venerdì 19 Aprile 2024

DPCM Adeguamento ISTAT Docenti Universitari: Necessario garantire sia il rinnovo dei contratti già scaduti che un automatico incremento delle risorse destinate al FFO

In attesa di conoscere quali saranno le disposizioni definitive che la manovra economica 2020 detterà in materia di rinnovi contrattuali del pubblico impiego, nella consapevolezza che anche l’adeguamento degli stipendi del personale non contrattualizzato previsto dal DPCM pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre 2019 (Decreto che coinvolge anche i docenti e ricercatori universitari) peserà interamente sulle finanze dell’amministrazione di appartenenza (dal primo gennaio 2018 un aumento dello 0,11%, a cui si aggiunge dal primo gennaio 2019 un ulteriore 2,28%) riteniamo necessario sottolineare con forza la necessità che sia nuovamente attivato, a livello economico, quel meccanismo automatico (già in vigore prima del lungo blocco contrattuale subito dal pubblico impiego) per cui l’adeguamento ISTAT per il personale docente, così come gli aumenti contrattuali per il PTA, siano finanziati con un corrispondente aumento del FFO.

Riteniamo infatti fondamentale evitare che gli aumenti retributivi vadano a scapito della attività didattica e scientifica degli Atenei o che gli stessi, seppure minimi rispetto alle reali esigenze economiche dei lavoratori, anziché un diritto per il personale, vengano considerati il motivo per cui gli Atenei sono costretti a tagliare le risorse destinate alle proprie attività istituzionali.

In quest’ottica di autofinanziamento riteniamo riconducibile anche la norma che, seppure a fronte di un aumento del FFO 2019/2020, ha trasformato in punti organico (destinati tra l’altro solo alle Università “virtuose”) una parte delle risorse economiche destinate al funzionamento degli Atenei.

Il rinnovo dei CC.NN.LL. del pubblico impiego (seppure già scaduti da un anno), la ripresa degli aumenti stipendiali dei docenti, così come la trasformazione da triennali a biennali riconosciuta ai loro scatti, sono sicuramente risultati positivi ma la norma che prevede il costo a completo carico del FFO non può che essere letta come una nota negativa dell’impianto perché rischia di compromettere l’equilibrio finanziario di tutto il sistema universitario, sistema che non deve essere solo difeso ma bensì potenziato, nel suo complesso, in un’ottica di rilancio e sviluppo dell’università italiana.

Non possiamo permettere che l’indicatore spesa del personale/fondo di finanziamento ordinario del 70% oggi a rischio per diversi Atenei, rischi con gli aumenti di essere superato a discapito del trattamento fondamentale ed accessorio dei lavoratori o delle potenzialità assunzionali così come non possiamo permettere che la riduzione delle risorse vada a discapito delle attività rivolte agli studenti o alla ricerca.

In quest’ottica e nell’obbiettivo di garantire a tutti i lavoratori del comparto il giusto riconoscimento economico, continueremo a richiedere con forza al Ministro l’avvio delle trattative necessarie a garantire sia il rinnovo dei contratti già scaduti che un automatico incremento delle risorse destinate al FFO.

Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università AFAM”
Il Commissario straordinario
Antonio Foccillo

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