martedì 16 Aprile 2024

La UIL RUA sul bando di valutazione ANVUR

Pervengono ripetuti e giustificati richiami da parte dei ricercatori e tecnologi per l’espletamento delle procedure di partecipazione delle strutture del CNR al bando di valutazione dell’ANVUR. Le direttive di recente emanazione precisano le scadenze per l’organizzazione e raccolta dei dati e per la fase di valutazione ed invio definitivo, così come comunicato a tutta la comunità scientifica interna dal Vice Presidente prof.ssa Messa.

Al riguardo, nel sottolineare la delicatezza e l’importanza dell’argomento, ricordiamo che fin dall’emanazione del bando la UIL RUA ha manifestato apertamente le sue perplessità di fondo sull’argomento. Preoccupazioni e dubbi riguardanti:

a) la struttura dell’Agenzia, ancora troppo burocratica e chiaramente monopolizzata da ambienti accademici e confindustriali;

b) la natura ed l’organizzazione del bando, che impone la confluenza delle produzioni verso 14 aree rigidamente disciplinari. Va ricordato invece che il CNR ha caratteristiche peculiarmente interdisciplinari, che impongono una specifica attività di gruppo, peraltro con diversa temporalità di esecuzione del lavoro scientifico a secondo dei settori;

c) l’esistenza di molteplici e recenti processi di valutazione, cui sono già state sottoposte le strutture dell’Ente con criteri di assoluta valenza internazionale.

Abbiamo, insieme alle altre OO.SS., richiesto sostanziali modifiche alle direttive del bando, anche nella consapevolezza del ruolo nuovo assunto dalla valutazione per il sostegno finanziario degli EPR. Sin qui non siamo stati ascoltati ed i limiti e vincoli del bando sono rimasti immutati.

La UIL RUA condivide le critiche e le preoccupazioni dei ricercatori e tecnologi. A nostro giudizio la qualità della produzione scientifica individuale e degli Istituti è alta e competitiva a livello internazionale, mentre riteniamo inadeguate le modalità e i criteri adottati per le valutazione, le cui “griglie” appaiono chiaramente modulate sull’attività accademica.

Considerato il carattere peculiare ed interdisciplinare della attività del CNR, a questo punto verrebbe da suggerire provocatoriamente ai nostri ricercatori e tecnologi (non organizzativo – gestionali) di indirizzare verso tutte le 14 aree del bando le proprie produzioni scientifiche: in questo modo la sommatoria dei punteggi conseguiti in ciascun ambito disciplinare aumenterebbe la performance complessiva dell’Ente!

In questo quadro, appare indispensabile una assunzione di responsabilità da parte dei vertici dell’Ente e del MIUR su di una questione di vitale importanza. E’ necessario mettere in moto da subito azioni correttive, con l’obiettivo di evitare da un lato rischiosi esercizi burocratici, il cui effetto potrebbe essere quello di penalizzare importanti attività con ripercussioni generali su tutto l’Ente, e di riportare finalmente nei giusti indirizzi i processi di valutazione e valorizzare del ruolo dei ricercatori e tecnologi pubblici extra universitari.

La Segreteria Nazionale UIL-RUA

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