giovedì 28 Marzo 2024

ENEA: sLEGAti

Il vice commissario Enrico Elli, secondo le nostre informazioni, ha rimesso il proprio mandato, lamentando, pare, la mancata assegnazione di deleghe nei compiti istituzionali dell’Agenzia.

La notizia non è tra le più recenti ma abbiamo aspettato, invano, una comunicazione ufficiale da parte dell’Agenzia, purtroppo, in ENEA, anche fatti importanti che rischiano di avere effetti su tutto il personale, sono, spesso, soffocati da un fastidioso silenzio.

In verità, le motivazioni, se confermate, sorprenderebbero un po’ poiché, sia il decreto di nomina del Commissario e dei due vice (11 settembre 2009), che il decreto di proroga (9 settembre 2010), prevedevano il ruolo “operativo” dei due sub commissari su “compiti assegnati dal commissario”.

L’accaduto, tuttavia, non va banalizzato perché crea una crepa nel pur provvisorio organo di Governo dell’Agenzia, e per  l’appartenenza politica del dimissionario ad un partito che, da Gnutti (1994) a Regis (2004) fino al decreto di soppressione dell’Ente e l’istituzione dell’Agenzia (2009), non ha mai mostrato spiccata simpatia per l’ENEA.

Difficile dire, nel contesto politico attuale, se l’episodio favorirà un’accelerazione delle scelte che riguardano l’Agenzia, dalla nomina del Presidente e del C.d.A. fino ai rapporti con l’Agenzia per la sicurezza, registriamo però un disagio crescente anche tra il personale, con responsabili di struttura che denunciano le loro difficoltà a gestire con l’attuale sistema di deleghe e con i direttori di centro schiacciati tra i “tagli” ai loro bilanci e il personale che, giustamente, protesta.

Ricordiamo che, l’ENEA ad inizio 2010, dopo anni di diminuzione del contributo ordinario dello Stato aveva registrato un’inversione di tendenza con un aumento delle risorse a disposizione dell’Agenzia, salvo subire poi il “taglio” di 30.700.000 nel 2011 per effetto della lg. 122/10 del luglio scorso.

Le flebili speranze di recupero, sono, tuttora, affidate ad un emendamento proposto sul decreto c.d. “mille proroghe” di cui oggi inizia la discussione in aula al Senato dopo l’approvazione delle Commissioni affari costituzionali e bilancio .

Da quando l’Agenzia è stata istituita, questo ci sembra il momento più delicato e, a nostro avviso, richiederebbe la massima coesione interna, l’impressione che abbiamo, invece, è che,  troppe persone viaggino per proprio conto e non su un progetto condiviso sul futuro dell’ENEA.

Purtroppo, anche le recenti proposte e gli atteggiamenti dell’Amministrazione sulle politiche del personale, non ci sembrano improntate a  favorire dialogo e unicità delle scelte.

UIL Ricerca Università Afam
Marcello Iacovelli

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