“Save the date” è l’invito che appare sul sito istituzionale per ricordare l’incontro che si terrà il prossimo 22 novembre presso il Centro del Brasimone , introdotto dal presidente ENEA: “per il rilancio e la valorizzazione del polo internazionale…..” “… nel percorso di rilancio di questo Centro si vuole avviare il dialogo con il mondo imprenditoriale…”.
L’iniziativa è apprezzabile e speriamo dia frutti migliori delle decine di protocolli siglati dall’ENEA con variegati partners, spesso alla presenza di qualche politico locale o nazionale (che può sempre tornare utile nelle future nomine n.d.r.), protocolli strombazzati dalla propaganda interna e poi svaniti nella nebbia (riposizionamento al nord, sede di Torino ecc…), di cui non si è saputo più nulla (Es. rilancio della Trisaia, Regione Basilicata, ecc …), complice anche l’oscurantismo interno nell’informazione “reale”.
A fronte della dichiarata volontà di valorizzazione e di rilancio del Brasimone, sarebbe lecito aspettarsi da parte dell’ENEA un’attenzione verso i propri dipendenti per facilitargli l’accesso al lavoro nel loro bellissimo Centro che però risente di una collocazione logistica complicata oltre che di un meteo difficile per almeno tre-quattro mesi l’anno.
Alla vigilia dell’incontro con la Regione Emilia-Romagna, con la Regione Toscana mentre l’Enea dichiara sul proprio volantino di presentazione dell’evento che “…importanti infrastrutture di ricerca industriale si stanno realizzando in questa area….”cosa fa per i dipendenti? Lascia scadere e non rinnova il contratto sui trasporti, la convenzione con l’azienda di trasporto locale che allungava la propria corsa fino all’ingresso del centro e che dall’inizio di novembre lascerà tutti a piedi prima della diga…. (con rischi anche d’incolumità personale e di infortuni in itinere dei quali risponderà ENEA n.d.r.). Dal primo novembre il Centro dei declamati investimenti e dalle grandi prospettive che saranno presentati il 22 p.v., a causa della cecità di questa amministrazione, sarà completamente isolato , l’unico collegamento con Bologna sarà assicurato da una vetusta navette da 28 posti (garantita solo fino alla fine dell’anno) che è spesso “in panne” e viene sostituita da una da 16 posti insufficienti al trasporto del personale, figuriamoci di eventuali ospiti….
Le modalità per garantire un dignitoso servizio aziendale ci sono e senza baratti con ciò che resta del welfare aziendale, ma questa amministrazione ha scelto di “ignorare” le esigenze del proprio personale (a Portici la convenzione per gli abbonamenti è scaduta, a giugno scadrà il contratto trasporti a Frascati , ecc…n.d.r.), impegnata a difendere i privilegi di pochi, a raschiare il fondo del barile risparmiando sul trasporto aziendale e persino su nove vice cassieri a cui addirittura chiede la restituzione dell’indennità percepita negli ultimi sei anni , forse per racimolare qualche spicciolo che l’aiuti a pagare l’ardito prestito acceso con la BEI (250 Ml) e i relativi interessi a sei zeri ….
Abbiamo chiesto con CGIL e CISL un incontro con il Ministro vigilante, crediamo che la cupa storia scritta nel nostro Ente negli ultimi anni debba finalmente volgere al termine con un cambio radicale di questo vertice e del suo “seguito”, ne abbiamo abbastanza dell’Ente virtuale che viene presentato mentre subiamo quello reale di una gestione “imbarazzante” sottolineata prima dalla Corte dei Conti e poi dalla Ragioneria generale dello Stato.
Non serve più salvare la data , ora dobbiamo essere impegnati a salvare l’ENEA ed il suo personale, dire basta tutti insieme alle mortificazioni quotidiane che questa amministrazione infligge a senso unico al personale.
Invito tutti a firmare la petizione che nei prossimi giorni sarà veicolata in tutti i Centri ed a partecipare compatti alle prossime iniziative locali e nazionali, prima fra tutte l’assemblea unitaria al Brasimone del 30 p.v. alla presenza delle segreterie regionali.
Marcello Iacovelli