venerdì 29 Marzo 2024

Semplificazioni: La ricerca pubblica ancora una volta penalizzata e svilita

simboli-comparti ricercaCOMUNICATO STAMPA

SEMPLIFICAZIONI: LA RICERCA PUBBLICA ANCORA UNA VOLTA PENALIZZATA E SVILITA

“Esprimiamo una netta critica sul testo della legge di conversione del DL Semplificazioni, approvato dal Senato della Repubblica senza gli emendamenti di salvaguardia per i lavoratori”, dichiara Sonia Ostrica, segretaria nazionale della Federazione UIL Scuola RUA e leader dei settori Ricerca, Università, AFAM che aggiunge: “Nonostante gli impegni assunti dal Governo e dallo stesso Parlamento, all’ultimo momento sono stati stralciati gli emendamenti finalizzati a consentire l’adeguamento del fondo del salario accessorio, conseguente alle assunzioni previste dal DLGS 218/16 negli Enti Pubblici di Ricerca”

“Senza queste modifiche normative, le assunzioni nella ricerca resteranno di fatto bloccate. Ovvero, si potrà procedere con nuove assunzioni solo decurtando lo stipendio accessorio a tutto il personale in servizio, precario e neo assunto. Una vera follia, che già ha messo in scacco alcune Istituzioni e mette a rischio le altre le procedure di assunzione – continua la sindacalista -. Assenza di investimenti finanziari adeguati, costante riduzione del volume delle attività istituzionali, sottodimensionamento del numero di addetti, numero elevato di precari e infiniti ostacoli alla loro stabilizzazione. Questi sono i mali cronici della ricerca italiana”.

“Si continua a disapplicare la riforma del DLGS 218/16 per gli Enti Pubblici di Ricerca, che a partire dalle norme specifiche in materia di assunzioni consentirebbe autonomie di fatto negate alle Istituzioni di ricerca. Valgono a poco richiami e dichiarazioni della politica sulla ‘centralità della ricerca’ per il rilancio del Paese e sulla necessità di avviare nuovo reclutamento ‘per non disperdere le eccellenze’. La realtà dei fatti conferma invece un costante disinvestimento e una incomprensibile approssimazione sui temi come ricerca, scienza e innovazione tecnologica e soprattutto sulla valorizzazione dei più giovani – conclude Sonia Ostrica -. Chiediamo quindi al Governo e al Parlamento di mantenere gli impegni e di investire in ricerca, cominciando innanzi tutto ad eliminare ostacoli normativi che finora hanno limitato le potenzialità e le attività degli Enti Pubblici di Ricerca”.

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