martedì 30 Aprile 2024

ENEA: Risposta a Vs richiesta di disponibilità per una riunione tecnica relativa alla trattamento accessorio

enea sedeCome già comunicato per le vie brevi da alcune Organizzazioni sindacali, FLC CGIL FIR CISL e UIL RUA sono impegnate nell’organizzazione della mobilitazione contro la Legge di stabilità che sfocerà nella manifestazione unitaria del 24 novembre a Palazzo Vidoni per i settori della ricerca e dell’Università e del 28 novembre a Roma di tutti i settori pubblici.

E’ programmata altresì un’iniziativa specifica sull’ENEA che oltre le citate organizzazioni vede interessata anche l’ANPRI, non solo sul tema della ricerca nel nostro Ente ma anche di critica all’attuale processo di riorganizzazione ed alla gestione interna che sta seppellendo proprio la possibilità di poter fare ricerca.
Continueremo a chiedere un ENEA stabilmente e legittimamente inserito nel novero degli enti di ricerca e quindi il superamento del commissariamento con una governance e una organizzazione adeguata ad una comunità scientifica internazionalmente riconosciuta. L’iniziativa in questione, peraltro non sarà l’unica, si terrà il 26 novembre.
Per ciò che concerne la trattativa sull’integrativo, si ricorda che l’ENEA ha fissato durante tutta la fase della trattativa, appuntamenti a distanza di molto tempo, stante i numerosi impegni del vertice dell’Ente e la conseguente difficoltà di trovare la prima data disponibile.
Basti pensare, per parlare dell’ultimo caso, che dal 1 ottobre (a testo chiuso a detta dell’Amministrazione) ci sono voluti 20 giorni per convocare la riunione per la sottoscrizione di un’ipotesi di accordo, firma poi non andata a buon fine per le note vicende. Riteniamo comunque responsabilità dell’ENEA non aver favorito la chiusura del contratto integrativo che con pragmatismo e ragionevolezza avrebbero favorito migliaia di dipendenti.
Ovviamente la preparazione di tre manifestazioni nazionali e riunioni confederali, in così poco tempo e ravvicinate, comporta un fitto calendario di impegni da parte delle OO.SS., tale da impedire ad alcune una disponibilità alla vostra richiesta prima della fine del mese di novembre.
Per quanto riguarda il tema dello specifico richiamo alla certificazione dei fondi contenuto nella mail, ovvero alla possibilità di procedere unilateralmente come richiamato dal Collegio, è palese che si tratterebbe di un’inusuale novità nel panorama delle relazioni sindacali in ENEA e non solo.
A nostro avviso sarebbe comunque problematico procedere, in quanto, come da voi appunto segnalato, almeno sul 2015 non è ancora chiara la costituzione del fondo neanche per l’ENEA stessa.
Sarebbe strano si proseguisse in tal senso, senza cioè almeno la dovuta informativa (obbligatoria) sul dettaglio delle voci di costituzione e le necessarie proposte di aggiustamento da fornire alle OO.SS..
Peraltro, in quest’ultimo caso, se non potessero essere inseriti i risparmi del c.d. efficientamento organizzativo come da voi sostenuto e, non essendo ancora state modificate le modalità per alimentare il fondo conto terzi (circ. 36/UCA), non si capisce di che proposta dovremmo parlare, rispetto al punto in cui il lavoro sull’accordo è al momento arrivato.
In assenza dei c.d. risparmi di gestione e del fondo conto terzi, lo stesso testo di accordo su cui si è lavorato non ha alcuna ragione di esistere, né l’eventuale intesa esonererebbe dal tema della quantificazione delle risorse, ovviamente.
Appare infine anomala anche la posizione, da voi riportata, che vorrebbe il Collegio dei Revisori bramoso di certificare la costituzione dei fondi, a distanza di quattro anni, tema che non è mai stato posto per gli anni passati (2012, 2013, 2014) e che infatti non risultano ancora costituiti.
Non vorremmo che questa nuova accelerazione sia dovuta per contrastare una iniziativa sindacale di critica al vertice dell’ENEA piuttosto che ad una reale necessità legata alla legge di stabilità, considerando che in nessun ente del comparto risulta ad oggi aperta, né ad uno stadio cosi avanzato come all’ENEA, una trattativa sul salario accessorio del 2015 e che comunque, a causa del tempo perso, i tempi di approvazione dell’ipotesi d’accordo entro l’anno non ci sono più.
Infine si ricorda che il grave ritardo accumulatosi sulla trattativa in questione è da addebitare esclusivamente al comportamento e composizione della delegazione ENEA:
– per il colpevole ritardo con cui si è aperta la trattativa stessa, per l’incapacità di fare qualsiasi proposta reale;
– perché a giugno scorso si è arrivati all’inaccettabile proposta del Commissario di scorporare le indennità di particolare rilievo dalla trattativa sul fondo, al solo scopo di risolvere il problema legato all’avvio imminente della riorganizzazione (da noi criticata e di dubbia legittimità), dimostrando in tal modo il completo disinteresse sul resto degli argomenti della trattativa, di riguardo per tutti i lavoratori;
– perché c’è voluto il deciso diniego delle organizzazioni sindacali a tale proposta (lo scorporo delle indennità di direzione di particolare rilievo) per far addivenire la delegazione ENEA a più miti consigli e aprire la trattativa, in un primo momento in maniera costruttiva ma, che in realtà è entrata finalmente nel vivo solo alla ripresa della pausa estiva;
– perché la trattativa a causa di un atteggiamento ondivago e caotico della delegazione ENEA di nuovo si incagliava, proprio sul tema delle indennità di responsabilità e/o di ulteriori responsabilità su cui a tutt’oggi non esiste una ricognizione chiara ed esaustiva da parte dell’Ente se non per quelle di Suo particolare interesse;
– perchè ha voluto inserire a tutti i costi materie di contrattazione estranee al dettato contrattuale attualmente vigente, come quella di trattare la premialità del 2016 su un accordo relativo al 2015, (un’anomalia extra-contrattuale riconosciuta dallo stesso Commissario in una comunicazione a tutto il personale del luglio scorso), questione sulla quale lo stesso Collegio dei Revisori ha già avuto modo di pronunciarsi nel 2010.
Non si capisce, infine, dalla mail ricevuta a firma del capo del personale se si tratta di una proposta per riunione tecnica informativa o di una reale riapertura della discussione di merito sulla trattativa, ricordiamo che già al tavolo e da tempo, alcune sigle sindacali avevano posto l’esigenza di riunioni tecniche ma l’ENEA aveva risposto negativamente.
Se si tratta di riaprire la trattativa, dichiariamo ovviamente la nostra disponibilità, con la convinzione che le condizioni per uscire dallo stallo attuale esistano ma solo a fronte della rinuncia delle parti trattanti a posizioni demagogiche di natura extra-contrattuale o a inutili impuntature di merito.

FLC CGIL
Gabriele Giannini
FIR CISL
Alessandro Castellana
UIL RUA
Marcello Iacovelli

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