte degli scorrimenti, dei nuovi concorsi o delle procedure di progressioni interne previste (art 15 ed art 53 e 54 CCNL) a seconda dei profili e dei livelli “saturi”.
Al momento non mettiamo in conto quest’ultima ipotesi non immaginando che dopo la “Brunetta” sulle malattie, il blocco del contratto, il posticipo delle pensioni, il differimento delle liquidazioni, il turn over limitato al 20% ora ci si chiedano anche i “sacrifici umani”.
Torneremo ad informarvi circa l’evolversi della situazione.
UIL Ricerca Università Afam
Marcello Iacovelli