mercoledì 4 Dicembre 2024

E’ così che si prefigurano le carriere all’Università Tor Vergata?

torvergataIl 20 aprile u.s. abbiamo finalmente ricevuto in contrattazione i documenti più volte richiesti.
La nostra attenzione è stata attratta in particolare dall’elenco dei partecipanti ai corsi di formazione pagati dall’Università.

Premesso che non ci è chiaro come si viene “scelti” per partecipare, in quanto manca ogni forma di selezione che consenta ai lavoratori di manifestare il proprio interesse, non possiamo che ipotizzare che i partecipanti siano stati mandati d’ufficio ai corsi.
Per alcuni le motivazioni sembrano evidenti: per altri, permangono forti dubbi.

Ad esempio, un Master (“Management dell’Università e della Ricerca”) da svolgere presso il Politecnico di Milano è stato “autorizzato” a due dipendenti, per un totale di 27.000€ cui vanno ovviamente aggiunti i costi di missione, che ipotizziamo all’incirca ammontare ad altri 30.000€.

Uno dei due dipendenti risulta essere di categoria B, quindi con una qualifica professionale quantomeno “disallineata” rispetto al Master, che resta titolo qualificante e spendibile all’esterno dell’Ateneo, anche a livello individuale.

In primo luogo, infatti, ci chiediamo quali siano stati i criteri usati per “selezionare” quell’unico dipendente, inquadrato come B e scelto tra tutti gli altri di stessa professionalità B ma anche tra i C, i D e gli EP.

Se – come qualcuno suggerisce – la motivazione fosse nel titolo di studio già posseduto, a maggior ragione ci saremmo aspettati di vedere un EP in pole-position, seguito a ruota da un D, da un C e da un B in ordine inverso!

Anche rispetto all’investimento che l’Università sostiene per la formazione, riteniamo che essa debba essere coerente con la professionalità: quindi , per un B ci saremmo aspettati corsi di formazione di altra natura, magari professionalizzanti.

Inoltre, per due soli dipendenti (di cui uno B) vengono impegnati 57.000€: in due anni lo stanziamento totale – comprensivo dell’integrazione 2017 – per i corsi di formazione sostenuti dall’Università ammonta a 77.000€ circa. Ben poco resta quindi per tutti gli altri 950 dipendenti dell’Università: è una media di 21€ a testa.
Ora, premesso che forse qualcuno ci spiegherà che i nostri conti vanno rivisti, resta un fatto: questo modo di procedere non ci convince nè nel metodo né nel merito.

Nel metodo, perché non consente nessuna “candidatura” dei lavoratori; nel merito, perché potrebbe apparire come un modo per fare titoli e quindi prefigurare le carriere interne.
Tale impressione, avendo la UIL RUA richiesto di conoscere categorie e aree di appartenenza dei partecipanti ai corsi, è rafforzata dal fatto che a tutt’oggi continuiamo a ricevere documenti che indicano il titolo di studio posseduto individualmente, anziché la categoria e l’area di inquadramento come richiesto!!
Per toglierci ogni dubbio, la UIL RUA si riserva di verificare in tutte le sedi legittimità ed opportunità.

UIL RUA UNIVERSITA’ TOR VERGATA

stampa

Collegamenti Rapidi

Il Punto del Segretario Generale

Ultime news