sabato 14 Dicembre 2024

Università Tor Vergata: L’indennità Professionale Mensile non poteva essere decurtata !!! Persino Tremonti e Brunetta danno ragione alla UIL

Nell’ultima riunione di contrattazione integrativa dell’11 maggio 2011, in relazione al salario accessorio l’amministrazione ha comunicato di avere difficoltà nell’erogare alcune voci del salario accessorio.

La mancata certificazione da parte dei revisori dell’ipotesi di accordo integrativo del 1 dicembre 2010, e alcuni rilievi effettuati dagli Ispettori del MEF hanno di fatto bloccato l’amministrazione; alla fine della riunione, dopo due ore di aspre contestazioni soprattutto da parte della UIL, la parte pubblica ha però voluto rassicurare tutti, pur dichiarando di aver bisogno di stipulare un nuovo accordo integrativo e un adeguamento per gli EP 2011.

Già il 14 gennaio e il 23 febbraio 2011 la UIL aveva richiesto di prendere visione delle osservazioni – che a tutt’oggi non ci sono ancora arrivate – sia del MEF che dei revisori, relative alla mancata certificazione. Ma a sciogliere ogni dubbio avrebbe dovuto servire la successiva circolare, emanata il 15 aprile 2011 dal MEF di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione, circolare esplicativa di applicazione dell’art. 9 del D.L. 78/10 convertito in Legge il 30/7/10 n. 122.

Questa circolare chiarisce  in   riferimento  alla    definizione  di “ trattamento economico complessivo” dei singoli dipendenti cheesso non deve superare”per gli anni 2011, 2012, 2013 il trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010”. Al riguardo si rappresenta che per entrambe le espressioni, sulla base di una lettura sistematica dell’articolo in esame, vanno considerate, oltre al trattamento fondamentale anche il trattamento accessorio avente carattere fisso e continuativo”.  

La UIL come è noto non ha firmato l’ipotesi di accordo del 1 dicembre 2010, motivando nel merito la mancata firma dell’accordo ritenuto non conforme al contratto nazionale, apponendo una nota a verbale di cui vi riportiamo di seguito uno stralcio:

La UILPA-U.R. AFAM non ritiene di sottoscrivere l’accordo ritenendo che il CCNL vigente e il Decreto Legge 78/2010, convertito con la Legge 122/2010, non consentano di modificare la indennità di professionalità del personale appartenente alle categorie B, C e D, così come non consente di modificare l‘indennità di posizione del personale EP anche per gli importi superiori al minimo.

Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del Comparto Università 27.1.2005 – Quadriennio normativo 2002/2005 – Biennio economico 2002/2003, ha previsto, all’art. 41 comma 4, una indennità accessoria mensile che gli Atenei avrebbero dovuto istituire ed erogare per dodici mensilità, al fine di assorbire e sostituire ogni altro tipo di emolumento corrisposto con carattere di generalità.

Tale indennità, attinta dal Fondo per le progressioni economiche e per la produttività collettiva ed individuale di cui all’art. 67 del CCNL 9/8/2000, al netto di quelle previste dal comma 1 lett. f, è stata concepita e attuata dalle parti contrattuali come un emolumento che, seppur accessorio rispetto a quello definito fondamentale, avrebbe comunque avuto i caratteri di fissità, ricorrenza, generalitàcome per l’appunto è la “indennità di professionalità” erogata ai dipendenti della Università di Tor Vergata.

Quindi, tale indennità, una volta istituita, non può più essere ridotta per nessun motivo che non sia lo sciopero (come dice il CCNL) o le assenze per malattia (come introdotto per legge da Brunetta).

La richiamata circolare MEF conferma che le nostre richieste sono corrette e puntuali, e conferma che l’indennità professionale non poteva essere decurtata, a differenza da quanto deciso in Ateneo con l’accordo non firmato dalla sola UIL.

I rilievi effettuati sull’accordo dal MEF e dai revisori hanno evidentemente rilevato forti dubbi di legittimità, ed hanno di conseguenza impedito l’applicazione dell’accordo; la circolare MEF ha definitivamente sciolto ogni dubbio sulla facoltà – che il tavolo di contrattazione integrativa non aveva – di modificare gli importi dell’indennità professionale a qualsiasi titolo.

E’ necessario quindi che l’amministrazione – assieme a tutti quelli che hanno accusato la UIL di fare confusione e di essere “affezionata” a questa indennità – rivedano le proprie posizioni, correggendo e modificando quanto necessario per garantire un salario sempre più stabilizzato a tutti i lavoratori.

La UIL è pronta a dialogare e a confrontarsi con tutti: ma ove rilevi, come in questo caso, violazioni o scelte che ledono l’interesse collettivo di tutti i lavoratori di questo Ateneo, si dichiara pronta se necessario a continuare lo scontro, anche da sola, in tutte le sedi interne ed esterne.

La recente giurisprudenza ci conforta che anche in sede legale cominciano ad arrivare sentenze che confermano la correttezza delle nostre posizioni.

Siamo stati convocati dall’Amministrazione il 4 luglio p.v. per discutere il seguente punto all’ordine del giorno:

– contrattazione decentrata 2011

Vi terremo informati.

UILPA RUA
Francesco Posca

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